giovedì, novembre 29, 2007

Spot PeaceReporter

Quello che vi riporto è lo spot contro la guerra realizzato da peacereporter.net. Mi sembrava molto significativo, così ho voluto codividerlo con tutti voi. Ringrazio PeaceReporter per l'autorizzazione alla pubblicazione.

domenica, novembre 25, 2007

Che Tristezza...

Che tristezza è stata vedere che ieri, al corteo per i diritti delle donne, sono state allontanate una serie di esponenti femminili della politica. Così le onorevoli Prestigiacomo, Pollastrini, Carfagna, Turco e Melandri sono state costrette ad abbandonare la piazza. Mi chiedo quali diritti possano essere chiesti se non si rispettano quelli altrui. E poi la cosa mi sa di tremendamente stupido. Perchè allontanare chi può aiutare concretamente a cambiare le cose dal punto di vista legislativo? Ho l'impressione che le femministe siano delle sbandate. Essendo stata superata la parità tra i sessi non sanno più che pesci prendere, così l'infinito bisogno di competizione al femminile si ripercuote sulle donne stesse e le vittime vere restano nell'ombra. Diamoci una regolata, le vittime sono vittime per tutti, uomini e donne.

giovedì, novembre 22, 2007

Tra i 7milioni pure Babbo Natale!

Come fare a raggiungere 7 milioni di firme contro il governo Prodi in meno di 2 giorni? Ecco come.

mercoledì, novembre 21, 2007

Indietro Savoia.

E' proprio vero che in Italia il peggio non ha mai fine. E se non riusciamo a scendere con i nostri piedi, ci pensa il Savoia di turno. Così un giorno gli ex "regnanti" si svegliano e chiedono all'Italia 260 milioni di euro, oltre al patrimonio confiscato loro dallo Stato alla nascita della Repubblica, come risarcimento dei danni morali dovuti a 56 anni di esilio. Senza dilungarmi in commenti che sarebbero più che offensivi nei confronti di questi "nobili", dico soltanto che certa gente in Italia avremmo fatto bene a non farla tornare più. Danni ne hanno fatti abbastanza, di beffe ne subiamo ogni giorno. Indietro Savoia.

martedì, novembre 20, 2007

Vorticose Rotazioni Mattutine.

Quella campagna pubblicitaria è uscita da tempo, ma ora per me la cosa sta degenerando. Ogni mattina dall'autobus 452, su via della Serenissima qui a Roma la mia vista impatta su un cartello 6x3 che dice:"Malavitosi? Si, siamo calabresi". Associando la frase cretina (dovrebbe essere una provocazione?) all'espressione dei ragazzini fotografati le scatole iniziano a ruotare vorticosamente. Che dire? Da Calabrese questa campagna pubblicitaria mi fa schifo. Non solo uno sta fuori casa e soffre per le condizioni in cui riversa la propria terra, ma la sua regione paga qualche splendido pubblicitario per farti perseguitare. Mi dispiace dirlo, ma questa volta Toscani ha toppato. Un appello: togliete il cartellone da via della Serenissima.

lunedì, novembre 19, 2007

Focolai Xenofobi.

Per rallegrare l'inizio della settimana vi riporto un articolo comparso su Peacereporter.net a proposito della ricomparsa del fenomeno xenofobo in Germania. Ragazzi, dobbiamo tenere alta la guardia, la xenofobia sta prendendo piede sempre di più anche in Italia, ma con maschere che ce la rendono meno pericolosa. Attenzione.
La carica delle neonaziste
Crescono gli attacchi a sfondo razziale in Germania, mentre si fa avanti il fenomeno delle neonaziste nel partito di estrema destra.
Gli attacchi a sfondo razzista e anti-semita sono in netto aumento in Germania. I dati forniti dal Ministero degli Interni mostrano che le persone aggredite da estremisti di destra, tra gennaio e settembre, sono aumentate del 26 percento rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno.

