lunedì, novembre 16, 2009

Disegno e Design.

Oggi vi consiglio di visitare la mostra dal titolo "Disegno e Design - brevetti e creatività italiani" all'Ara Pacis. Devo dire che è un'esperienza interessante. Si possono osservare una serie di disegni consegnati dai primi del '900 all'ufficio brevetti da designer italiani. Dalle scarpe anni '30 di Ferragamo (che somigliano in maniera impressionante a quelle che vanno di moda quest'anno), agli oggetti della vita quotidiana, dalle auto alla moda. La mostra provoca meraviglia e rabbia. La meraviglia e l'orgoglio di un popolo che ha fatto del genio e della voglia di fare un marchio e uno stile invidiati nel mondo, la rabbia di un presente che di fatto disincentiva quel modo di fare, di sporcarsi le mani, di osare. La mostra non è molto grande, e vista l'immensa produzione di design italiano è clamorosamente incompleta, ma vi assicuro che vale proprio la pena dedicarle un paio d'ore.

mercoledì, novembre 11, 2009

Questa è TV.

La trasmissione è appena finita e quasi mi manca. Stasera a "Che tempo che fa" è andato in onda un esempio di servizio pubblico, quello vero. Roberto Saviano ha raccontato le storie di alcuni personaggi più o meno noti della letteratura e del giornalismo, concentrandosi sulla forza delle parole, aldilà della pura testimonianza e degli idealismi. Personalmente sono stato percorso più volte da brividi e a volte ho resistito a stento ai pugni nello stomaco delle tante verità scomode, raccontate con naturalezza, senza alcun tipo di autocommiserazione, da chi a causa di queste vive una vita di disagio. Fabio Fazio è stato magistralmente trasparente, ancora una volta capace di dar voce a personaggi che in tv non riescono a trovare il giusto spazio. Spero in una tv che permetta più spesso occasioni di crescita come quelle di questa sera.

mercoledì, novembre 04, 2009

Quello che è di Cesare

Da ieri mi frulla in testa la frase rivolta da Gesù ai Farisei, che cercavano di metterlo in cattiva luce al cospetto delle autorità romane. Stiamo parlando della famosissima "Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio" (Matteo 22 v.21). E' evidente che il riferimento sia alle vicende legate all'obbligo europeo di eliminare tutti i simboli religiosi dalle aule scolastiche. La mia posizione è piuttosto netta, in quanto la scuola evidentemente appartiene a Cesare, che (più o meno) la finanzia e (più o meno) spera che tramite essa riesca a formare i cittadini di domani. Certo non mi piace molto la situazione. Avrei preferito un dibattito interno e una scelta autonoma dell'Italia, per evitare l'ovvia levata di scudi ideologica dovuta all'"attacco esterno". La seconda frase che mi è piombata nel cervello dopo aver visto tutta questa folla di difensori della cristianità è l'altrettanto celebre"O Dio o Mammona"(Matteo 6 v.24). Quanta ipocrisia da chi porta a spasso i crocifissi e poi lavora a favore dei corruttori, mercifica i corpi, adora il Dio Mercato e respinge i bisognosi! Il proprio credo si esprime nei luoghi di culto e nella vita personale di ogni persona, tutto il resto è sfruttamento del nome di Dio.

lunedì, novembre 02, 2009

Un Dubbio.

Qualche giorno fa mi è arrivato, tra i commenti ad un post, un appello piuttosto particolare. Francamente non riesco a comprendere se la faccenda sia a sfondo umoristico, ma ho la drammatica sensazione che sia tutto vero. A voi.

Ti chiedo un aiuto per mandare Silvio agli Oscar

Forse qualcuno ricorda l’esordio in tv di Benigni nei panni di un critico cinematografico, in un programma di Renzo Arbore. Nello stesso ruolo abbiamo visto in questi giorni il presidente del consiglio, in un film al cinema Mexico, a Milano. L'apparizione di Silvio Berlusconi come critico cinematografico è uno dei momenti più belli del film, resa anche più gustosa perché recensisce un film di Fellini. E a nostro giudizio, il presidente del consiglio è molto più credibile e interessante di Benigni. Fellini ha vinto 5 oscar, forse troppi. Anche Benigni ha vinto vari Oscar con "La vita è bella".
Noi crediamo che Silvio Berlusconi meriti un Oscar come miglior attore non protagonista nel film “Di Me Cosa Ne Sai” di Valerio Jalongo. Purtroppo, quando l'Italia deve nominare i suoi film per l'Oscar, la decisione è sempre influenzata politicamente dalla sinistra o dagli interessi delle grandi produzioni.
Per questo abbiamo deciso di inviare un appello direttamente all'Academy of Motion Picture Arts and Sciences a Los Angeles per la nomination di Silvio Berlusconi come miglior attore non protagonista nel film “Di Me Cosa Ne Sai” di Valerio Jalongo.
Se anche tu sei d’accordo sostienici. Diventa fan del gruppo su facebook. Più siamo e più in America ci dovranno ascoltare. Ecco l'appello, tradotto in inglese, che sarà inviato all'Academy insieme all'elenco dei sostenitori del gruppo su facebook.

"We strongly believe Silvio Berlusconi deserves an oscar nomination
as a supporting actor in the film "DI ME COSA NE SAI"
(What do you know about me) directed by Valerio Jalongo.
His appearance as a film critic is one of the best moment of
the movie.Unfortunately, when Italy has to nominate his films for
Academy consideration the decision is influenced by politics and
by the interests of major production companies. This is why we decided
to appeal directly to the Academy of Motion Picture Arts and Sciences
and ask that Silvio Berlusconi be nominated for BEST SUPPORTING
ACTOR in the film "DI ME COSA NE SAI"
(What do you know about me) directed by Valerio Jalongo."


Ti ringrazio per l’attenzione


Antonella Colombo


Per vedere il video: www.berlusconixloscar.blogspot.com

sabato, ottobre 31, 2009

Ecce Homo.

Ecce Homo. Ecco l'uomo. Solo, inerme, torturato, ucciso dallo Stato. Ecco l'uomo stroncato per 20 grammi d'hashish. Brutalmente colpito sul corpo e sul volto da uomini in divisa che dovrebbero rappresentare la forza dello stato contro il male, ma che invece incarnano il male stesso. Queste immagini si addicono sicuramente più alle squadre di Pinochet che ad uno stato democratico. Guardando Stefano Cucchi viene automatico pensare a Federico Aldrovandi, a Emmanuel Bonsu (di cui scrissi qualche mese fa http://volaicaro.blogspot.com/2009/01/giustizia-per-emmanuel-bonsu.html ), ai poliziotti caricati a molla durante il G8 di Genova, agli innumerevoli casi di soprusi da parte delle forze dell'ordine. Dicono che stefano si sia procurato le ferite cadendo. Non voglio formulare accuse generalizzate, ma come si può da parte dei loro vertici far finta di niente? Da una parte il governo sta indebolendo le forze dell'ordine tagliando i fondi, dall'altra si tende a proteggere i "servitori infedeli". In entrambi i casi la direzione non è certamente quella della sicurezza delle persone. Colgo l'occasione per esprimere, oltre al cordoglio, l'immensa ammirazione che nutro per la famiglia Cucchi, che con coraggio ha intrapreso questa battaglia pagando di persona il dolore per il lutto e pubblicando le foto di Stefano brutalizzato, affinchè tutti possano comprendere.

venerdì, ottobre 30, 2009

Differenze.

