venerdì, dicembre 26, 2008

Icaro Vola su Catanzaro - Il Parco Romani.

In questi giorni di vacanze natalizie mi trovo nella mia città d’origine, Catanzaro. Seguendo in qualche modo anche a distanza la vita cittadina tramite vari siti di informazione locali e regionali, mi è saltata spesso agli occhi la vicenda del Parco Romani, un centro commerciale-direzionale che sta sorgendo ai piedi del centro di Catanzaro, nel quartiere Sala. Quest’opera di 27.000mq, a prescindere da qualsiasi considerazione di carattere legale e amministrativo, non può non suscitare un certo stupore. La costruzione si trova in una gola solcata dal torrente Fiumarella, una fiumara che nonostante il suo consueto aspetto, è stata protagonista in passato di numerose alluvioni e allagamenti. Sconvolge la vicinanza alla fiumara, come la devastazione della collina ormai martoriata dai pali di sostegno, per non parlare della strada di collegamento, che è già sottodimensionata rispetto al traffico attuale. Nelle immagini si vede l’area prima e dopo l’intervento.

Possibile che nessuno dica niente? Nessuna protesta? Prima di chiudere la faccenda traendo la tipica conclusione, cioè che sono il solito rompiscatole a cui non sta bene niente e vede il marcio dappertutto, faccio un giretto sul web. Digitando “parco romani” mi si presentano una serie di articoli di “mycatanzaro.it” e di “il domani online”, di cui cercherò di fare un rapido riassunto. Il Parco Romani è un’opera voluta dall’ex amministrazione comunale di Catanzaro, presieduta dal sindaco Sergio Abramo, e inserita all’interno del Piano di Recupero Urbano della città. La Regione Calabria, guidata dall’ex presidente Giuseppe Chiaravalloti, fece la sua parte, stanziando una cifra di 10milioni di euro. Nonostante le opere evidentemente impattanti, bisogna aspettare il pm Luigi De Magistris, si proprio lui, affinchè la giustizia metta il naso in questa faccenda. Nel 2004 iniziano le indagini, che portano nel mese di Aprile al sequestro del cantiere e nell’iscrizione nel registro degli indagati dei due titolari dell’impresa, Rosa e Gaetano Romani. La motivazione era la presunta assenza di concessioni edilizie e permesso a costruire della Regione. Dopo il secondo ricorso, il 29 novembre 2004 il sequestro viene revocato. Il Domani Online del 22 settembre 2007 descrive le conclusioni delle indagini, durate tre anni. I reati in ballo sono abuso d’ufficio continuato, violazioni al testo unico dell’edilizia, concorso in truffa. Gli indagati diventano 33, ben distribuiti tra l’impresa e varie amministrazioni pubbliche. Controllori e controllati. In particolare le irregolarità si riferiscono a occupazione di area demaniale, inglobamento illecito della strada comunale e di un tratto di condotta idrica, violazione di vincoli ambientali e idrologici con difformità progettuali e realizzazione di opere totalmente abusive (in parte demolite), violazioni edilizie e sismiche, violazioni di ordinanze di sospensione lavori (n.17 del 21/03/2003 e n.16 del 18/03/2004), ostacolo dei pubblici ufficiali preposti. Una bomba. Intanto le cose vanno avanti e già i commercianti fanno accordi per assicurarsi la presenza all’interno della struttura. Il 2008 porta un’altra patata bollente. La ditta Romani non vuole pagare al Comune di Catanzaro gli oltre 2milioni di euro per l’acquisto del terreno, così propone all’ente la cessione di alcuni immobili del parco. Nell’ottobre 2008 Pasquale Costantino, dirigente del settore finanziario del Comune di Catanzaro esprime il suo parere negativo per poter garantire il patto di stabilità finanziaria del Comune. Comincia un lungo braccio di ferro politico, tra esponenti dell’impresa, del Comune e della Regione. Il 6 novembre 2008 Massimo Gaglianese, rappresentante degli operatori commerciali del nuovo centro dice agli amministratori “Il centro commerciale è già una realtà: è inutile, quindi, che il consigliere di turno ci parli dei problemi della viabilità a Sala o cose del genere. Questo è segno di irresponsabilità […]Noi vogliamo solo ricordare che 160 famiglie sono in ginocchio”. Ora il ricatto è completo. Viabilità? Ambiente? Autorizzazioni? A cosa servono? In tutto ciò il parco non ha l’autorizzazione commerciale di competenza regionale, per cui continuano le pressioni affinchè venga lanciato un emendamento che consentirebbe di andare in deroga al piano commerciale regionale. Il 29 dicembre si riunirà il consiglio regionale, dunque si scriverà un’altra puntata.