Dati preoccupanti. Un portavoce del ministro dell'Interno tedesco ha riferito che la situazione verrà seguita da vicino e che sarà possibile fare un'ulteriore analisi, una volta in possesso dei dati riguardanti l'intero anno. La parlamentare Petra Pau, membro del Partito della sinistra (Pds), denunica anche che malgrado la crescita delle aggressioni, sono in netto calo gli arresti di estremisti di stampo neo-nazista. Basti pensare che nei primi nove mesi del 2006 erano state fermate 67 persone, sospettate di aver commesso crimini a sfondo anti-semita, mentre il totale di quest'anno è di soli 21 fermi. Secondo Guido Caldiron, responsabile dell'ufficio stampa del ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, e autore di numerosi saggi sulla diffusione dell'estrema destra in Europa, "l'incremento delle aggressioni da parte degli estremisti di destra è un dato che non mi stupisce. Ci sono numerosi gruppi di giovani, soprattutto nella Germania Est, che delusi per non aver visto una svolta economica importante dopo la caduta del Muro di Berlino, accusano un forte risentimento sociale che sfocia poi nelle aggressioni al diverso, allo straniero. La maggior parte degli aggressori, infatti, - continua Caldiron - sono giovani disoccupati, che si ritrovano negli ex club dela gioventù hitleriana".

Allarme già suonato. Preoccupazioni riguardo a una crescita improvvisa di aderenti alla frangia neo-nazista erano già emerse nel corso dell'anno dopo una numerosa serie di incidenti. Lo scorso agosto, per esempio, l'aggressione di sette indiani, picchiati con violenza a Mugeln da una cinquantina di neo-nazisti, aveva suscitato forte indignazione nell'opinione pubblica tedesca. Al punto che il partito socialdemocratico (Spd), membro della coalizione del cancelliere Angela Merkel, aveva avanzato, per volere del suo presidente, Kurt Beck, un'iniziativa legale per mettere fuorilegge il Partito Nazionaldemocratico Tedesco (Npd), guidato da Udo Voigt. Difficile, però, che tale iniziativa vada a segno, come sottolinea Caldiron: "E' assai improbabile che il Npd venga messo al bando. La giurisprudenza tedesca tutela molto la libera espressione di idee, e, inoltre, il partito dell'estrema destra sta cambiando il proprio modo di proporsi all'opinione pubblica. L'Npd non si presenta più come il partito dei nostalgici del Terzo Reich, ma cerca di mirare maggiormente alle questioni sociali, facendo breccia sul risentimento, soprattutto dei giovani, nelle aree più in crisi".

Un nuovo fenomeno. A due mesi dalla proposta di Beck, infatti, più che scomparire l'Ndp sembra trovare nuovi strumenti. Secondo il settimale Stern sta prendendo sempre più campo il finora inosservato fenomeno delle donne neonaziste. Si fanno chiamare 'Lega delle donne germaniche', 'White german girls' oppure 'Fronte di azione nazionale femminile', e costituiscono un'arma segreta dell'estrema destra in Germania. A settembre 2006 è nata la 'Cerchia delle donne nazionali', un'organizzazione interna al partito di estrema destra Npd. All' inizio erano 30, ora sono già 130, e il loro effetto, secondo il settimanale, è indiscutibile: migliorano l'immagine del movimento, raccolgono più fiducia e simpatia all'esterno e stabilizzano la struttura interna, oltre a allevare i neonazisti del futuro. Sono razziste, antisemite e xenofobe come i camerati maschi, ma certamente meno aggressive e meno riconoscibili a colpo d'occhio come nostalgiche del Terzo Reich, dice Stern. La percentuale di iscritte alla Npd è del 23 percento, che sale fino al 40 percento nelle associazioni di destra della società civile, ha detto al settimanale Michaela Kîttih, una esperta di Gottinga, città della Bassa Sassonia, che da anni segue le vicende delle neonaziste.

sabato, novembre 17, 2007

Rubini Rosso Sangue.

