venerdì, dicembre 26, 2008

Icaro Vola su Catanzaro - Il Parco Romani.

In questi giorni di vacanze natalizie mi trovo nella mia città d’origine, Catanzaro. Seguendo in qualche modo anche a distanza la vita cittadina tramite vari siti di informazione locali e regionali, mi è saltata spesso agli occhi la vicenda del Parco Romani, un centro commerciale-direzionale che sta sorgendo ai piedi del centro di Catanzaro, nel quartiere Sala. Quest’opera di 27.000mq, a prescindere da qualsiasi considerazione di carattere legale e amministrativo, non può non suscitare un certo stupore. La costruzione si trova in una gola solcata dal torrente Fiumarella, una fiumara che nonostante il suo consueto aspetto, è stata protagonista in passato di numerose alluvioni e allagamenti. Sconvolge la vicinanza alla fiumara, come la devastazione della collina ormai martoriata dai pali di sostegno, per non parlare della strada di collegamento, che è già sottodimensionata rispetto al traffico attuale. Nelle immagini si vede l’area prima e dopo l’intervento.

Possibile che nessuno dica niente? Nessuna protesta? Prima di chiudere la faccenda traendo la tipica conclusione, cioè che sono il solito rompiscatole a cui non sta bene niente e vede il marcio dappertutto, faccio un giretto sul web. Digitando “parco romani” mi si presentano una serie di articoli di “mycatanzaro.it” e di “il domani online”, di cui cercherò di fare un rapido riassunto. Il Parco Romani è un’opera voluta dall’ex amministrazione comunale di Catanzaro, presieduta dal sindaco Sergio Abramo, e inserita all’interno del Piano di Recupero Urbano della città. La Regione Calabria, guidata dall’ex presidente Giuseppe Chiaravalloti, fece la sua parte, stanziando una cifra di 10milioni di euro. Nonostante le opere evidentemente impattanti, bisogna aspettare il pm Luigi De Magistris, si proprio lui, affinchè la giustizia metta il naso in questa faccenda. Nel 2004 iniziano le indagini, che portano nel mese di Aprile al sequestro del cantiere e nell’iscrizione nel registro degli indagati dei due titolari dell’impresa, Rosa e Gaetano Romani. La motivazione era la presunta assenza di concessioni edilizie e permesso a costruire della Regione. Dopo il secondo ricorso, il 29 novembre 2004 il sequestro viene revocato. Il Domani Online del 22 settembre 2007 descrive le conclusioni delle indagini, durate tre anni. I reati in ballo sono abuso d’ufficio continuato, violazioni al testo unico dell’edilizia, concorso in truffa. Gli indagati diventano 33, ben distribuiti tra l’impresa e varie amministrazioni pubbliche. Controllori e controllati. In particolare le irregolarità si riferiscono a occupazione di area demaniale, inglobamento illecito della strada comunale e di un tratto di condotta idrica, violazione di vincoli ambientali e idrologici con difformità progettuali e realizzazione di opere totalmente abusive (in parte demolite), violazioni edilizie e sismiche, violazioni di ordinanze di sospensione lavori (n.17 del 21/03/2003 e n.16 del 18/03/2004), ostacolo dei pubblici ufficiali preposti. Una bomba. Intanto le cose vanno avanti e già i commercianti fanno accordi per assicurarsi la presenza all’interno della struttura. Il 2008 porta un’altra patata bollente. La ditta Romani non vuole pagare al Comune di Catanzaro gli oltre 2milioni di euro per l’acquisto del terreno, così propone all’ente la cessione di alcuni immobili del parco. Nell’ottobre 2008 Pasquale Costantino, dirigente del settore finanziario del Comune di Catanzaro esprime il suo parere negativo per poter garantire il patto di stabilità finanziaria del Comune. Comincia un lungo braccio di ferro politico, tra esponenti dell’impresa, del Comune e della Regione. Il 6 novembre 2008 Massimo Gaglianese, rappresentante degli operatori commerciali del nuovo centro dice agli amministratori “Il centro commerciale è già una realtà: è inutile, quindi, che il consigliere di turno ci parli dei problemi della viabilità a Sala o cose del genere. Questo è segno di irresponsabilità […]Noi vogliamo solo ricordare che 160 famiglie sono in ginocchio”. Ora il ricatto è completo. Viabilità? Ambiente? Autorizzazioni? A cosa servono? In tutto ciò il parco non ha l’autorizzazione commerciale di competenza regionale, per cui continuano le pressioni affinchè venga lanciato un emendamento che consentirebbe di andare in deroga al piano commerciale regionale. Il 29 dicembre si riunirà il consiglio regionale, dunque si scriverà un’altra puntata.