Marrazzo ha sbagliato. In primo luogo perchè un uomo politico deve essere sempre attento ad ogni comportamento, soprattutto se le proprie abitudini possono creare disagio a ciò che rappresenta la propria carica istituzionale. Marrazzo ha ceduto al ricatto. Lo ha fatto certamente per paura, essendo lui la vittima della situazione creatasi, vittima di un sistema che ha ancora troppi lati oscuri. Ma avrebbe dovuto denunciare. Ma a pensarci bene per lui le difficoltà dovevano essere proprio forti. Basti ascoltare i talk show di questi ultimi giorni, in cui il tono degli accusatori risulta sempre beffardo, perchè il problema vero è l'orientamento sessuale. Se al posto di un trans ci fosse stata una donna certamente non ci sarebbe stata tutta questa eco. Ma ci hanno insegnato che noi siamo machi, che il modello è quello del playboy, che di questo noi italiani dobbiamo essere fieri. Qualcuno in tv scherzosamente (ma non troppo) ha detto :"la differenza tra la destra e la sinistra è che a noi piace la gnocca, a loro i froci". Io noto una sola grande differenza, la dignità politica. Quello che vedo è un uomo colpito da uno scandalo che si dimette dopo 24ore, virtù più che rara nel nostro paese. Quello che ho visto è un altro uomo ben più potente che in condizioni simili ha reagito attaccando, facendo dello scandalo un punto di forza, mobilitando una folla di politici, tv e giornali con il solo scopo di difenderlo. Il popolo della sinistra non avrebbe mai accettato un comportamento simile, così come ha chiesto subito le dimissioni di Marrazzo. Qual'è allora la differenza?

mercoledì, ottobre 28, 2009

Porte Aperte.

I risultati delle primarie del Partito Democratico hanno scatenato una serie di effetti sulla politica di partito e non solo. Grandi movimenti tra gli alleati(IdV), gli altri appartenenti all'opposizione(UDC), le forze rimaste fuori dal Parlamento(Sl). E poi Rutelli, che ha deciso di chiudere la sua esperienza nel PD, perchè avverte la necessità di percorrere "un percorso diverso, con gente diversa". Non vi nascondo che che questa notizia non mi ha fatto precipitare nella disperazione, anzi può rappresentare uno di quei punti di svolta che possono determinare il salto di qualità del PD. Lo dico perchè una certa parte di "rappresentanti" in partenza effettivamente non incarnavano di certo ciò che un partito come il PD dovrebbe essere. Troppo vicini a linee bigotte e conservatrici, ben lontane anche dal normale sentire del cattolicesimo popolare, troppo pronti a voltare lo sguardo verso altri lidi nei momenti cruciali. Gli addii non sono mai una gioia assoluta, ma in questo caso la porta aperta per uscire permetterà il riavvicinarsi di forze riformiste e progressiste che in quella parte vedeva un freno ideologico insormontabile. Spero che queste porte permetteranno un bel ricambio d'aria. Ce n'è bisogno nel PD e nell'Italia tutta.

p.s.: ma la Binetti quando si decide a seguirlo?

lunedì, ottobre 26, 2009

Le Mie Primarie.

Le primarie sono passate. Il mio cerchio alla testa ancora no. Le ultime settimane della campagna per Ignazio Marino sono state intense, fare lo scrutatore al gazebo di Piazza del Popolo una prova di resistenza fisica e non solo. Ma questo maledetto cerchio non riesce a cancellare l'entusiasmo che è montato poco a poco, rendendo la mia scelta irrazionale di iscrivermi al PD nel luglio scorso un motivo di spinta in avanti verso una dimensione partecipativa e, soprattutto, propositiva della mia vita politica. Durante la campagna ho ascoltato molta gente delusa, sconfortata, tradita da un progetto apparentemente sfiorito prima di sbocciare, ma che irrazionalmente (disperazione?autolesionismo?) per l'ennesima volta (molti dicono "questa è l'ultima") hanno deciso di dare il loro contributo. Il più grande augurio che posso fare al Partito Democratico ,e di riflesso all'Italia, è quello di riuscire a trasformare l'irrazionalità in energia positiva. Perdere quest'occasione avrebbe conseguenze disastrose.

mercoledì, ottobre 07, 2009

Articolo 3.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Costituzione della Repubblica Italiana


domenica, ottobre 04, 2009

Minzolini Docet.

Ieri grande manifestazione a Piazza della Repubblica. E' stata una grande occasione di incontro, di scambio di opinioni, di ascolto di importanti testimoni della nostra realtà sociale. Non è stata una festa. E' stato un segnale per mostrare che c'è un'Italia che non è disposta a svendere la coscienza e che è pronta al contributo personale per garantire un futuro di vero pluralismo mediatico, dunque informativo, quindi culturale. Questo è stata la manifestazione. Non una conta dei contrari al governo, vista anche la presenza di giornalisti di destra. Per curiosità a casa ho visto il tg1 e, strano ma vero, hanno passato la notizia e un servizio sulla manifestazione. Per un attimo mi sono quasi chiesto se stesse cominciando a cambiare qualcosa, ma poi è arrivato Minzolini (il direttore del tg1) con la solita opera di indirizzamento governativo, con un editoriale assolutamente sconvolgente che potete vedere di seguito. La solita porcata, l'ultima frontiera del giornalismo all'amatriciana. Dopo di lui più nulla. La sentenza è scritta.

venerdì, ottobre 02, 2009

Domani in Piazza del Popolo.

Domani aderirò alla manifestazione per la libertà di stampa indetta dal sindacato dei giornalisti, dopo aver sottoscritto (con altre 450mile persone) l'appello di Cordero, Rodotà e Zagrebelsky promosso da Repubblica.it. In queste settimane ho sentito tanti pareri contrari alla manifestazione, persone che sostengono che in Italia non ci sia nessun problema legato alla libertà d'informazione. A me basta mettere a confronto le notizie che apprendo da internet con quelle propinate dai tg della tv pubblica per pensarla in maniera nettamente diversa. Ma trovo molto interessante l'articolo di Roberto Saviano pubblicato oggi da Repubblica, sul senso della libertà di stampa oggi in Italia. Date una letta cliccando qui. Sulla libertà d'informazione ci sarebbe fin troppo da dire, per cui un post sarebbe comunque insufficiente. Vi invito però ad esserci in Piazza del Popolo a Roma e nei luoghi preposti in tutte le altre città italiane e non solo. Iniziamo a riprenderci gli spazi che ci spettano. La democrazia di un paese passa per la consapevolezza del suo popolo.

lunedì, settembre 28, 2009

Riaccensione.

