lunedì, dicembre 31, 2012

Una scintilla dall'India

L'ultimo post dell'anno lo dedico agli accadimenti in corso in India a seguito dello stupro e uccisione di una giovane donna da parte di un gruppo di uomini. Mai quella donna avrebbe pensato che il suo sacrificio avrebbe rappresentato la scintilla di una protesta generata da un popolo toccato nell'animo profondo, che oggi la considera una propria figlia. Un popolo stanco di soprusi e violenze. E così tutti insieme, uomini e donne, a chiedere sanzioni certe e dure nei confronti dei violenti, una condanna ufficiale da parte dello Stato che segua azioni concrete, ma soprattutto la condanna sociale di questi crimini. Non vi nascondo l'emozione di vedere la passione e il trasporto con cui gli uomini intervistati dalle tv internazionali esprimevano la propria rabbia e indignazione. La consapevolezza che la condizione femminile è essenziale per la vita sociale e democratica di un paese è improvvisamente esplosa in una delle aree più popolose della terra. Questa non può che essere una buona notizia e un auspicio affinchè anche in casa nostra si proceda all'eliminazione delle incrostazioni violente che ancora attanagliano troppe donne anche nel nostro Paese.

giovedì, dicembre 27, 2012

Catanzaro: fetore di Natale.

Come da tradizione, a Natale questo blog si occupa della mia terra d'origine: Catanzaro e la Calabria. Con gli occhi di chi vive lontano ma non può fare a meno di sentirsi sempre vicino ai propri luoghi e alla propria gente. La novità del Natale 2012 è la spazzatura strabordante in ogni angolo della città, con picchi degni dei peggiori periodi vissuti a Napoli nel recente passato ( la foto l'ho scattata sotto casa mia, nel quartiere Corvo). Un bel regalo che le amministrazioni pubbliche a ogni livello stanno donando alla cittadinanza sempre più attonita e (anche colpevolmente) inerme. E ancora più penose sono le scuse accampate da quella marmaglia di governanti che si rimpallano le responsabilità, dal Comune di Catanzaro perennemente nella bufera per colpa di una destra vincente grazie alle lobby e alle pratiche irregolari che hanno di fatto annullare il risultato delle ultime elezioni, alla Regione guidata da un presidente fin troppo chiacchierato. Abramo e Scopelliti, con tutti i loro cortigiani, simboli di quella politica spazzatura di cui scrissi circa un anno fa. Ora che il sindaco è stato momentaneamente messo da parte con la nomina ministeriale di un Commissario è rimasta soltanto la spazzatura. Un simbolo e un monito quello dell'immondizia per strada, per non dimenticare che qualsiasi scelta dei cittadini ricade comunque su se stessi, è solo questione di tempo. E quelle esercitate fino ad ora stanno portando la nostra città e la nostra regione all'asfissia più totale.   

venerdì, dicembre 21, 2012

Pontifex e le donne:roba da repressi

A volte si leggono cose sconvolgenti, ma ancora più sconvolgente è pensare che quelle cose qualcuno le ha pensate e non prova vergogna a esternarle. E ci si sconvolge anche se quei pensieri vengono espressi da soggetti per cui non si nutre alcuna stima. Oggi mi sono imbattutto in un post uscito su pontifex roma dal titolo"Le donne e il femminicidio, facciamo sana autocritica. Quante volte provocano?", un concentrato di frustrazione maschile e bigottismo prodotto da Bruno Volpe. La sua teoria è che la responsabilità della violenza sia da condividere tra l'aggressore e la vittima. Si, perchè le donne troppo spesso provocano l'uomo e lo schiacciano, lo stordiscono. Quindi secondo Volpe è legittimo porsi la domanda "Quante volte vediamo ragazze e anche signore mature circolare per la strada in vestiti provocanti e succinti? Quanti tradimenti si consumano sui luoghi di lavoro, nelle palestre, nei cinema, eccetera?". E soprattutto liquida con un "Potrebbero farne a meno" la soluzione al problema della violenza subita. Quindi, nella migliore tradizione di chi imprime violenza psicologica, consiglia alle donne di porsi la domanda "forse questo ce lo siamo cercate anche noi"? E che dire di tutti quei perizomi e reggiseni esposti in vetrina? uno schifo!!! 

E' evidente che chi ha scritto un articolo del genere abbia una visione distorta del rapporto uomo-donna, che giustifica da parte dell'uomo la corrispondenza tra il desiderio represso e il diritto al possesso. Per quanto mi riguarda, una donna in minigonna mi ha da sempre generato al più una sensazione positiva di piacere, niente di più, e una vetrina di intimissimi non mi ha fatto mai venire voglia di picchiare nessuno. E' evidente che se a qualcuno queste cose fanno scattare altre molle il problema è solo ed esclusivamente il suo.

    

lunedì, dicembre 03, 2012

Orgoglio e consapevolezza

Finalmente la corsa alla candidatura per il centrosinistra alle prossime elezioni è terminata. E' stata una sfida lunga, dura, coinvolgente. Sono state settimane in cui il dibattito all'interno della coalizione ha coinciso con la discussione dell'intero Paese. Un grande risultato, quindi, suggellato da una grande affluenza alle urne nonostante i forti venti dell'antipolitica che spazzano l'Italia. Un risultato reso possibile dal profondo radicamento delle forze politiche nei territori, un rapporto che ha resistito ai tanti anni di euforia leaderistica della politica italiana. Un radicamento fatto dei militanti autorganizzati che hanno organizzato i comitati per i candidati alimentando il dibattito locale in maniera capillare, di partiti che hanno offerto la propria struttura per costituire lo scheletro dell'organizzazione e poi le migliaia di volontari sempre pronti a fare un passo avanti quando c'è da offrire un contributo alla collettività. E' stata una grande festa della democrazia, di partecipazione, di gente che ci ha messo la faccia già dal 4 novembre, data d'inizio delle registrazioni. E' stata una dimostrazione che il popolo di centrosinistra è vivo e ha una voglia matta di dare una svolta a questo Paese. E' stato un segnale che la politica a tutti i livelli deve afferrare. Una richiesta di cambiamento, di discontinuità rispetto alla politica del ventennio berlusconiano, che sostituisca "l'uomo solo al comando" con la condivisione delle scelte e il cammino collettivo. E oggi non nascondo di essere orgoglioso di aver partecipato a questo grande evento. Orgoglioso delle persone con cui ho lavorato fianco a fianco e del progetto collettivo che stiamo tutti insieme portando avanti. Orgoglioso e consapevole di offrire un contributo alla crescita dell'Italia e che il cammino sarà ancora lungo e complesso. Consapevole che il percorso sarà tortuoso e faticoso, ma che alla fine ce la faremo.