Dopo questa carrellata non resta che fare una considerazione. Così non si va avanti, si va indietro, molto indietro. Abbiamo bisogno di istituzioni che garantiscano la legalità, lo sviluppo e l’ambiente. Gli errori di oggi si pagheranno nel futuro, con gli interessi.

giovedì, dicembre 25, 2008

Buon Natale.

Evitando frasi retoriche, vi auguro un semplice e sereno Natale.

sabato, dicembre 13, 2008

Pozzanghere&Condoni.

Nei giorni scorsi le tv non hanno parlato d'altro. L'insistente pioggia su Roma, i fiumi in piena, gli allagamenti, il rischio esondazioni. Tenendo comunque presente l'eccezionalità degli eventi atmosferici sprigionatisi sulla capitale, è necessaria una profonda e scomoda analisi sulla situazione urbanistica della città. La verità è che buona parte del caos di questi giorni è dovuto allo scempio del territorio che da ormai troppi anni stravolge Roma. La permessività delle autorità competenti, il potere degli euro per metro quadro, la logica del condono edilizio hanno martoriato la città, asfissiandola in quartieri periferici nati dal nulla e senza le adeguate infrastrutture di supporto. Reti idriche postume, strade troppo strette, spazi mal distribuiti e non pianificati., viabilità compromessa. E ora molte delle persone che hanno subito danni a causa della loro stessa ignoranza scambiata per furbizia dovrebbero soltanto stare in silenzio, rimboccarsi le maniche e possibilmente chiedere scusa alla città. Bisogna far qualcosa prima che sia troppo tardi.

giovedì, dicembre 04, 2008

Speranze a costo Zero.

Incredibile. Dopo troppi mesi di oblìo si ricomincia a parlare di De Magistris, il giudice mandato letteralmente via dalla procura di Catanzaro durante lo svolgimento di due importantissime indagini, Why Not e Poseidone. Sapevamo tutti che DeMagistris era scomodo. Aveva un nutrito seguito, ma non è bastato a proteggerlo dalla mannaia politica. Ora si rimette (forse) tutto in discussione. Sperare è gratis.

martedì, dicembre 02, 2008

Perchè non li uccidiamo?

Alle sorprese non c'è mai fine, soprattutto se si pronunciano alcune paroline magiche. Vediamo...Omosessualità e Chiesa vi dicono niente? Ecco l'ultimo atto. L'Unione Europea ha presentato presso l'Onu una proposta per la depenalizzazione universale dell'omosessualità. Avete capito bene. Io neanche immaginavo che nel 2008 (ma neanche nel 1200) potesse esistere il "reato" di omosessualità. Evidentemente sopravvalutavo il genere umano. Ma c'è di più. A questa azione ovvia quanto sacrosanta la Chiesa si è opposta con le parole di mons.Migliore:"Gli stati che non riconoscono l'unione tra persone dello stesso sesso come 'matrimonio' verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni". Questi si che sono problemi, mica le torture, le minacce, le esecuzioni e le discriminazioni di cui sono oggetto migliaia e migliaia di persone nel mondo. Vi riporto la mappa della situazione legale dell'omosessualità nel mondo ad oggi. Giudicate voi.

domenica, novembre 30, 2008

Fascist Legacy.

Fascist Legacy è un documentario della BBC girato qualche anno fa, acquistato dalla RAI ma mai trasmesso, e pubblicato a stralci da La7 nel 2004. In questo documentario (la presentazione la trovate sul sito di micromega http://temi.repubblica.it/micromega-online/fascist-legacy-uneredita-scomoda/ ) si parla dei crimini di guerra perpetrati dai fascisti italiani durante le guerre in Etiopia e nei Balcani. Guardate con attenzione, per non dimenticare il male di cui in troppi oggi sentono la nostalgia.






giovedì, novembre 27, 2008

Per tutto il resto c'è Mastercard.

La crisi erode i consumi delle famiglie e la fascia di popolazione a ridosso della soglia di povertà aumenta. La soluzione del governo è una carta di credito della Mastercard, chiamata Social Card. La Mastercard sarà inviata in relazione alla compilazione dell'ISEE, uno degli strumenti preferiti dagli evasori, e sarà ricaricata di 40euro ogni mese. Bella pacchianata demagogica. Ecco perchè. Per prima cosa, considerando che una parte importante dei disagiati è costituita da pensionati che non hanno familiarità con le carte di credito, la Mastercard mi sembra uno strumento poco efficace. Pensate a mia nonna che abita in un paesino sulla Sila... No, non va. Poi non mi piace l'idea che chi sta male economicamente sia costretta a sfoggiare la carta, a scapito di un pizzico di dignità. E poi non va il metodo. La crisi si combatte con interventi strutturali e metodici, salvaguardando il lavoro e i diritti, non con spot e "regali di Natale".

martedì, novembre 25, 2008

Qui Milano Libera.

