domenica, dicembre 31, 2006

"Giustizia è fatta"?

Ciao ragazzi,

questo è stato un giorno triste, il giorno dell'esecuzione di Saddam Hussein. Si può essere dispiaciuti per la sorte di un dittatore, responsabile della morte di migliaia di persone e della sottomissione di un popolo? Oggi ho scoperto di si. In verità, probabilmente non mi dispiace per l'ex dittatore in quanto tale, ma per la sensazione, anzi la certezza, che non è stata la giustizia a prevalere, come incvece ha subito dichiarato il presidente degli USA Bush. Sempre Bush ha parlato di "una tappa importante per l'Iraq", ma io vedo solo un altro pilastro di barbarie sulla strada della violenza infinita che ha luogo nell'area del medio oriente. L'accaduto mostra ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, l'arretratezza e la distorsione del pensiero americano a proposito di giustizia, diritto, libertà e quant'altro, che esalta l'individuo (di più se è americano) che poi fa uccidere se colpevole e/o scomodo. Dov'è finita, mi chiedo, la pietà umana..e dove l'intelletto. Anche un bambino capirebbe che in guerra (soprattutto in occupazione) è meglio un nemico che un martire. Ma per gli americani forse è un concetto troppo complicato.

venerdì, dicembre 29, 2006

Un bel libro...

Ciao a tutti,
oggi scrivo per segnalarvi un libro che ho da poco finito di leggere: CAESAR - l'italiano che dominò il mondo. Il libro in realtà è comparso in libreria già nel 2004, ma da allora è rimasto uno dei best sellers. E leggendo mi sono accorto perchè. In poco più di 400 pagine
Max Gallo ripercorre tutti i momenti salienti della vita di uno dei più grandi combattenti, strateghi e politici che la atoria abbia mai conosciuto, Caio Giulio Cesare. E lo fa con estrema leggerezza, grazie ad uno stile romanzato ma sempre aderente a ciò che la storia ha tramandato. Il racconto è sempre avvincente, tanto che alla fine quasi dispiace quando la nota storia si compie sotto i colpi dei pugnali dei cospiranti del senato di Roma.
CAESAR-l'italiano che dominò il mondo, Max Gallo, 409 pp., Oscar Mondadori.

mercoledì, dicembre 27, 2006

Questo Natale 2006 è stato funestato da un episodio francamente inconcepibile, i funerali religiosi negati a Piergiorgi Welby, l'uomo che dopo le infinite sofferenze dovute alla sua malattia ha deciso di porre fine alla propria vita. Per i più distratti si ricorda che Welby ha sollevato nelle scorse settimane la discussione sul diritto all'eutanasia facendo appello, tra gli altri, anche al Presidente dello Stato, Napolitano. Per lungo tempo ha lottato contro la sua malattia e contemporaneamente contro un tabù imposto dalla Chiesa, che come al solito, sembra letteralmente fregarsene della vita reale, chiudendosi nella fortezza dorata vaticana. Così, in nome dei loro principi interessati hanno compiuto un gesto a dir poco barbaro, negando ad un uomo che ha tanto sofferto in vita il funerale religioso. Questa censura, chi sa poi perchè, non arriva per mafiosi, corrotti, assassini e malfattori di ogni genere. La verità è che la Chiesa di Roma si è dimostrata per quello che è, un partito politico che non conosce la misericordia, ma cerca di imporre il proprio volere a politici, uomini di potere e gente comune. E che pena vedere nella parrocchia alla quale era stato negato il permesso di celebrare il funerale dal vicariato il parroco costretto a pregare a distanza per quell'uomo che per anni è stato molto più vicino a Cristo, nella sua croce, a tutta quella sfilata di mitrie, croci dorate, pulpiti... Scusatemi per lo sfogo, ma sono veramente schifato.

martedì, dicembre 12, 2006

Diritti tabù.