Oggi ho avvertito una scossetta. In realtà è un periodo che ho ricominciato a sentire quel "friccico" che avevo perso per strada da un pezzo. Quest'Italia berlusconiana riesce a mandarti, come si dice in gergo informatico, in overflow. Troppe assurdità subite con continuità alla lunga ti snervano. Così si comincia a non arrabbiarsi neanche più e a piombare in uno stato di abulìa, di pessimismo e di attesa della fine dell'incubo. Ma dopo qualche mese di silenzio, complice anche un'irrazionale quanto benefica iscrizione al Partito Democratico (la mia prima tessere di partito), mi sono ritrovato e con me un po' di entusiasmo. E' stato bello partecipare al Congresso del partito. E' stato bello parteggiare per Marino. E' stato bello poter parlare ed essere ascoltato anche da politici di "alto grado". E' stato bello fare lo scrutatore del circolo e constatare un'atmosfera davvero democratica. E' stato bello ottenere un bel risultato. Ora ci sono le primarie e comincia un'altra storia. In ogni caso sono contento di aver riacceso il motore. Quindi credo che ripartirà anche questo blog. Siete avvertiti.

giovedì, agosto 27, 2009

Messaggio alla Lega Nord di Mirano

Vi prego, separatevi dal resto d'Italia. Non sopporto l'idea che qualcuno possa associarmi a voi e alla vostra barbarie. Siete una delle zavorre culturali più pesanti per il mio Paese, di cui farei volentieri a meno. Per favore fate presto.


Mandate anche voi un messaggio via facebook alla Lega Nord di Mirano cliccando qui
o inviando una mail a leganord.mirano@gmail.com

giovedì, giugno 25, 2009

Basterebbe un Briciolo.

Il problema è che è un bombardamento continuo. Non riesci a stare dietro a tutto ciò che succede. Ne sei travolto e non riesci a scrivere. I pensieri sedimentano e arrivano alle punte delle dita, ma poi arriva qualcos'altro di grosso a mischiare le carte. Così passano i giorni e non scrivi niente pur sentendone il bisogno. Certo è che in queste settimane si misurano miseramente l'infinita bassezza dei monarchi nostrani con la stupenda forza di popoli orgogliosi e giovani. E in ogni caso mi attraversano brividi di indignazione. Ma guardando altrove provo anche la pietà e il rispetto. Probabilmente ci basterebbe anche solo un briciolo di quel coraggio per cambare questo paese. Probabilmente ci basterebbe anche solo un briciolo di quella speranza di cambiare il mondo.

venerdì, giugno 05, 2009

Le Immagini Proibite da Berlusconi.

Dal sito di EL PAIS

EL PAIS mostra le fotografie scattate da Antonello Zappadu a Villa Certosa nel maggio 2008. I volti dei protagonisti delle immagini sono stati oscurati dall'autore tranne quello del Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi. La settimana scorsa Il Cavaliere ha denunciato Zappadu per violazione della privacy e tentativo di truffa. Le fotografie rendono l'idea dell'ambente della residenza sarda del premier italiano indigato per l'uso di voli di stato con fini privati, in particolare per il trasferimento dei suoi invitati alle feste a Villa Certosa.

Il fotografo sostiene che "ogni weekened" voli di stato sotto la guida della Aeronautica Italiana sono arrivati in Sardinia con artisti, veline ed altri amici di Berlusconi. In agosto 2008 il premier italiano ha cambiato legge per consentire ai suoi invitati privati d'utilizzare i voli di stato. Le fotografie dimostrano che quattro mesi prima di questo cambiamento legale, Berlusconi aveva già viaggiato con il suo amico Mario Apicella e una ballerina di flamenco.

Il 4 giugno 2008 cinque mezzi di trasporto aereo privati, proprietà del Presidente del Consiglio, sono stati nominati come voli di stato. Gli elicotteri ed aerei appartenevano alle società Alba e Fininvest.

giovedì, giugno 04, 2009

Con Papi Si Vola! Qualche Numero.

Come al solito la tv la sta buttando in caciara. I tg propaganda sono ormai bravissimi nel confondere le idee degli italiani con false o parziali notizie, così da non far capire nulla a nessuno. Quindi uno è sempre costretto a cercarsi le notizie, conoscere un po' meglio le cose, farsi un'opinione che guarda caso è diversa dalle indicazioni di massa, quindi risultare il solito comunista (che nel linguaggio italiano ormai significa non pensarla come re silvio da arcore). Di seguito trovate i grafici relativi alle ore di volo su aerei di stato degli ultimi due governi. Nessun commento.

lunedì, giugno 01, 2009

Il Ministro della Musica di Arcore. E IO PAGO!

Già oggi mi girano un po' le scatole perchè non ho fatto il ponte. Io mi sbatto di lavoro e cosa devo vedere? Apicella, il compare con la chitarra di Berlusconi che se ne va a suonare a casa del premier con l'aereo che io pago con le mie tasse. E' proprio vero che chi più ha soldi più ne va a prendere a chi non ne ha. Povero Silvio, ce l'hanno tutti con lui...

ps: sicuramente Apicella fa parte di un complotto della sinistra.

mercoledì, maggio 20, 2009

Angoscia.

Sapete qual'è la cosa più angosciante? E' che potrebbero anche vederlo coi propri occhi scippare una nonnina. Senza batter ciglio, nè avere un impeto di ribellione, un rigurgito di giustizia e onestà. Potrebbe pagare tangenti davanti a folle oceaniche, ma giurerebbero in tv che è tutto un complotto. Non mi aspetto niente dagli italiani e, molto probabilmente, nulla avrò.

martedì, maggio 12, 2009

Quando essere Italiani è una Vergogna.

La sensazione di questi giorni è di vergogna, ma quella seria. Essere italiani è difficile, ma certe volte è quasi impossibile. Mi è capitato varie volte di vergognarmi di essere italiano, ma pensandoci adesso era più una forma di imbarazzo che vergogna vera e propria. In questi anni abbiamo visto i nostri governanti fare le corna, dare del capò nazista, fare figuracce ed esercitare soprusi di tutti tipi. Ma nulla, ripeto, nulla è paragonabile all'azione omicida che sta compiendo il nostro governo nei confronti dei migranti, che scappano dalla fame e dalla guerra ma si vedono rispediti nelle mani del boia proprio dagli stati considerati "civili". E il giudice di questo processo-farsa si chiama Lega. E' inutile avere alcune idee giuste, fare delle battaglie anche condivisibili, quando poi si scopre che nonostante qualche lavata romana è un partito di barbari. Tra gli untori di questo povero Paese.

venerdì, maggio 08, 2009

Roma è Capitale!