Nei giorni scorsi, per caso, mi sono imbattuto nel canale youtube di Qui Milano Libera, un gruppo di cittadini che organizzano dei veri e propri blitz per chiedere ai politici ciò che i giornalisti non osano. Pur eccedendo in alcune situazioni, questi video sono una piccola boccata d'ossigeno, per uscire dall'ingessatura della tv pduista. Oltre a segnalarvi il link del canale ( http://it.youtube.com/user/fenegor ) vi riporto qualche video significativo, gli incontri con Emilio Fede, Vittorio Sgarbi e Marcello Dell'Utri.





giovedì, novembre 20, 2008

Tutankamon for President.

Come si è potuto e si può ancora notare, la situazione relativa alla commissione di vigilanza Rai ha assunto i risvolti della farsa più assurda. Un presidente appartenente all'opposizione votato dalla maggioranza, espulso dal suo partito, "invitato" da chi lo ha eletto a dimettersi, eppure imperterrito aggrappato alla poltrona propostagli da chissà chi. E poi la soluzione. Sergio Zavoli. Stimatissimo e anche amato giornalista, uomo Rai, di quelli tosti. Fin qui tutto bene. Ma quando ho letto la sua biografia non volevo credere ai miei occhi. La data di nascita risale al 1923. Si, avete capito bene, 85 anni. Ora, con tutto il rispetto per la figura di rilievo, è mai possibile che l'unica persona a cui possa essere affidato un compito del genere debba avere l'età di mio nonno? Veramente, non riesco a capire. O forse si. Questo è il simbolo dell'immobilismo più totale della nostra società che si rispecchia in politica, in cui si fanno scelte "comode", limitando al massimo la possibilità di scossoni o aspirazioni dei partecipanti non invitati al banchetto delle poltrone. Caspita, possibile che per essere idoneo a ricoprire una funzione tale da poter cambiare le cose dovrò aspettare almeno altri quarant'anni?

lunedì, novembre 17, 2008

Via i Villari dal Pd.

Questa non ci voleva. Nel pieno di una battaglia fondamentale come quella della vigilanza Rai è saltato un anello debole. E così, bizzarramente, il nuovo presidente della commissione di vigilanza, per prassi spettante all'opposizione, è stato eletto con i voti della maggioranza. Il nome su cui sono ricadute le grazie del Partito-Berlusconi, che mai ha accettato la candidatura di Orlando (n quanto semplicemente appartenente all'Italia dei Valori di Di Pietro), è quello di Riccardo Villari del Pd. Quello che mi aspetto in una condizione del genere (perchè tendo a credere alla bontà della gente) è che Riccardo Villari si dimetta subito, ma visto che ancora ciò non è accaduto, comincerei a pensare al piano B. Il piano B si chiama espulsione dal partito. Fino a quando il PD non si ripulirà di chi è pronto a lanciarsi in "peripezie politiche" pur di accaparrarsi una qualche posizione di rilievo, resterà un partito sporco come gli altri. Spero in azioni decise e radicali, ma forse sarà l'ennesima delusione.

domenica, novembre 16, 2008

La Difficoltà di Scrivere.

Questo blog è nato da un profondo bisogno di esternare una serie di pensieri che, trattenuti, mi avrebbero fatto andare troppo su di giri. Una valvola di sfogo, con la meravigliosa variante del rapporto con chi legge e commenta. Questo, come avrete potuto notare dalla diminuzione dei post, è un momento difficile. Sono troppe le cose che non vanno in questo paese e gli argomenti si accavallano. E a questo aggiungete il decadimento senza fine dei "nostri" politici, o meglio i politici di sè stessi, che ormai si danno del "cretino" senza colpo ferire. Niente. Tutto fermo. Tutto tace. E se qualcuno prova a fare qualcosa il resto dell'Italia non lo saprà mai, perchè la p2 ha studiato tanto l'informazione e ha forgiato i suoi fruitori. Bella rogna. Ho sempre detto che non bisogna mollare (ricordate il post "Fuggire o Lottare" di qualche mese fa?) però mi chiedo se sia produttivo continuare a scrivere. Vabbè, vedremo, arriveranno giorni migliori. Forse.

mercoledì, novembre 05, 2008

Oggi vorrei essere americano...