Da qualche giorno non si sente più parlare in tv della situazione in ex Birmania. Sembra che tutto sia tornato alla normalità. Ma ovviamente non è così. Se dalla parte della popolazione non è ancora finita la lotta, da quella del regime si sta provvedendo a incassare più denaro possibile da impiegare per le azioni di repressione future. Così a Rangun da qualche giorno si assiste all'asta delle pietre preziose e delle gemme. Il Myanmar, infatti, produce il 90% dei rubini del mondo oltre alla giada e alla giadeita, sfruttando dei veri e propri schiavi nelle miniere controllate dall'esercito. Quando vedrete in vetrina queste pietre luccicanti rosso sangue e vi verrà voglia di comprarle, pensate a tutto questo.

venerdì, novembre 16, 2007

Elettricità Nemica.

Dando un'occhiata alle notizie in rete, mi sonoimbattuto nella vicenda dell'uomo polacco che è stato ucciso in Canada dalla polizia, utilizzando il taser. Wikipedia parla del taser nei termini che ora riporto. "Il termine taser è un marchio depositato dalla TASER International, Inc. ed è l'acronimo di Thomas A. Swift's Electronic Rifle, dove Tom Swift è il nome del personaggio di un fumetto. Questo termine è usato per riferirsi a dei dispositivi classificati come armi da difesa "meno che letali" che fanno uso dell' elettricità per far contrarre i muscoli del soggetto colpito. Furono inventati nel 1969 da Jack Cover ma i modelli che permettono l'incapacitazione totale di una persona sono stati progettati a partire dal 1998." Guadando i video dell'uccisione del malcapitato di cui vi parlavo e di altre vicende che hanno visto veri e propri abusi da parte dei poliziotti americani, non sembra ci si riferisca nè ad "armi da difesa", nè tanto meno a "meno che letali". L'altro video si riferisce all'aggressione ricevuta da uno studente americano a causa delle sue domande scomode al candidato alla presidenza Kerry. Le immagini non sono belle. Su youtube potrete trovare altri video riguardanti abusi armati ditaser.




giovedì, novembre 15, 2007

Parole in corsa.

Viste lo mie odierne sensazioni di bruttura nei confronti della società, è meglio rifugiarsi su qualcosa di diverso. Allora ho deciso di riportarvi un racconto scritto da Paolo per il concorso "Parole in corsa" organizzato dall'Atac, che ha ricevuto la pubblicazione. Buona Lettura.Fuori Sede

Finisce sempre con uno che se ne va. È per questo che non sorrido. Neppure ora che il mio volto è così vicino a quello di Giusy da poterlo vedere riflesso nei suoi occhi neri neri. Giusy mi dice che è solo una corazza la mia. Poi mi guarda fisso e non aggiunge più niente, ma io lo so cosa pensa. Pensa che non serve ma io non sono d’accordo. Per me serve eccome. Se proprio te ne devi andare, almeno non puoi portarti dietro una foto ricordo. Che te ne fai di una foto senza un sorriso? Giusy mi dice spesso che non è detto che tutto finisca con qualcuno che se ne va. La verità invece è che finisce sempre con uno che se ne va.

Da bambino abitavo nella casa cantoniera poco fuori dal paese. Diciassette più ottocento diceva il cartello bianco appeso sotto al balcone pieno di fiori. Dietro c’erano traversine, binari e silenzio assoluto. I treni passavano a un quarto e a meno un quarto. Il rumore arrivava da lontano e diventava sempre più forte fino quasi ad esplodere. Poi se ne andava. Anche il rumore prima o poi se ne va. Anche il dolore se è per questo.

La prima volta che sono riuscito a mettere il naso oltre il davanzale di pietra dura è stato per vedere passare il treno che portava via papà. Avevo quattro anni. Mamma diceva che non andava via. Diceva che partiva per andare a lavorare e che poi tornava. Allora pensavo che per andare a lavorare bisognasse partire e non capivo perché il papà di Giusy rimanesse a casa con lei.