La storica notizia l'hanno data Berlusconi e Alemanno, gli ultimi gladiatori. Finalmente, a circa 140 anni dallo spostamento della capitale da parte dei comunisti a Mosca, i due condottieri hanno dato giustizia alla città imperiale. La folla esultante sarà allietata da una settimana di giochi circensi e di spettacoli con leoni, zingari, rumeni ed omosessuali al Colosseo. Il tifo sarà organizzato da Forza Nuova. Ai presenti saranno distribuiti i buoni "ventie+" per l'espansione del volume della casa del 20% e il cd "canta con papi", una raccolta di brani selezionati da Berlusconi, con le musiche di Apicella e la Voce di Noemi Letizia. Accorrete gente, accorrete!

lunedì, maggio 04, 2009

Prime Luci (nascoste) per Clementina.

Io francamente non so di cosa ancora mi stupisca, in un paese come l'Italia declassato (probabilmente con qualche ragione) a stato "parzialmente libero" da Freedom House. Comunque mi è sembrato un po' "strano" che nessuno sappia, perchè l'informazione non ha fatto il suo mestiere, che una sentenza del TAR ha dato ragione allo scomodo magistrato Clementina Forleo contro i provvedimenti espressi dal Csm qualche mese fa, prima e dopo dei quali subì un vero e proprio linciaggio mediatico. Vi riporto un pezzo uscito sull'Unità scritto da uno parecchio più bravo di me.

Ha ragione Clementina. Tutti zitti.

Tg e giornali (a parte il Corriere) hanno confinato la notizia in poche righe, visibili solo al microscopio elettronico. È la prima regola del regime: quanto più la notizia è sgradita al potere, tanto più va nascosta. Era già accaduto con i provvedimenti che davano ragione a Genchi, a De Magistris e ai pm di Salerno: omertà totale. La scena si ripete con la sentenza del Tar Lazio che annulla la delibera con cui il Csm nel 2008 trasferì Clementina Forleo da Milano a Cremona per “incompatibilità ambientale”. Contro la gip, rea di essersi occupata dei padrini politici dei furbetti, si erano scatenati i maggiori partiti e le maggiori cariche (anzi, scariche) dello Stato. Poi il Csm (un solo voto contrario: Antonio Patrono), aveva eseguito la sentenza già scritta. Ma, per il Tar, violò tre volte “il principio di legalità”. 1) Il nuovo ordinamento giudiziario vieta di trasferire un giudice per condotte colpevoli o colpose: proprio quel che ha fatto il Csm, cacciando la Forleo per “esternazioni” che ­ per legge ­ non sono punibili. 2) Il Csm ha stabilito che la Forleo non poteva più “svolgere le funzioni con piena indipendenza e imparzialità” a Milano, ma s’è dimenticato di dare “un’esauriente spiegazione”. Dunque la Forleo doveva restare a Milano. 3) La vicepresidente della I commissione, Letizia Vacca (Pdci), anticipò il giudizio definendo Forleo e De Magistris “cattivi magistrati”, dunque avrebbe dovuto astenersi dal voto, per evitare “un’alterazione del procedimento”. Ma se ne guardò bene, coperta dagli altri. Complimenti vivissimi al Csm. E alla libera stampa italiana.

Marco Travaglio

sabato, maggio 02, 2009

Il Vero Mattatore.Grande Caparezza.

Ieri ero al concertone del primo maggio a S.Giovanni. Come al solito, anzi, più del solito, grandissima folla. Tutti ad aspettare ed acclamare Vasco Rossi. Per carità, con tutto il rispetto per una delle più grandi star della nostra musica, lo spettacolo migliore lo ha offerto Caparezza. E non è la prima volta. Con le sue canzoni a sfondo sociale, con la band che spazia da sonorità rap a quelle della musica popolare, con la creatività sul palco e, soprattutto con la partecipazione. Si, perchè Caparezza ha cantato con la folla e non per la folla.

martedì, aprile 28, 2009

Gli Infiltrati.

Chiudo la settimana che ho dedicato all'antifascismo (con la parentesi dell'ultimo post), che ha avuto come apice la visita al Museo della Liberazione (a proposito, trovate qualche foto scattata da Enzo sul suo blog), proponendovi un video che vuole essere un segnale di pericolo. Il video è uscito qualche settimana fa e mostra Borghezio che spiega ad alcuni militanti fascisti francesi come intrufolarsi nelle istituzioni, sfruttando movimenti regionalisti, per poi esercitare potere. Guardatelo e soprattutto ascoltate con attenzione. Ricordiamo e non abbassiamo mai la guardia.

lunedì, aprile 27, 2009

Suini e Narcotici.

Sono ormai passati alcuni giorni dall'esplosione del problema della febbre suina, malattia che può essere trasmessa anche da uomo a uomo. Tutto è iniziato in Messico, dove si contano già decine di morti, ma l'espansione ha avuto una certa accelerazione in tutto il mondo, per cui si hanno notizie di casi negli USA, in Nuova Zelanda, Canada, Francia e Spagna. Negli States è stato proclamato lo stato di emergenza dopo che l'ente nazionale di sanità ha annunciato che probabilmente è troppo tardi per evitare l'epidemia. E in Italia? In Italia come sempre va tutto bene. Nessun contagio e, soprattutto, nessun rischio. Come nella migliore tradizione nostrana da qualche tempo a questa parte. La gente va tenuta buona, gli va detto che va tutto bene, che non corre pericolo. Le televisioni fanno il loro "mestiere" e il popolino dorme tranquillo. Sarebbe ora di svegliarsi.

sabato, aprile 25, 2009

Indifferenti.

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.

L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.

Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.

Antonio Gramsci, 11 febbraio 1917

venerdì, aprile 24, 2009

Informazioni per Domani.

Qualcuno mi ha già contattato per la visita al Museo della Liberazione di via Tasso, comunque vi rinnovo l'invito a venire con noi a onorare il 25 aprile. L'appuntamento è per domani alle 10:30 davanti all'ingresso del museo. L'indirizzo è Via Tasso n°145 (zona S.Giovanni). Vi aspettiamo numerosi.

Mi viene il Vomito.


No, non è uno scherzo nè una carnevalata di pessimo gusto. Quello che vedete in foto è il sacrestano della chiesa di S.Francesco (povero santo!) di Vigevano, che il giorno della memoria della Shoa ha pensato bene di salutare i fedeli con una fascia al braccio con stampata sopra la svastica. Un bel benvenuto, niente da dire. Il fatto è che per questa gente le porte da aprire non dovrebbero essere quelle delle chiese, ma quelle del carcere. E' la feccia della nostra società e mi viene il vomito pensando alle distinzioni che si vogliono appianare tra chi ha avuto diversi ruoli durante la Resistenza. Chiaramente, ma questa non è una notizia, il vescovo del posto non ha battuto ciglio. Cosa aspettarsi dalla chiesa? E dallo Stato?

in questo articolo di Repubblica trovate maggiori particolari

giovedì, aprile 23, 2009

Legge 1360, Vergogna Nazionale.