Oggi è un gran giorno. Uno di quei giorni che resteranno stampati sui libri di storia. Oggi è il giorno in cui, per la prima volta, gli Stati Uniti hanno eletto un presidente nero. E viene spontaneo da pensare al percorso lungo e tortuoso che oggi si è completato. Le barche stracolme di vittime dei negrieri, la schiavitù, Lincoln, il razzismo, Martin Luther King. Già, Martin Luther King... Chissà che sorriso smagliante avrà lassù, e con lui tutte le vittime del razzismo, bianchi e neri. Oggi si volta pagina. Speriamo che Obama sia in grado di garantire quel cambiamento che tutti auspicano, nel segno del dialogo e dell'apertura mentale. Un cambiamento necessario.

domenica, ottobre 26, 2008

Salva l'Italia - Roma 25 Ottobre 2008.

Ieri grande manifestazione del Partito Democratico a Roma. Io c'ero e vi assicuro che è stato un qualcosa di assolutamente coinvolgente e straripante. Una marea di gente tranquilla ma decisa a rimboccarsi le mani per far ripartire il progetto di un'opposizione seria e unitaria, che passa necessariamente dal consolidamento di un partito che dovrà essere capace di governare il Paese. L'informazione di regime ancora oggi si dimena nel cercare di annacquare il senso e la grandezza della giornata di ieri. Si comincia dalle cifre. Non eravamo oltre due milioni, ma fa ridere come i vari zerbini di Berlusconi basino le loro stime su "fonti non ufficiali della questura". Cioè sul nulla. E a nessun giornalista è passato per la testa di fare qualche domanda o qualche osservazione in merito. Ma ormai questo è il nostro giornalismo, mettere un microfono davanti alla bocca dei politici senza ribattere. Dall'esperienza di tante manifestazioni romane, credo che ieri potessero esserci poco più di un milione di persone, ma andatelo a spiegare a Gasparri...Poi tutte le chiacchiere sulla piazza. C'è chi la insulta, chi la minimizza, chi dice "Il capo del Pd vada a riposarsi, per cinque anni governeremo noi". Questa è la democrazia di Berlusconi: ho vinto io, quindi per cinque anni faccio quello che mi pare. Nei prossimi quattro anni e mezzo ci sarà da soffrire, ma sarà importante esserci.

Guarda i miei scatti della manifestazione:
Link interessanti:

domenica, ottobre 19, 2008

10.000!

Oggi Icaro Vola! ha raggiunto le 10.000 pagine visitate. Grazie a tutti!

mercoledì, ottobre 15, 2008

Forza Roberto!

E' di qualche giorno fa la notizia che la polizia avrebbe intercettato un piano della camorra per uccidere Roberto Saviano, l'autore di "Gomorra", libro che è diventato anche un film che racconta alcune realtà legate alla criminalità organizzata. Oggi ho letto un pezzo in cui Saviano diceva di non farcela più, di voler scappare da tutto questo. Povero Roberto! A 28 anni si trova solo (è questa la cruda realtà), sempre in fuga, accerchiato oltre che dalla camorra, anche da una parte del potere, dall'invidia, dalla gente che si ostina a dire davanti alle telecamere che tutto ciò che ha scritto è frutto della sua fantasia. Come vorrei fare qualcosa in questo momento di solitudine! Per tutti noi il capitolo Saviano si chiude con l'ultima pagina del libro e l'ultima scena del film, ma è nel silenzio della sua quotidianità che si completa la violenza della camorra. La violenza della condanna alla solitudine per chi si ribella allo stato delle cose, di chi denuncia il male perchè ha la forza di sperare. Forza Roberto!

domenica, ottobre 12, 2008

Affascinante Scarzuola.

Oggi ho visitato un posto molto interessante. Un luogo fuori dalle righe, non convenzionale. Sto parlando della Scarzuola, un luogo poco distante da Orvieto che ospita una chiesa fondata da San Francesco d'Assisi nel 1218 e la "città ideale" dell'architetto e ingegnere Tomaso Buzzi, che ha visto la luce nel 1958 e che ancora oggi, a 27 anni dalla morte del suo ideatore, vede continuare la sua edificazione. L'opera, a metà strada tra il manierismo e il surrealismo, desta una certa sorpresa. La visita è guidata da uno straripante Marco Solari, nipote di Tomaso Buzzi, che con passione riesce nel difficile compito di far calare il pubblico nella mente dell'ideatore, cogliendo gli aspetti più strettamente filosofici della sua opera, della quale continua il compimento riferendosi ai disegni di Buzzi. Se volete passare un pomeriggio alternativo la Scarzuola è il posto che fa per voi.
Link interessanti:
http://www.archimagazine.com/bbuzzi.htm
http://www.fuaie.it/resources/RIVISTA/N1_Scarzuola.pdf

mercoledì, ottobre 08, 2008

Due anni fa l'assassinio di Anna Politkovskaya.

