martedì, settembre 30, 2008

A scuola di Democrazia.

Vi segnalo un libro veramente interessante, "La democrazia in trenta lezioni" di Giovanni Sartori, edito da Mondadori e curato da Lorenza Foschini. Questa opera, che ha accompagnato le mie ultime serate di lettura, fornisce degli ottimi spunti di riflessione e approfondimento sulla sostanza e i risvolti della Democrazia, una parola di cui troppo stesso si abusa in Italia come in tutto il resto del mondo. Per quanto riguarda il professor Sartori ogni presentazione è sprecata, per cui non mi resta che invitarvi alla lettura.

mercoledì, settembre 24, 2008

Con le ali Tarpate.

Che pena e che rabbia assistere allo scempio Alitalia. Sembra un grosso spettacolo di burattini, con un esercito di pupazzi e un numero imprecisati di burattinai, che si contendono i fili di una situazione andata oltre i limiti del decente. C'è una marea di (chi più, chi meno)lavoratori che attendono di conoscere il loro futuro, un immenso indotto costituito da imprese che vedranno sparire il loro committente più importante (oltre a perdere l'investimento sui lavori realizzati per l'impossibilità di Alitalia di onorare i contratti), un simbolo dell'Italia in un apparente inarrestabile declino. Sullo sfondo, ad incattivire gli animi e il sangue, anni di cattiva gestione aziendale, troppo spesso figlia di un'altrettanto cattiva politica. Ma la cosa che mi fa veramente uscire di testa è l'ultima fase della vicenda. Vedendo il capolinea ormai troppo vicino, il governo Prodi tentò di realizzare una manovra molto interessante coinvolgendo un partner straniero di certa solidità , AirFrance. Apriti cielo. La destra, aiutata dalle tv, diede il via ad uno scempio mediatico, issando e ostentando la bandiera italiana (la stessa usata dai loro compari per pulirsi parti poco nobili del loro corpo). E ora, dopo aver toccato con mano la propria incapacità di trovare alternative serie, stanno tornando a chiedere "collaborazione" a quelli che sono diventati "seri e credibili partner stranieri". La stampa e le tv ovviamente fanno tutto il resto. Cacellano ciò che è stato detto e fatto e creano il consenso. Guardare il tg2 per credere.

giovedì, settembre 18, 2008

Perche non lo avete fatto?

Quella che vi riporto è una lettera aperta al sindaco di Milano scritta dal padre di un bambino nero, apparsa su peacereporter. Mi sembra molto significativa.

Gentile signor Sindaco,
Sono un papà preoccupato. Mio figlio ha 10 anni da pochi giorni. Sono preoccupato come tanti padri per quello che potrebbe succedergli quando tra qualche anno uscirà la sera; l’alcool, la droga, l’auto. Quando torni? Stai attento, non fare stupidaggini. Ti fidi, è tuo figlio…Non puoi mica rinchiuderlo perché hai paura. Ma se diventare grandi non è facile, vederli crescere fa anche un po’ paura.
Ma oggi sono preoccupato perché il mio ragazzo ha la pelle scura.
Guardo le foto di Abdul Guiebre sui giornali e gli occhi si spostano su quelle di mio figlio, qui sulla mia scrivania. Come sarà tra 5 o 6 anni? Ma soprattutto cosa avranno già sentito le sue orecchie? Comincia a succedere già oggi. Quest’estate in spiaggia, mentre lui giocava con altri bambini, un signore scocciato gli ha detto negro di merda. Ha fatto finta di non sentirlo; ma solo finta, perché poi me ne ha parlato e mi ha detto che ha pensato che quel signore fosse uno stupido ignorante.La cosa che mi ha fatto più male è che ho capito che si sta abituando alla stupidità, all’ignoranza. La prima volta che era successo che qualcuno lo apostrofasse con riferimenti al suo colore era stato un bambino: “Sei marrone come la cacca”. Erano stati pianti e lacrime. Qualche anno prima un tale l’aveva chiamato Bin Laden, ma per lui appena arrivato dal Brasile era una delle tante cose nuove e incomprensibili che gli stavano capitando per la prima volta, come la neve, gli spaghetti e o mia bela madunina.
Stasera tornerò a casa e gli racconterò di Abdul, leggeremo insieme il giornale e cercherò di spiegargli che cosa è successo. Ma non sono tanto sicuro di riuscirci. Perché dovrei dirgli che oggi ci sono persone che hanno paura di quelli con la pelle scura come la sua. Ma la colpa, amore mio, non è del colore della pelle, piuttosto di quello che quelle persone hanno nella testa e nel cuore. E a quelle persone bisogna spiegare che il colore della pelle non c’entra. Ma non basta che glielo spieghiamo noi, il compito è soprattutto di chi ci governa. E a quel punto mi chiederà perché non lo hanno ancora fatto. Se lo avessero fatto, forse quel ragazzo sarebbe ancora vivo.
Sindaco Moratti, le giro questa domanda di mio figlio. Perché non lo avete fatto?

Marco Formigoni

martedì, settembre 16, 2008

The Great Gig in the Sky.

Oggi, ieri ormai, è morto Richard Wright, uno dei fondatori dei Pink Floyd. Senza perdermi in troppe parole, per ricordarlo vi propongo uno dei suoi pezzi secondo me più belli: "The great gig in the sky".

domenica, settembre 14, 2008

Cogli la prima mela.

Ieri avevo anunciato il mio ritorno sul blog, spinto da quelle che io credo siano le emergenze italiane. Purtroppo capita che la realtà sia più veloce e crudele delle nostre più profonde paure, così un giovane di 19 anni (Abdul William Guibre, in foto) muore sotto i colpi di spranga, condannato dal colore della sua pelle. A Milano oggi si è compiuto un atto criminale molto importante. Due uomini hanno massacrato un giovane di colore al grido di "negro di merda". Ma la paura, molto tangibile, è che le varie campagne di odio nei confronti dei diversi che da troppo tempo cavalcano politici e mass media stiano cominciando a dare i primi frutti. Spero che sia la solita sensazione pessimista del solito disfattista di sinistra. Lo spero con tutto il cuore.

sabato, settembre 13, 2008

Si ricomincia.

Ne parlavo con Paolo la settimana scorsa, ricominciare a scrivere è difficilissimo. A volte l'inattività riesce a rendere faticoso ciò che in genere è quasi vitale. Ma credo che il momento sia arrivato. Sono tanti gli input che arrivno dagli avvenimenti che stanno investendo il nostro Paese, forse troppi. Dalla questione Alitalia alla manipolazione della storia d'Italia, dal neofascismo alle nuove aggressioni contro gli omosessuali, passando per il reato di prostituzione e così via, la misura è colma. Quindi il ghiaccio è sciolto, si ricomincia, sperando di ottenere il sostegno dei vostri commenti e delle necessarie critiche.