Come è evidente ormai a molti, dall'ultima tornata elettorale una delle vere vincitrici è la destra etrema, che sotto l'ombrello del carrozzone PDL stanno ottenendo una certa libertà di azione, anche a discapito della nostra storia. Una delle più grandi battaglie dei post-fascisti è quella del riconoscimento nazionale della "bontà" dei camerati appartenenti alla Repubblica di Salò, che andrebbe chiamata "l'ultima spiaggia di Mussolini", con la conseguente equiparazione tra i combattenti fascisti e i partigiani. Ma i brividi veri mi son venuti leggendo la proposta di legge n.1360, in cui l'equiparazione diventa di fatto, chiedendo l'istituzione dell'"Ordine del Tricolore", un grosso calderone in cui infilare Partigiani e fascisti. Non ci volevo credere. Mi dispiace, ma io non potrò mai vedere con lo stesso occhio chi è morto per la libertà dell'Italia e chi ha lottato per far prevalere la dittatura della violenza, dopo vent'anni di prevaricazioni, guerre, leggi raziali, prigionieri politici. In Parlamento stanno cercando di riscrivere i libri di storia, non permettiamolo.

clicca qui per vedere la proposta di legge dal sito della Camera:

martedì, aprile 21, 2009

Il 25 aprile andiamo in via Tasso.

Il 25 aprile è per gli Italiani una delle ricorrenze più importanti, il ricordo della liberazione del nostro Paese dall'occupazione nazista. Quest'anno ho deciso di interrompere la mia prassi di partecipare a manifestazioni di piazza con i partigiani reduci, per fare un'opera di rinfresco della memoria in altro modo. In via Tasso, nei pressi di S.Giovanni in Laterano, per quasi un anno fino al giugno del 1944, la Polizia di sicurezza trasformò un edificio civile in carcere. Parte di quell'edificio è diventato un museo, il Museo della Liberazione. Io sabato mattina sarò lì. Chiunque volesse onorare con me il 25 aprile in via Tasso può contattarmi nelle modalità che preferisce, un commento, una mail, su facebook, sul cellulare, poi concorderemo l'orario. Vi aspetto numerosi.

per accedere al sito del Museo della Liberazione clicca qui


sabato, aprile 18, 2009

Una Pillola di Servilismo.

Il video si riferisce alla puntata di Domenica in del 14 aprile scorso. Purtroppo c'è poco da commentare...

venerdì, aprile 17, 2009

Che vi aspettavate?

Chi si aspettava le scuse di Santoro, ieri sera è rimasto a bocca asciutta. Anzi, la puntata di ieri di Annozero suonava molto come una beffa a quanti hanno alzato un polverone sul nulla. La "puntata riparatrice" non è stato altro che un ribadire i concetti espressi in quella precedente e chissà per quale motivo ora va tutto bene. Almeno per ora. Dico "almeno per ora" perchè l'ultima volta le critiche non sono arrivate subito dopo la trasmissione, ma dopo quasi due giorni, segno di pianificazione assoluta nel colpire un ambiente scomodo. Non è stata una mossa a caldo, spinta da un sussulto emotivo di indignazione reale. Ieri sera le beffe si sono susseguite. Iniziando da Travaglio con un pezzo secondo me magnifico sui giornalisti in tempi di catastrofi, passando per l'intervista al vescovo di L'Aquila (tra i più indignati per la scorsa settimana) che ha ammesso candidamente di non aver visto la puntata incriminata, concludendo con le vignette inviate da Vauro (secondo me un vero capolavoro) e il processo della Guzzanti al vignettista. E nulla ha potuto fare Ghedini, che si trovava (onestamente contro voglia) nella posizione imbarazzante del censore. Cari custodi dell'unità nazionale, della corretta informazione, del buon gusto vignettistico, che vi aspettavate?

mercoledì, aprile 15, 2009

Un Aiuto Concreto.Appello ai Professionisti.

Gli aiuti alle zone colpite dal sisma in Abruzzo sono all'ordine del giorno in tutti gli spazi mediatici. Generi alimentari, vestiti, giocattoli, soldi. Le azioni di volontariato si moltiplicano e questa è una gran cosa. E allora, pensando soprattutto ai rischi di natura tecnico-etica del post terremoto, ho pensato alla possibilità di offrire alla comunità aquilana una forma di volontariato tecnico. Questo post è un appello a tutti coloro che possiedono competenze tecniche, o comunque una qualsiasi forma di professionalità utile alla causa. I benefici sarebbero di duplice natura. In primo luogo, ad esempio affiancandosi a tecnici comunali o provinciali, questi uffici si troverebbero ad avere un supporto tecnico e una riduzione dei costi. Infine, la natura del servizio del volontariato allontanerebbe il pericolo di sciacallaggio da ricostruzione, dando un valore aggiunto in termini etici. Io ho scritto una lettera, inviata via posta elettronica, all'attenzione del Sindaco di L'Aquila Massimo Cialente e al Presidente della Provincia Stefania Mezzopane, in quanto mi sembrano persone che realmente tengono alla loro terra e conoscono bene il territorio. Invito anche voi a dare la vostra disponibilità, descrivendo le vostre competenze, in modo tale da fornire le informazioni necessarie per la valutazione da parte degli enti. Se volete potete copiare e incollare (con le opportune modifiche) il testo che ho spedito e che vi riporto.

Alla cortese attenzione di:

Massimo Cialente

(Sindaco di L’Aquila)

Stefania Mezzopane

(Presidente Provincia dell’Aquila)

Roma, 14 Aprile 2009

La tragedia che ha colpito L’Aquila e la sua Provincia non può lasciarci indifferenti. E’ doveroso, dunque, da parte di ognuno di noi dare un contributo per risollevare le sorti di questa terra, ognuno con i propri mezzi e disponibilità. Io sono un giovane ingegnere elettrico, e nel mio piccolo vi offro, come pura azione di volontariato, la disponibilità professionale per l’ausilio tecnico nelle modalità a voi più congeniali, compatibilmente con i miei impegni lavorativi. Le mie competenze si riferiscono agli impianti elettrici di media e bassa tensione. Sperando che la mia disponibilità risulti gradita, ma soprattutto utile, Vi invio cordiali saluti.

Cesare Dornetti



Inviate la mail, con oggetto "Volontariato terremoto", ai seguenti indirizzi:

sindaco@comune.laquila.it

giunta@provincia.laquila.it

carlo.benedetti@tin.it
(presidente del consiglio comunale,la mail del sindaco ha qualche problema)

martedì, aprile 14, 2009

Critiche a Prescindere.