Il 7 ottobre di due anni fa veniva uccisa la giornalista russa Anna Politkovskaya. L'attività svolta dalla vittima e le circostanze della sua morte hanno fatto pensare da subito ad un omicidio di stampo politico. La Politkovskaya, infatti, era una delle più attive e pungenti giornaliste della Noraya Gazeta, forse l'unica testata indipendente in Russia. Il suo lavoro si concentrava sulla guerra cecena, della quale ha molto spesso raccontato le violazioni dei diritti umani da parte dell'esercito russo, troppo spesso decise a tavolino direttamente da Mosca. Negli anni definiti "era Putin" son stati uccisi in Russia 13 giornalisti, un dato raccapricciante che fa capire l'importanza che il potere dà al contenimento dell'informazione, creando di fatto una forma di regime non democratico.

lunedì, ottobre 06, 2008

Un nuovo 1929?

Da qualche giorno il tema preferito dei giornali è la crisi mondiale dell'economia. Addirittura la giornata di oggi ha fatto pensare a un nuovo, devastante, 1929. Purtroppo questi stessi giornali in questi anni hanno troppo spesso preferito tralasciare le tematiche relative allo sviluppo economico sostenibile. Tralasciando le tematiche relative alla salvaguardia dell'ambiente e dei diritti umani, che sono dei macigni, sono stati ampiamente ignorati i risvolti della finanza, troppo spesso creativa, con i relativi possibili problemi. Non è vero che il nostro capitalismo sia il modello economico-sociale vincente, quello che più di ogni altro garantisce la prosperità per tutti. E' proprio una carenza del modello capitalistico, che troppo spesso premia la pura trasformazione capitale-capitale a discapito della produzione di beni e servizi, a mio avviso la causa principale di questo tracollo. Il modello economico americano, sempre osannato anche da quei politici ed economisti che ora ostentano la loro indipendenza di pensiero (pensate ad esempio a Tremonti), ha fatto acqua da tutti i buchi. Hanno fatto credere alla gente che il modo di andare avanti fosse quello dell'indebitamento, del "pago tra 6 mesi", del vivere anche al disopra delle proprie capacità economiche. Ora stiamo ad aspettare, ma con una convinzione trasformata in certezza. Serve un cambio di rotta.

martedì, settembre 30, 2008

A scuola di Democrazia.

Vi segnalo un libro veramente interessante, "La democrazia in trenta lezioni" di Giovanni Sartori, edito da Mondadori e curato da Lorenza Foschini. Questa opera, che ha accompagnato le mie ultime serate di lettura, fornisce degli ottimi spunti di riflessione e approfondimento sulla sostanza e i risvolti della Democrazia, una parola di cui troppo stesso si abusa in Italia come in tutto il resto del mondo. Per quanto riguarda il professor Sartori ogni presentazione è sprecata, per cui non mi resta che invitarvi alla lettura.

mercoledì, settembre 24, 2008

Con le ali Tarpate.

Che pena e che rabbia assistere allo scempio Alitalia. Sembra un grosso spettacolo di burattini, con un esercito di pupazzi e un numero imprecisati di burattinai, che si contendono i fili di una situazione andata oltre i limiti del decente. C'è una marea di (chi più, chi meno)lavoratori che attendono di conoscere il loro futuro, un immenso indotto costituito da imprese che vedranno sparire il loro committente più importante (oltre a perdere l'investimento sui lavori realizzati per l'impossibilità di Alitalia di onorare i contratti), un simbolo dell'Italia in un apparente inarrestabile declino. Sullo sfondo, ad incattivire gli animi e il sangue, anni di cattiva gestione aziendale, troppo spesso figlia di un'altrettanto cattiva politica. Ma la cosa che mi fa veramente uscire di testa è l'ultima fase della vicenda. Vedendo il capolinea ormai troppo vicino, il governo Prodi tentò di realizzare una manovra molto interessante coinvolgendo un partner straniero di certa solidità , AirFrance. Apriti cielo. La destra, aiutata dalle tv, diede il via ad uno scempio mediatico, issando e ostentando la bandiera italiana (la stessa usata dai loro compari per pulirsi parti poco nobili del loro corpo). E ora, dopo aver toccato con mano la propria incapacità di trovare alternative serie, stanno tornando a chiedere "collaborazione" a quelli che sono diventati "seri e credibili partner stranieri". La stampa e le tv ovviamente fanno tutto il resto. Cacellano ciò che è stato detto e fatto e creano il consenso. Guardare il tg2 per credere.

giovedì, settembre 18, 2008

Perche non lo avete fatto?