Dopo questa carrellata non resta che fare una considerazione. Così non si va avanti, si va indietro, molto indietro. Abbiamo bisogno di istituzioni che garantiscano la legalità, lo sviluppo e l’ambiente. Gli errori di oggi si pagheranno nel futuro, con gli interessi.

giovedì, dicembre 25, 2008

Buon Natale.

Evitando frasi retoriche, vi auguro un semplice e sereno Natale.

sabato, dicembre 13, 2008

Pozzanghere&Condoni.

Nei giorni scorsi le tv non hanno parlato d'altro. L'insistente pioggia su Roma, i fiumi in piena, gli allagamenti, il rischio esondazioni. Tenendo comunque presente l'eccezionalità degli eventi atmosferici sprigionatisi sulla capitale, è necessaria una profonda e scomoda analisi sulla situazione urbanistica della città. La verità è che buona parte del caos di questi giorni è dovuto allo scempio del territorio che da ormai troppi anni stravolge Roma. La permessività delle autorità competenti, il potere degli euro per metro quadro, la logica del condono edilizio hanno martoriato la città, asfissiandola in quartieri periferici nati dal nulla e senza le adeguate infrastrutture di supporto. Reti idriche postume, strade troppo strette, spazi mal distribuiti e non pianificati., viabilità compromessa. E ora molte delle persone che hanno subito danni a causa della loro stessa ignoranza scambiata per furbizia dovrebbero soltanto stare in silenzio, rimboccarsi le maniche e possibilmente chiedere scusa alla città. Bisogna far qualcosa prima che sia troppo tardi.

giovedì, dicembre 04, 2008

Speranze a costo Zero.

Incredibile. Dopo troppi mesi di oblìo si ricomincia a parlare di De Magistris, il giudice mandato letteralmente via dalla procura di Catanzaro durante lo svolgimento di due importantissime indagini, Why Not e Poseidone. Sapevamo tutti che DeMagistris era scomodo. Aveva un nutrito seguito, ma non è bastato a proteggerlo dalla mannaia politica. Ora si rimette (forse) tutto in discussione. Sperare è gratis.

martedì, dicembre 02, 2008

Perchè non li uccidiamo?

Alle sorprese non c'è mai fine, soprattutto se si pronunciano alcune paroline magiche. Vediamo...Omosessualità e Chiesa vi dicono niente? Ecco l'ultimo atto. L'Unione Europea ha presentato presso l'Onu una proposta per la depenalizzazione universale dell'omosessualità. Avete capito bene. Io neanche immaginavo che nel 2008 (ma neanche nel 1200) potesse esistere il "reato" di omosessualità. Evidentemente sopravvalutavo il genere umano. Ma c'è di più. A questa azione ovvia quanto sacrosanta la Chiesa si è opposta con le parole di mons.Migliore:"Gli stati che non riconoscono l'unione tra persone dello stesso sesso come 'matrimonio' verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni". Questi si che sono problemi, mica le torture, le minacce, le esecuzioni e le discriminazioni di cui sono oggetto migliaia e migliaia di persone nel mondo. Vi riporto la mappa della situazione legale dell'omosessualità nel mondo ad oggi. Giudicate voi.