Tutto il caos che stanno montando attorno alla trasmissione Annozero di Michele Santoro conferma ancora una volta le storpiature del nostro sistema informativo e democratico. Politici e "giornalisti" stanno sputando veleno in qualsiasi modo, appellandosi all'unità del paese in questi momenti difficili. Io non so se qualcuno di voi abbia visto la puntata incriminata, io si. Devo dire che rispetto ad altre volte in cui si aveva in tempo reale la sensazione che i contenuti della trasmissione avrebbero causato qualche terremoto politico, questa volta era filato tutto piuttosto liscio, per una serie di fattori. Il primo è che più volte ed esplicitamente Santoro ha precisato che la trasmissione non intendeva in alcun modo criticare i volontari e i soccorritori in generale. Inoltre tutto il discorso era incentrato soprattutto su prevenzione e ricostruzione. La critica è stata fatta soltanto nel senso che non era stata predisposta localmente alcuna misura per fronteggiare un'emergenza del genere. Nel concreto, seguendo la buona norma, i luoghi considerati a rischio sismico dovrebbero provvedere all'individuazione delle aree di installazione delle tendopoli, oltre che all'approvigionamento preventivo di alcune risorse necessarie a fronteggiare la crisi. Tutto questo a L'Aquila non è stato fatto e questo ha causato maggiori difficoltà, tutto qui. Dov'è lo scandalo? Forse alcuni personaggi si sono irritati quando Santoro ha fatto vedere il bilancio della Protezione Civile, che ha come voci fondamentali la gestione di grandi appalti, alcuni dei quali non dovrebbero godere dello stasus di opere d'emergenza. Forse quello che non si vuole che si dica è che la Protezione Civile "dimentica" un po' la prevenzione, perchè è occupata da altre faccende?

Questo è il link dal quale potete accedere all'ultima puntata di Annozero. Date un'occhiata e, se ci riuscite, scandalizzatevi.
http://www.annozero.rai.it/R2_HPprogramma/0,,1067115,00.html#

venerdì, aprile 10, 2009

Un Nuovo Amico.

Se non lo avete notato ve lo dico io, Icaro Vola! ha un altro amico, "In partibus infidelium". Troverete sempre il link sulla colonna in basso a destra, ma per ora vi invito a leggere l'ultimo suo post a riguardo del terremoto in Abruzzo:

giovedì, aprile 09, 2009

Chi Siamo, Chi Eravamo.Quarta puntata.

La quarta puntata del viaggio sulle orme della nostra emigrazione ci porta nuovamente ion Australia, precisamente a Kalgoorlie, nell'area occidentale del paese. L'odio degli inglesi nei confronti di Italiani e Slavi sfociò nel 1934 a tre giorni di violenza inaudita. Ci furono tre morti, innumerevoli aggressioni e devastazioni di tutto ciò che poteva essere ricollegabile ai nostri connazionali.

martedì, aprile 07, 2009

Tanto per Cambiare.

Quella de L'Aquila, come ogni altra tragedia, toglie dalla bocca ogni parola. Ma come per molte altre tragedie è necessario fare un'analisi razionale dell'accaduto, per capire l'entità dell'autolesionismo dell'uomo. E allora la tristezza si trasforma in rabbia guardando le lesioni che hanno reso inagibile l'ospedale, che avrebbe dovuto reggere a ben più forti sollecitazioni. Poi gli altri edifici pubblici e le case di recente costruzione, spazzate via peggio di molti palazzi storici della città. Ma è la solita storia, la stessa di ogni post terremoto o calamità in genere. Siamo pronti a piangere del sangue innocente, ma poi siamo indulgenti verso chi (spesso noi stessi) raggira la legge credendosi furbo. Si vive con il mito del metro quadro e poi ci dimentichiamo che quei quattro muri devono stare su e possibilmente all'asciutto. Ma facciamo e faremo finta di niente anche dopo questa tragedia, come è stato fatto dopo tutte le altre. E già gli sciacalli veri (quelli con la cazzuola in mano) sono in agguato.

lunedì, aprile 06, 2009

EMERGENZA SANGUE RIENTRATA.

L'EMERGENZA SANGUE SEMBRA TERMINATA. VI RINGRAZIO SOLTANTO PER AVERCI PENSATO.

AIUTIAMO I TERREMOTATI,AVANTI!

La situazione che si è venuta a creare dopo il terremoto in provincia de L'Aquila, non può lasciarci indifferenti. Nel nostro piccolo possiamo dare un aiuto importante, DONIAMO IL SANGUE! NON IMPORTA IL GRUPPO SANGUIGNO, IL SANGUE E' COMUNQUE PREZIOSO! IO SARO' ALL'OSPEDALE S.GIOVANNI DALLE 18:30 PER FARE LA MIA DONAZIONE E MI FAREBBE PIACERE ESSERE IN NUMEROSA COMPAGNIA. AVANTI, NIENTE PAURA, ASPETTO ADESIONI, NON SI PUO' RESTARE INDIFFERENTI!

mercoledì, aprile 01, 2009

Nazional...Socialisti.

Passeggiando per le vie di Roma mi sono imbattuto in uno dei tanti manifesti imbarazzanti di Casapound. Questa volta non c'era nessun idiota slogan fascistoide ai quali ci hanno abituato, ma sono riusciti a cadere nel ridicolo. Il manifesto pubblicizza un incontro su Bettino Craxi, con la proiezione del film "La mia vita è stata una corsa" alla presenza di Stefania Craxi. Devo dire che il disagio è grande, almeno per tre motivi. Il primo, scontato, è che a tutti i costi si cerca di ripulire la figura di un politico che inequivocabilmente si è sporcato di una serie di reati accertati dalla magistratura (in basso trovate le sentenze di condanna, fonte wikipedia). La seconda è che vedere inneggiare a un "socialista" (scusate, ma le virgolette sono d'obbligo) da parte di estremisti di destra devo dire che fa un certo effetto. La terza è che Craxi certe amicizie neanche le auspicava, tanto da dire espressamente "mai con i fascisti". Che dire? La berlusconite sta travolgendo pure i fascisti, o semplicemente è solo uno scambio di cortesie?


Le sentenze di condanna

Craxi è stato condannato con sentenza passata in giudicato:

  • a 5 anni e 6 mesi per corruzione nel processo Eni-Sai;
  • a 4 anni e 6 mesi per finanziamento illecito per le mazzette della metropolitana milanese

Per tutti gli altri processi in cui era imputato (alcuni dei quali in secondo od in terzo grado di giudizio), è stata pronunciata estinzione a causa del suo decesso.

Le condanne e i vari processi hanno dimostrato che Craxi teneva in Svizzera diversi conti correnti segreti affidati a prestanomi, dove depositava il denaro che aveva ricevuto sotto forma di tangente dai principali gruppi industriali italiani. Secondo la testimonianza di Maurizio Raggio, che era fuggito in Messico durante la bufera di Mani pulite, Craxi aveva accumulato un tesoro di cinquanta miliardi di lire. Tale denaro fu poi impiegato, tra le altre cose, per l'acquisto di appartamenti in diverse città, tra cui Barcellona, New York, Milano, per l'acquisto di un aereotelevisione privata affidata all'amante Ania Peroni, di un hotel a Roma, un villino in Costa Azzurra per il figlio Bobo.

sabato, marzo 28, 2009

Catanzaro Criminale.