Quella che vi riporto è una lettera aperta al sindaco di Milano scritta dal padre di un bambino nero, apparsa su peacereporter. Mi sembra molto significativa.

Gentile signor Sindaco,
Sono un papà preoccupato. Mio figlio ha 10 anni da pochi giorni. Sono preoccupato come tanti padri per quello che potrebbe succedergli quando tra qualche anno uscirà la sera; l’alcool, la droga, l’auto. Quando torni? Stai attento, non fare stupidaggini. Ti fidi, è tuo figlio…Non puoi mica rinchiuderlo perché hai paura. Ma se diventare grandi non è facile, vederli crescere fa anche un po’ paura.
Ma oggi sono preoccupato perché il mio ragazzo ha la pelle scura.
Guardo le foto di Abdul Guiebre sui giornali e gli occhi si spostano su quelle di mio figlio, qui sulla mia scrivania. Come sarà tra 5 o 6 anni? Ma soprattutto cosa avranno già sentito le sue orecchie? Comincia a succedere già oggi. Quest’estate in spiaggia, mentre lui giocava con altri bambini, un signore scocciato gli ha detto negro di merda. Ha fatto finta di non sentirlo; ma solo finta, perché poi me ne ha parlato e mi ha detto che ha pensato che quel signore fosse uno stupido ignorante.La cosa che mi ha fatto più male è che ho capito che si sta abituando alla stupidità, all’ignoranza. La prima volta che era successo che qualcuno lo apostrofasse con riferimenti al suo colore era stato un bambino: “Sei marrone come la cacca”. Erano stati pianti e lacrime. Qualche anno prima un tale l’aveva chiamato Bin Laden, ma per lui appena arrivato dal Brasile era una delle tante cose nuove e incomprensibili che gli stavano capitando per la prima volta, come la neve, gli spaghetti e o mia bela madunina.
Stasera tornerò a casa e gli racconterò di Abdul, leggeremo insieme il giornale e cercherò di spiegargli che cosa è successo. Ma non sono tanto sicuro di riuscirci. Perché dovrei dirgli che oggi ci sono persone che hanno paura di quelli con la pelle scura come la sua. Ma la colpa, amore mio, non è del colore della pelle, piuttosto di quello che quelle persone hanno nella testa e nel cuore. E a quelle persone bisogna spiegare che il colore della pelle non c’entra. Ma non basta che glielo spieghiamo noi, il compito è soprattutto di chi ci governa. E a quel punto mi chiederà perché non lo hanno ancora fatto. Se lo avessero fatto, forse quel ragazzo sarebbe ancora vivo.
Sindaco Moratti, le giro questa domanda di mio figlio. Perché non lo avete fatto?

Marco Formigoni

martedì, settembre 16, 2008

The Great Gig in the Sky.

Oggi, ieri ormai, è morto Richard Wright, uno dei fondatori dei Pink Floyd. Senza perdermi in troppe parole, per ricordarlo vi propongo uno dei suoi pezzi secondo me più belli: "The great gig in the sky".

domenica, settembre 14, 2008

Cogli la prima mela.

Ieri avevo anunciato il mio ritorno sul blog, spinto da quelle che io credo siano le emergenze italiane. Purtroppo capita che la realtà sia più veloce e crudele delle nostre più profonde paure, così un giovane di 19 anni (Abdul William Guibre, in foto) muore sotto i colpi di spranga, condannato dal colore della sua pelle. A Milano oggi si è compiuto un atto criminale molto importante. Due uomini hanno massacrato un giovane di colore al grido di "negro di merda". Ma la paura, molto tangibile, è che le varie campagne di odio nei confronti dei diversi che da troppo tempo cavalcano politici e mass media stiano cominciando a dare i primi frutti. Spero che sia la solita sensazione pessimista del solito disfattista di sinistra. Lo spero con tutto il cuore.

sabato, settembre 13, 2008

Si ricomincia.

