domenica, luglio 29, 2007

Grazie Mille Baden Powell!

Oggi ricorre il centesimo anniversario del primo campo estivo per ragazzi, organizzato per 20 giovani da sir Robert Baden Powell sull'isola di Brownsea, in Inghilterra. Da quel campeggio partì la grande avventura dello scoutismo che, con entusiasmo sempre crescente, è arrivato ad ogni angolo della terra. Ma lo scoutismo non è solo campismo. E' soprattutto un metodo educativo, mirato a far crescere il bambino-ragazzo-giovane-adulto nel segno della non omologazione alla cultura dominante, all'attenzione verso l'altro, all'amore per la natura e per l'uomo. E poi, da un secolo ormai, permette a tanti ragazzi di conoscere altre realtà, di uscire dal guscio e, come ricordava il titolo del Capitolo Nazionale nel 2000, osare il futuro. Mi rendo conto di essere di parte, avendo vissuto tutte le tappe giovanili del percorso scoutistico, da quando ero un nanerottorlo (in realtà non sono mai stato un nano, e chi mi conosce lo sa...) a quando ho iniziato l'università, ma lo scoutismo offre tanto, tantissimo, in termini di opportunita di crescita personale. Non fidatevi dell'immagine dello scout presente in tutti i film, che gode come un cretino a stare in pantaloncini a gennaio, a -10°C, c'è molto, molto di più. Quello che sono oggi è il prodotto anche dell'educazione che ho ricevuto nei tanti anni di appartenenza alla famiglia scout, un'appartenenza che non potrà mai essere interrotta, perchè come dice una frase molto vera, una volta scout, sempre scout.

venerdì, luglio 27, 2007

Serve un cambio di marcia.

Che tristezza vedere il Tour de France ridotto in queste condizioni. Ci mancava solo la tappa senza maglia gialla, come è successo ieri dopo l'esclusione del leader della corsa Rasmussen. E' uno spettacolo orrendo sopratutto per chi ama questo sport, o almeno gode delle emozioni che solo il ciclismo può offrire in alcuni periodi dell'anno, come il Giro, il Tour e le grandi classiche del nord Europa. Tutti dicono che la situazione di oggi è colpa degli sponsor che vogliono i risultati ad ogni costo, cosa probabilmente vera, ma a noi tifosi tutto questo non interessa. Ci sta a cuore vedere la sofferenza "vera" dei corridori, le battaglie sulle ascese storiche, la tenacia di persone che con i loro mezzi (senza aiuti chimici) riescono a provocarci emozioni con le loro gesta.E' questo il ciclismo. A onor del vero, comunque, bisogna dire che la federazione del ciclismo da tempo combatte la sua battaglia contro il doping. Chi lo sa cose potrebbe venir fuori da indagini dettagliate in altri sport considerati "puliti". Spero che un giorno ci ridaranno la possibilità di emozionarci ancora guardando un "eroe" su due ruote scalare una vetta che sembra impossibile senza sospetti. Speriamo.

sabato, luglio 21, 2007

Lo chiamano Gay e tu pensi Ricchione...

Come al solito Daniele Silvestri, ridendo e scherzando, parla di cose serie...

giovedì, luglio 19, 2007

Il silenzio degli innocenti.

Il 19 luglio di quindici anni fa, in Via D'Amelio a Palermo, il giudice Paolo Borsellino veniva massacrato con gli agenti della sua scorta, dopo la visita (di cui nessuno nessuno doveva sapere) alla madre. Si compì in questo modo l'azione che vide qualche tempo prima l'uccisione dell'altro magistrato simbolo della lotta alla mafia, Giovanni Falcone. Allora tanta commozione e la sensazione che in realtà la mafia avesse fatto un autogol, vista la reazione della gente di Sicilia, che sembrò mossa, come mai era accaduto, da sentimenti di odio e voglia di liberazione. Poi la storia ha fatto il suo corso e la politica il suo sporco lavoro. Così dopo aver cavalcato l'onda emotiva, usando i due giudici che in vita erano stati criticati anche aspramente, tutto è continuato come prima. E la gente? La gente ci ha provato, si è mossa cercando la propria libertà, ma proprio a quel punto lo Stato si è tirato indietro abbandonando il popolo. Il risultato è che tutti quelli che si sono ribellati si sono trovati soli a patire più di prima le pressioni mafiose, una sconfitta totale. Cosa fare allora? Tacere. Oggi alla cerimonia di memoria a Borsellino gli unici fiori erano quelli portati dalle autorità. La folla dei funerali si è trasformata in un piccolo gruppetto di idealisti. La verità è che lo Stato non è credibile e la gente non si può fidare. Non ci si può fidare di uno Stato fantasma se hai la responsabilità di portare avanti una famiglia. Due sere fa, su RAI3, mi è capitato di guardare la puntata di W l'Italia del bravissimo Riccardo Iacona. Parlavano di giustizia, in diretta da Locri. In quella piazza piena di gente dopo l'omicidio (politico-mafioso) Fortugno, quella sera non c'era più di qualche decina di coraggiosi. Di chi è la colpa? Sicuramente in buona parte di noi meridionali, ma una parte altrettanto grossa ce l'ha lo Stato, a cui non interessa la garanzia del diritto, soprattutto per motivi politici. E quando nessun urlo di protesta è ascoltato, rimane solo il silenzio. Il silenzio degli innocenti.