La mia infanzia e adolescenza è passata tra le strade di una piccola città del profondo sud, Catanzaro. Una città che nonostante la collocazione in un'area di forte infiltrazione mafiosa è caratterizzata da un basso tasso di criminalità comune, nel senso di omicidi, rapine e microcriminalità. Le notizie che ormai sono alla ribalta dei tg nazionali cominciano a descrivere una realtà che sta mutando in negativo. Molti catanzaresi hanno cominciato ad addossare la colpa ai diversi, gli zingari, gli extracomunitari. Con grande dolore ho ricevuto decine di inviti al gruppo di facebook "Via gli zingari da Catanzaro", dopo l'assassinio di un giovane in un parcheggio di un centro commerciale, come a voler identificare il male come un qualcosa di lontano dalla comunità. E invece no. Il male è filtrato in ogni settore della società. Opere che non si compiono, lauree comprate, episodi di violenza, devastazione del territorio, traffico di droga, estorsione. Mi viene difficile attribuire agli zingari tutti i mali della città. Una città sempre in silenzio, autoimbavagliata dai compromessi. E mi viene da ridere amaramente se penso alla fiaccolata per la legalità organizzata in quel clima da fortino assediato dall'esterno. Ma il nemico è all'interno, a volte siamo noi.

p.s.:colgo l'occasione per ringraziare uscatanzaro.net per aver pubblicato il mio post a rigurado del parco commerciale Romani di Catanzaro. Avevo inviato quell'articolo ad alcuni siti di informazione cittadina senza che nessuno cogliesse l'occasione per informare i propri lettori (una casualità?), poi questa bella sorpresa.

lunedì, marzo 23, 2009

Chi Siamo, Chi Eravamo.Terza Puntata.

Nelle saline di Aigues Mortes, cittadina francese sulle bocche del Rodano, in quell'agosto 1893 lavoravano molti operai italiani, sottopagati, sfruttati, esposti alle intemperie e alla malaria. I rapporti tesi tra gli immigrati e la popolazione locale sfociarono in una rivolta xenofoba che portò all'uccisione di nove italiani.

martedì, marzo 10, 2009

Io Diventerò Qualcuno!

Caparezza è un grande. Ogni volta riesce a inserire nelle sue canzoni apparentemente divertenti alcuni aspetti preoccupanti della nostra società. Oggi vi propongo "Io diventerò qualcuno", il video e il testo, che sancisce il passaggio dall'uomo qualunque all'uomo qualcuno. Molto interessante.

IO DIVENTERO' QUALCUNO

RIT: Io diventerò qualcuno, non studierò non leggerò, a tutti voi dirò di no. Ecco perché diventerò qualcuno.
Se vuoi parlare un po' con me ti devo addare al mio myspace.

Nel dopoguerra non c'era chi urlava nei comizi più di cherokee. Non c'erano TV colme di Nembo Kid ne radio attive come nubi a Chernobyl. C'era l'uomo qualunque, sostenuto dal Fronte dell'Uomo Qualunque. Nella schiena dei partiti affondo le unghie: "Io non sono di destra nè di sinistra, sono un uomo qualunque! E lo stato è demagogo, nel sistema bipolare non mi ci ritrovo.." Ooh, ferma tutto! Devo aver avuto un herpes, dato che questo sfogo non mi è nuovo. Vivo decenni dopo nello stesso clima che su questo fuoco getta più benzina ma non c'è più l'uomo qualunque, tutti sono qualcuno, tutti sono in vetrina. RIT.
Il qualcunista milita in una banda che prende piede se la prendi sotto gamba. Gode come te quando ti stendi sotto Ramba, ma è talmente finto che sembra un ologramma. Partecipa al raduno, di quelli che gridano "Italia uno!" poco prima di un programma. Scrive recensioni di cd nel web e non distingue Zenyatta Mondatta da Ummagumma.
E' una farsa, ha una cultura scarsa, ma non gli basta il ruolo della comparsa. Prima parla per bocca di Giorgio Bocca e poi la pensa come Giampaolo Pensa. Lascia nei forum commenti di boria, ma si.. sono piccoli commenti di gloria.
Porta avanti una staffetta scorretta: non passa il testimone ma passa a testimonial. RIT.
"Il Fronte dell'Uomo Qualunque è il primo partito di questo paese. Grazie e arrivederci."
Bene, adesso mister e miss faranno del parlamento la Diaz del Blitz. Non distinguono il Foglio dal Manifesto, del resto io non distinguo Libero da Gin Fizz. La democrazia fa la fine del vip che ritrova H.P sull'uscio dell'hotel Ritz.
E siamo tutti nelle mani di chi? Di questi che per diventare qualcuno cambiano nick? Si, il Fronte dell'Uomo Qualcuno ha voti al cubo, mamma che dolore al culo, lo appuro, se questo è uno scherzo manca il sens of humor.
Uuh che manrovescio! Stiamo seppellendo nell'Endemol generation. Devo aspettare di perdere il mio diritto di voto per guadagnare il diritto alla nomination? RIT.

martedì, marzo 03, 2009

Chi Siamo, Chi Eravamo. Seconda puntata.

Oggi vi propongo una vignetta comparsa sul "Fudge" (USA) nel lontano 1903. Il suo titolo è "La discarica senza legge", e mostra lo Zio Sam che osserva i nuovi immigrati nelle vesti di sorci che portano il loro carico di miseria e delinquenza. Dopo oltre un secolo, questa vignetta vi fa venire in mente qualcosa?

domenica, marzo 01, 2009

Quelli che Ben Pensano.

Dopo tanto tempo mi è ricapitato di ascoltare la canzone "Quelli che ben pensano" di Frankie Hi-NRG, dell'ormai lontano 1997. In un'intervista di allora l'autore diceva che il testo voleva descrivere i yuppies anni novanta, ma riascoltando oggi la canzone io riconosco degli elementi ormai comuni a tutta la nostra società. Una società di yuppies?

venerdì, febbraio 27, 2009

Chi Siamo, Chi eravamo. Prima puntata.

Sentire parlare oggi in Italia degli immigrati in maniera così rozza e offensiva mi fa venire i brividi. E non mi riferisco esclusivamente alla forma lessicale, ma all'associazione immigrazione-delinquenza-ignoranza-inciviltà-chipiùnehapiùnemetta. La cosa che mi fa letteralmente accapponare la pelle è che a sentirci parlare così, molti tra i nostri nonni si staranno rivoltando nelle tombe. Proprio noi, gli Italiani, quelli indicati come "mezzi negri", sporchi, delinquenti. Quelli che subivano le ingiurie verbali e le aggressioni fisiche da parte delle popolazioni a cui "rubavamo" il lavoro. Proprio noi, raggiunto il benessere, ci stiamo trasformando da vittime in carnefici.