Ne parlavo con Paolo la settimana scorsa, ricominciare a scrivere è difficilissimo. A volte l'inattività riesce a rendere faticoso ciò che in genere è quasi vitale. Ma credo che il momento sia arrivato. Sono tanti gli input che arrivno dagli avvenimenti che stanno investendo il nostro Paese, forse troppi. Dalla questione Alitalia alla manipolazione della storia d'Italia, dal neofascismo alle nuove aggressioni contro gli omosessuali, passando per il reato di prostituzione e così via, la misura è colma. Quindi il ghiaccio è sciolto, si ricomincia, sperando di ottenere il sostegno dei vostri commenti e delle necessarie critiche.

giovedì, luglio 10, 2008

Sciacalli in Fattoria.

Come ci si aspettava, la manifestazione di martedi scorso organizzata a piazza Navona contro le reiterate porcate della maggioranza di governo, si è colorata tinte forti. Io ero in piazza e ho ascoltato migliaia e migliaia di frasi da quel palco, la maggior parte delle quali molto condivisibili. Si è parlato di sicurezza, di giustizia, di economia, di equità sociale. Restano impressi il discorso moderato di Di Pietro, l'arte di Camilleri, l'esuberanza pungente di Grillo, la perfetta analisi di Travaglio (mi ha fatto un enorme piacere il suo accostamento dell'Italia al libro "la fattoria degli animali" di Orwell, da me in parte anticipato in un vecchio post) e la brutale verità della Guzzanti. Passa qualche ora e nelle tv si scatena il solito putiferio, attaccandosi a due frasi che definirei "stilisticamente azzardate" della Guzzanti, sul Papa e sulla Carfagna. L'errore c'è stato, non nella sostanza ma nella forma certamente si. E gli sciacalli del regime non aspettavano altro, tutti pronti a scandalizzarsi per due frasi, ma omettendo tutte le accuse e le domande stringenti della piazza stracolma. Farebbero bene a confrontarsi con il popolo, come farebbero bene alcuni a non dare a quegli avidi animali prede troppo semplici da spolpare.

giovedì, luglio 03, 2008

Informazione Propagandistica.

Come ci si aspettava, le promesse faraoniche del Berluska non potevano avere un seguito di fatti reali. La soluzione lampo ai grossi problemi del Paese è chiaramente una missione impossibile, quindi il regime nascente ha bisogno di una spolverata di propaganda. E allora arriva in soccorso la tv del piccolo duce. Mentana è stato fatto tirare fuori dal mare durante una nuotata estiva, per fargli organizzare una puntata speciale di Matrix per "spiegare" l'operato del governo. I regimi usano camuffare la propaganda con la maschera dell'informazione, che, ovviamente, avverrà senza contraddittorio.

lunedì, giugno 30, 2008

Indecenza fa Rima con Decadenza.

Seguire la politica italiana è un'impresa sempre più ardua anche per me, che generalmente mi appassiono con una certa seplicità alle tematiche discusse. Ma ora è troppo, decisamente troppo. Sale l'indignazione per la non reazione del popolo alle nefandezze di Berluska, che ormai non riesce più a nascondere minimamente la sua arroganza e la spudorata mania di restare a galla a tutti i costi. Basta. Poi se Di Pietro nota che il comportamento di Berluska è uguale a quello della magnaccia (vedesi intercettazioni Rai sulle raccomandazioni alle vallette, prostitute di alto bordo), i corvi cominciano a gracchiare. Tutti scandalizzati. Gli stessi che se la ridevano quando gli Italiani venivano chiamati "coglioni". Lo schifo ci circonda. Siamo con la m...elma fino al collo e pensiamo a salvare il premier da quella che lui stesso ha prodotto negli anni. Il provvedimento salva-premier è un'amnistia di fatto. Ditelo a quelli che hanno martoriato la sinisra per l'indulto. In tutta questa depressione, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata stamattina vedere Luca Barbareschi in tv, quale esponente del partito del Berluska. Lo stesso che propone la "pulizia" della Rai dai comunisti. D'altronde è Barbareschi, mica De Gasperi. La discesa è ripida.

lunedì, giugno 23, 2008

Ridateci le Strisce Blu.