Ciao a tutti,


stasera sono stuzzicato da un'intervista di Repubblica.it a Gianfranco Fini (An), riguardante la sua apertura al riconoscimento delle coppie di fatto, dicendo addirittura che bisogna "deporre la spada dell'integralismo". Non credo alle mie orecchie (con molto, moltissimo piacere). Strano paese l'Italia, in cui si ha una tale paura della terribile "deriva zapaterista" da non voler riconoscere diritti ai cittadini... Da destra a sinistra i cosiddetti cattolici, appoggiati dal Partito Vaticano, sputano veleno contro la proposta dell'Unione di avviare un qualche processo di riconoscimento di quelle coppie che, pur essendo unite da molti anni, non sono ufficialmente sposate. E' vero, la Costituzione dice che la famiglia è fondata sul matrimonio, ma noi tutti conosciamo la variegata situazione del nostro tempo. La verità nascosta è che si ha paura di affrontare uno degli ultimi tabù sociali: la coppie omosessuali. In ogni caso, è mecessario dire che l'eventuale riconoscimento delle coppie di fatto porterà anche degli adempimenti da parte dei nuovi soggetti, così da non diventare soltanto un fenomeno di costume. In definitiva, qualcosa si sta muovendo. E spetta a noi cittadini impedire alla classe politica bigotta (ed integralista cattolica a convenienza) di frenare ulteriormente la società italiana, che già troppo risente del vecchiume al potere. A presto.

domenica, dicembre 10, 2006

A volte ritorno...

Ciao a tutti,
non ci crederete, ma sono tornato. Ci voleva proprio un'occasione speciale per farmi trovare 5 minuti di tempo per scrivere... Avete visto il documentario "Uccidete la democrazia!"(pubblicato con il settimanale "Diario")? Io mi sono messo a guardarlo qualche giorno fa, promettendomi di non far prevalere le mie note idee sul personaggio coinvolto, l'EX Presidente del Consiglio Berlusconi. Vi dirò di più, l'ho guardato addirittura con qualche sospetto... Per chi non ne avesse mai sentito parlare, il documentario tratta di brogli elettorali che sarebbero stati messi in atto in occasione delle ultime elezioni del 9 e 10 aprile. Minuto dopo minuto il mio atteggiamento nei confronti del documentario è cambiato, perchè non si tratta di opinioni, ma di numeri, che per chi ha ogni giorno a che fare con la matematica riescono a parlare, o addirittura a cantare... Strano, ad esempio, che il numero di schede bianche, che ha sempre avuto precise differenze tra regioni, si sia attestato uniformemente su tutto il territorio nazionale tra l'1 e il 2% (ad esempio nella mia Calabria si è passati da circa dall'11% storico statistico all'1/2%). Strano che dalla prima proiezione che attestava una differenza del 5% tra gli schieramenti il vantaggio dell'unione si riduceva linearmente, in manierà del tutto regolare (questo significherebbe che in tutte le sezioni scrutinate d'Italia era presente lo stesso scarto percentuale, cosa impossibile per la presenza di "zone rosse" e "zone nere"). Strano che questo trend si sia fermato proprio quando la direzione dei DS ha inviato l'on.Minniti al Viminale a controllare quei numeri inattesi. Strano che per la prima volta nella storia il ministro degli Interni, l'on.Pisanu, abbia partecipato a 2 (o forse 3) riunioni con uno dei candidati (Berlusconi). Strano che l'azienda a cui è stato assegnato il compito della trasmissione telematica dei dati al Viminale, Accenture, sia la stessa coinvolta nello scandalo della trasmissione dei voti nelle elezioni americane in Ohio. Strano che nella stessa azienda vi sia il figlio dell'ex ministro Pisanu. Queste e altre osservazioni sono contenute in "Uccidete la democrazia!". Ognuno si faccia la propria idea, ma in ogni caso è interessante dare un'occhiata a come sia facile sconvolgere i risultati elettorali semplicemente implementando un programmino in Microsoft Access, con l'aiuto di qualche complice. La cosa è inquietante, credetemi...