Per ricordarci chi siamo stati, ho pensato di fare un viaggio tra le vignette che descrivevano gli italiani emigrati all'estero. Per la prima puntata ve ne propongo una del secondo dopoguerra, pubblicata in Australia.

"Come mai ai funerali italiani portano la salma soltanto in due?"
"Perché i bidoni dell'immondizia hanno solo due maniglie"

sabato, febbraio 07, 2009

Rispetto per la Vita, Rispetto per la Morte.

Avevo promesso a me stesso di non scrivere nulla a riguardo del caso Eluana, ma il precipitare della situazione mi obbliga a urlare sottovoce la mia indignazione. Ciò che sembra assurdo è invece necessario, così il tono sommesso che si addice all'immensità del dolore di una famiglia si unisce alla ferma resistenza che siamo tenuti a sostenere, in nome della libertà e dei diritti civili. Trovo vergognoso che un governo possa decidere della vita di una persona per mezzo di un decreto. Trovo avvilente che un premier minacci una qualsiasi forma di ritorsione legislativa nei confronti del Presidente della Repubblica, solo perchè non ha intenzione di firmare un documento frettoloso su una materia spinosa come quella in questione. Trovo violento l'assalto alla famiglia Englaro, da parte di una fetta delle istituzioni e del popolo italiano. Trovo vergognosa la tavola imbandita dai mezzi di comunicazione, pronti a chiacchierare sui dettagli clinici. Rispettare la vita di Eluana, significa rispettarne anche le scelte e la morte.

domenica, febbraio 01, 2009

Lasciate i Calabresi a sè stessi!

In questi giorni le notizie passate dai telegiornali di frane e allagamenti in Calabria lasciano allo spettatore la sensazione dell'eccezionalità di una situazione catastrofica. Ma la verità, purtroppo, è un'altra. La Calabria ha per sua natura un territorio molto accidentato, con promontori che si staccano con decisione e ripidità dalle valli, spesso strette. Questa caratteristica, unita alla presenza di molte fiumare, richiede una grande attenzione per ciò che concerne le scelte urbanistiche e costruttive di edifici e infrastrutture. Ma in Calabria troppo spesso il buon senso è schiacciato dall'ignoranza e dalla malafede di gente che non riesce a capire cosa sia davvero giusto, che si compiace della riuscita di una "furbizia" ai danni della collettività. Gente così stupida da non capire che anche i propri figli fanno parte di quella collettività che calpestano. E poi arrivano le istituzioni, quelle con la "i" minuscola, pronte ad ogni tipo di nefandezza, e che godono dell'appoggio di quella parte di popolazione serva a causa di compromessi. Ed io, da Calabrese che assiste a questo sfascio dall'esterno, non posso che chiedere allo Stato di non intervenire con procedure di emergenza. Chiedo di lasciare ufficialmente i Calabresi a sè stessi. Troppe volte le "i"stituzioni hanno dato aiuti di facciata, stanziando una marea di fondi che conoscevano già la strada delle tasche che avrebbero dovuto ospitarli. E' il momento di cambiare, di assumersi le proprie responsabilità. La responsabilità è una condizione necessaria per lo sviluppo economico e culturale della Calabria. Chiudere i rubinetti dei finanziamenti statali per le emergenze sarebbe un utile elettroshock.

mercoledì, gennaio 28, 2009

Orrore in Vaticano.

Trovo una grande difficoltà a trovare le parole adeguate per classificare la scelta del papa di riconciliarsi con i vescovi lefebriani, in passato scomunicati in quanto autori di un miniscisma di stile ultratradizionalista. Ratzinger continua a stupire con le sue scelte all'insegna dell'interruzione del cammino di conciliazione intrapreso dalla chiesa cattolica nei confronti delle altre religioni., dell''ambiguità di alcune sue scelte e nell'eccessiva apertura nei confronti di movimenti che hanno poco da spartire con l'idea di un cristianesimo vicino al bisognoso. L'ultima provocazione fu quella della reintroduzione della preghiera per la conversione degli ebrei nella celebrazione della Via Crucis, ma gli episodi si moltiplicano. Ma ora la provocazione si è trasformata in orrore. Richard Williamson, uno dei vescovi "reintegrati" è un aperto negazionista a riguardo dell'uso delle camere a gas per l'uccisione degli ebrei, durante il delirio nazista. Avete capito bene. Io credo che tutto questo sia inaccettabile. Ricordo ancora l'odore acre che si respira a Dachau sessant'anni dopo lo spegnimento dei forni crematori. Le mie narici e i miei polmoni non hanno dimenticato quell'odore, come non lo hanno fatto gli occhi, che ora sono testimoni indiretti di quel massacro. Sono amareggiato, o forse soltanto disgustato.


mercoledì, gennaio 21, 2009

Obama e Berlusconi.

Spulciando nella rete ho trovato un video simpatico. Si riferisce alla visita negli USA di Berlusconi durante il suo precedente mandato di premier. Tra i parlamentari americani c'è qualcuno che vistosamente non apprezza il "nostro" presidente. Indovinate chi?

giovedì, gennaio 15, 2009

Giustizia per Emmanuel Bonsu.

In questi giorni le notizie sconcertanti che ci arrivano (soprattutto quelle che non approdano in tv) da Gaza mi stanno togliendo la voglia di scrivere ( questa è una webcam sul centro di Gaza http://snardfarker.ning.com/profiles/blogs/live-web-cam-gaza-israel-war ). E' troppo grande l'ingiustizia che sta uccidendo la popolazione civile palestinese per potersi concentrare pienamente su cose di casa nostra. Ma farò uno sforzo. Stasera scrivo di un'altra ingiustizia, quella subita da Emmanuel Bonsu.

Emmanuel è un ragazzo che qualche tempo fa denunciò di essere stato malmenato dalla polizia municipale di Parma, in quanto finito in una retata alla ricerca di spacciatori di droga. Questa si difese subito sostenendo la totale estraneità a quei fatti, e addirittura un agente denunciò per calunnie il padre del ragazzo, perchè chiese spiegazioni in maniera troppo "concitata" per l'occhio nero del figlio. Tutto si risolse con una marea di sospetti sull'aggredito, non sui presunti aggressori. Ieri sera il colpo di scena, in un computer è stata trovata una foto in cui Emmanuel veniva esposto come un trofeo da un agente. Roba da far venire i brividi. Bisogna constatare che, nonostante quello che dicono i negazionisti, anche in Italia a volte essere nero è una sfortuna. E' il razzismo latente che scorre nelle vene di una parte di italiani viene fuori quando può essere sfruttata una qualche posizione dominante. La cosa che mi fa ancora piùschifo di questa faccenda è l'omertà all'interno della caserma. Ditemi che esagero, ma secondo me in Italia c'è una questione razzismo aperta. Mi auguro che vengano inflitte pene esemplari.