martedì, luglio 17, 2007

Ma chi ti vuole?

Sentite e tremate:"I cittadini mi chiedono di restare e perciò ritiro le dimissioni". Queste sono le parole di oggi del Senatore Gustavo Selva, che subito dopo lo scandalo del giugno scorso, dovuto all'uso di un'ambulanza per raggiungere in fretta uno studio televisivo, era stato costretto a dimettersi dalla sua carica. Ma era ovvio che sarebbe stato il solito bleuf da politico navigato, vecchia maniera. Ma proprio vecchia. Sarò diretto, la gente come lui mi ha rotto, non serve a questo Paese, i cui giovani lottano per cercare un riscatto e si vedono offesi da questi vecchi (e non uso la parola anziani volutamente) politici, fuori dal mondo reale, che credono che tutto gli sia dovuto. Io non gli chiedo di restare, ma di sparire in fretta! In un Paese normale questa gente avrebbe sul sedere le impronte delle suole delle scarpe di migliaia di persone, ma siamo in Italia. Sono curioso di vedere le reazioni dei suoi compari parlamentari, che prevedo amaramente nulle.

venerdì, luglio 13, 2007

Arte sessista.

Niente da fare. Alla fine anche un amante dell'arte come Vittorio Sgarbi si è dovuto inchinare. Non gli è bastato cercare personalmente e, addirittura, con l'aiuto di Berluskoni di far cambiare idea al Sindaco di Milano Letizia Moratti in merito alla mostra "Vade retro: arte e omosessualità". La mostra, che in un primo momento aveva goduto dell'interesse dell'assesorato alla cultura della città, si è trovata costretta a censurare alcune opere, su indicazione della Moratti. E' chiaro, che per un moto di dignitosa protesta gli organizzatori, in accordo con Sgarbi, hanno deciso di non esporre nulla. Non so se ogni tanto vi chiedete se si stia esagerando con questo moralismo omofobo. Non basta più cercare di discriminare gli omosessuali dal punto di vista del riconoscimento politico e sociale, ma ora si mina alla cultura all'arte. A quell'arte che vede tra i suoi protagonisti un grossissimo numero di omosessuali. La censura, mio Dio, la censura...

sabato, luglio 07, 2007

"Uno a Zero per Noi".

Ci sono voluti sei anni per far uscire le prime registrazioni delle chiamate al 113 da parte dei poliziotti durante il G8 di Genova. Nel link che vi lascio ci sono frasi da far rabbrividire chiunque. Si nota, da parte delle forze dell'ordine, tutto l'odio nei confronti dei manifestanti, che si trasforma addirittura in ironia parlando della morte di Carlo Giuliani. La funzionaria della polizia ha detto "uno a zero per noi". Ma la cosa che più fa arrabbiare è che ancora oggi una parte del mondo politico giudica quelle operazioni di polizia, carabinieri e guardia di finanza, tra cui la macelleria della scuola Diaz, corrette e normali. Giudicate voi.


martedì, luglio 03, 2007

Considero Valore...

L'altra sera, durante una pausa dallo studio, ho acceso la tv e il mio dito è caduto sul tasto 7 del telecomando. Daria Bignardi introduceva, nel suo "Invasioni Barbariche", Erri De Luca che all'interno dell'intervista ha recitato una delle sue poesie. Il suo titolo è "Considero Valore" ed è bellissima.

CONSIDERO VALORE

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.

Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.

Considero valore il vino finché dura un pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.

Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco.

Considero valore tutte le ferite.

Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordarsi di che.

Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord, qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.

Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.

Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.

Molti di questi valori non ho conosciuto.

Erri De Luca



Le beatitudini di Rino Gaetano