Mamma mi diceva di non piangere perché Papà portava con se una foto e se piangevo io avrebbe pianto anche la foto. Nell foto avevo due anni, un berretto in testa e due pigne tra le mani. Sorridevo, ma credo sia stata l’ultima volta. Allora non capivo la differenza tra partire e andare via. Allora non capivo neppure la differenza tra lavorare a andare via.

Giusy continua a dirmi che è solo una corazza la mia. Una maledetta corazza che finirà per soffocarmi. Io non rispondo e ora che mi sono alzato dal letto guardo dalla finestra i binari della stazione Tiburtina. Non è una casa cantoniera quella in cui vivo. È un palazzo enorme. L’unico tra la tangenziale e la ferrovia. C’è un tale casino qui che i treni quando passano neppure li sento più.
Papà tornò a casa che io avevo diciotto anni. Ormai l’avevo capito che era un emigrante e che non tutti per lavorare devono andare via. Feci appena in tempo a contare fino a dieci arrivò il giorno dell’esame di maturità. La sera andammo a cena fuori ma poi dopo l’estate fui io a prendere il treno e lui a guardarmi andare via.

Papa era un emigrante. Io no. Io sono solo un fuorisede. Però alla fine il destino è lo stesso. Forse questo è anche peggiore. Non conta quello che vai a fare quando parti. Conta solo che te ne vai. È per questo che non sorrido. Perché non la voglio una foto ricordo di uno che se ne va.

martedì, novembre 13, 2007

Aida (come sei bella!)

Mi ha fatto piacere, in questi giorni, sentire parlare di Rino Gaetano, dopo la fiction della RAI dedicata a lui trasmessa domenica e lunedì. Questa rivalutazione mi rallegra notevolmente, ma allo stesso tempo mi fa pensare a quante emozioni ci siamo persi a causa della sua prematura scomparsa. Io la fiction non l'ho vista, ma voglio omaggiare Rino con il video di una sua canzone bellissima, Aida.

lunedì, novembre 12, 2007

A chi il guinzaglio?

Al peggio non c'è mai fine. E' una cruda realtà. Pensate a Padova: cosa avranno da fare di domenica quei grandi personaggi della lega? Pensateci quanto volete, tanto non ci arriverete mai, visto l'assoluto l'inarrivabile livello demenziale della cosa. Ovviamente vanno a far passeggiare un maiale sul terreno dove vorrebbero costruire una moschea. Capite bene che ogni commento sarebbe superfluo. Vi faccio solo il nome del genio che ha avuto questa trovata: Mariella Mazzetto, capogruppo della lega a padova (perdonatemi per la lettera minuscola ma è d'obbligo). A chi il guinzaglio?

venerdì, novembre 09, 2007

Rispediteli nel Medioevo.

La decadenza totale della politica emerge in tutto il suo schifo quando se la prende con la cultura, cercando di appiattirla ai propri voleri. Proprio come oggi. La Treccani, la più autorevole tra le enciclopedie del nostro Paese e uno dei termometri sociali italiani ha inserito tra le sue voci quella relativa alle unioni di fatto, definite come un riconoscimento giuridico di coppie in uno Stato laico e democratico, ispirato a basilari principi di equità sociale. Apriti cielo! I casti parlamentari dell'UDC e di Forza Italia (quelli che NON vanno mai a mignotte, che NON partecipano ai festini a base di coca e trans, quelli che NON fanno i latin lover da sposati...) sono insorti, trattando la Treccani come uno strumento politico in mano alla sinistra. Qualcuno gli spieghi che i diritti non hanno colore politico e che non riusciranno a piegare tutta la cultura e l'informazione al loro volere.

giovedì, novembre 08, 2007

Il piccolo duce è proprio piccolo.

La solita berlusconata. Chi non si ricorda del famoso "editto bulgaro"? Per chi non lo ricordasse vi riporto il video in basso. In quella famosa conferenza stampa il berlusca diede precise indicazioni per l'estromissione di Biagi, Santoro e Luttazzi dalla tv pubblica. E chiaramente anche da quella privata, essendo sua. Le testuali parole furono: "L'uso che Biagi, Santoro, ... come si chiama quell'altro ... Luttazzi, hanno fatto della televisione pubblica, pagata con i soldi di tutti, è un uso criminoso. E io credo che sia un preciso dovere della nuova dirigenza di non permettere più che questo avvenga". E ora che Biagi è morto il piccolo duce si rimangia tutto, cercando di non perdere consenso nei giorni successivi alla morte del grande, grandissimo giornalista. Il piccolo duce è proprio piccolo.

lunedì, novembre 05, 2007

I'll Be Your Mirror.

E' un periodo che ascolto i Velvet Underground. Vi propongo "I'll be your mirror", il testo originale, la traduzione e un video. Godetevi tutto.


I'LL BE YOUR MIRROR

I'll be your mirror
reflect what you are
in case you don't know
I'll be the wind, the rain and the sunset
the light on your door
to show that you're home

When you think the night
has seen your mind
that inside you're twisted and unkind
Let me stand to show that you are blind
Please put down your hands
'cause I see you

I find it hard
to believe you don't know
the beauty you are
But if you don't
let me be your eyes
a hand to your darkness
so you won't be afraid

When you think the night
has seen your mind
that inside you're twisted and unkind
Let me stand to show that you are blind
Please put down your hands
'cause I see you
I'll be your mirror (reflect what you are)


SARO'IL TUO SPECCHIO

Sarò il tuo specchio
rifletterò quello che sei
nel caso non lo sapessi
sarò il vento, la pioggia e il tramonto
la luce alla tua porta
per mostrarti che sei a casa

Quando credi che la notte
abbia invaso la tua mente
che dentro sei confusa e indurita
lascia che ti mostri che sei cieca
tira giù le mani
perché ti veda

Trovo difficile
credere che tu non sappia
la bellezza che sei
ma se non lo sai
lascia che io sia i tuoi occhi
una mano nel tuo buio
perché tu non abbia paura

Quando credi che la notte
abbia invaso la tua mente
quando dentro sei confusa e abbrutita
lascia che ti mostri che sei cieca
per piacere tira giù le mani
perché io ti veda
Sarò il tuo specchio (rifletterò ciò che sei)

domenica, novembre 04, 2007

Bentornato Daniele.

Che bello vedere scrivere sui giornali e su internet di Luttazzi a proposito del suo programma e delle sue provocazioni. E' passato qualche anno dal famoso "editto bulgaro" di Berlusconi, che fece calare rumorosamente il sipario sulla satira libera e indipendente. Lo stesso Berluska querelò Luttazzi per diffamazione, riferendosi alle notizie dette nella trasmissione in cui l'ospite Travaglio parlò del passato per lo meno torbido dell'allora presidente del consiglio. La sentenza è stata a favore di Luttazzi, perchè le notizie erano vere e documentate. Per questa ragione vi ripropongo un pezzo di "Decameron" (l'attuale programma di Luttazzi) e il pezzo incriminato che fece saltare i nervi a Berlusconi.



giovedì, novembre 01, 2007

Memoria Corta (o Perfettamente Lucida).

Strano Paese il nostro. Qualsiasi cosa scomoda viene insabbiata con una certa leggerezza. L'ultimo caso eclatante riguarda la commissione d'inchiesta sul G8 di Genova, la cui costituzione è stata bocciata dalla commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati (voto contrario dell'Udeur e dell'Italia dei Valori). Tale commissione avrebbe dovuto indagare sui presunti (presunti?) abusi perpetrati dalle forze dell'ordine durante la mattanza di quel famigerato luglio 2001. Sono ormai noti molti comportamenti a dir poco animaleschi da parte di polizia, carabinieri e guardia di finanza, accuratamente filmati e confermati dai numerosissimi testimoni. Questa gente che dovrebbe indirizzare il popolo italiano sulla via del progresso culturale, parlo dei politici, non ha capito che negando qualsiasi tipo di indagine a livello politico si ottiene soltanto un'infezione della ferita sociale che quei fatti hanno causato. Ma perchè continuo ad indignarmi?