A pochi giorni dall'elezione a sindaco di Roma, Alemanno ha deciso di non opporsi alla decisione del TAR riguardante la regolamentazione delle strisce blu. Ma il suo populismo è andato oltre, decidendo la sospensione di tutti i parcheggi a pagamento della capitale, rinunciando a oltre 30mln di euro per le casse del Comune. Criticabile, ma comunque un possibile sgravio per la popolazione. E invece no. In questi giorni sono capitato dalle parti di p.zza della Repubblica, con la necessità di parcheggiare. Mi sono avvicinato all'area sosta che presentava orgogliosamente la delibera del Sindaco, ma ho trovato un'amara sorpresa. Due loschi individui avevano occupato il parcheggio, instaurando in loco la loro "attività lavorativa". Ecco cosa è successo. Molte delle aree di parcheggio ex striscia blu è sotto controllo dei parcheggiatori abusivi, quindi della malavita. E nessuno fa niente, anche se il fenomeno è sotto gli occhi di tutti. A questo punto era meglio dare i soldi al Comune, che avrebbe potuto investirli in opere e servizi per la comunità.

giovedì, giugno 19, 2008

La Fattoria degli Animali

Ieri sera, guardando come di consueto la trasmissione di La7 "8emezzo", ho avuto improvvisamente la sensazione di trovarmi in una storia conosciuta. Una sensazione spiacevole, un fastidio, ma senza riuscire a capire a cosa si riferissero questi sentimenti. Tra gli ospiti della puntata c'era Gaetano Pecorella, legale di Berlusconi e ispiratore delle leggi ad personam, dipinte alla perfezione sulla figura del premier. La sua vista mi ha provocato un certo prurito (e fin qui niente di tragico), ma il peggio doveva ancora arrivare. Il peggio è costituito dalla spiegazione che Pecorella ha dato rispetto alla legge che sospende il processo del suo capo. Mi vergogno un po' anche a riportarla, ma devo farlo per motivi di cronaca. Ha sostenuto che è una legge importante per la credibilià dell'Italia. "Che figura ci farebbe Berlusconi se, presentandosi a un incontro internazionale, dicesse "Salve, sono Silvio Berlusconi, premier italiano e condannato per corruzione?" ". La ragione ormai è persa completamente. Invece di fare le persone oneste, ci si preoccupa della figura che si farebbe con gli stranieri. HO CAPITO! ECCO DOVE MI TROVO! Ho avuto un'illuminazione e il pensiero mi è caduto sul capolavoro di George Orwell "La fattoria degli animali", che raccotava l'ascesa del regime autoritario stalinista sottoforma di parodia fiabesca. L'accostamento chiaramente è un po' forzato, ma tutti questi zelanti oratori somigliano troppo ai maiali al servizio del maiale dominante, Napoleon, pronti a fornire sempre le giuste spiegazioni alle scelte autoritarie e personali del capo. Ho dormito male.


Vi consiglio di comprare il libro, o almeno scaricatelo da qui:

mercoledì, giugno 18, 2008

Questione di Incapacità.

Quando alle scorse elezioni Berlusconi risultò vincitore a mani basse, in molti pensavano che questavolta avrebbe cercato di lasciare un buon ricordo di se stesso, per essere riconosciuto come uno statista a tutti gli effetti. Si diceva "tanto ormai quello che doveva fare per se lo ha già fatto". Ci sbagliavamo tutti. Berlusconi è completamente incapace, non sarà mai uno statista, perchè non conosce le regole basilari di uno Stato democratico. Niente democrazia, niente Stato, dunque niente statista. La legge salva-premier, voluta da Silvio Berlusconi per sospendere il suo processo in corso, fa venire il voltastomaco. Per l'ennesima volta. Poi ci prendono per il culo con la storia della sicurezza e della certezza della pena. Se la prendono con i romeni che entrano ed escono subito dalla galera e poi inchiodano la giustizia sulla croce dei loro interessi. Sono sicuro che il Berluska abbia scelto accuratamente anche il momento per presentare questo provvedimento scandaloso. Conosce bene gli italiani, che lui ha contribuito a "formare" con le sue tv, e sa che quando c'è una palla che rotola su un prato verde questo strano popolo non è capace di pensare più ad altro. Incapaci.

giovedì, giugno 12, 2008

Il Triangolo NO!

In questi giorni, come saprete, il suolo romano sta sostenendo i piedi più pesanti del mondo, quelli del presidente degli Stati Uniti Bush. Le dichiarazioni di Berlusconi sono a senso unico. Grandi amici, grande piacere, grande onore. Tutto grande e totale. Tra queste, una frase mi ha fatto riflettere: "tra noi c'è piena sintonia". Devo ammettere che non è niente di che. Però mi è venuto un flash mentale. La stessa frase l'ho sentita la scorsa settimana, in occasione dell'incontro tra Berlusconi e il Papa. E' qui che mi suona strana la cosa. Si può essere in sintonia totale con un uomo che da troppi anni semina morte, distruzione, terrore e disuguaglianza e nello stesso tempo con il rappresentannte di una religione che è l'opposto di tutto questo? O qualcuno bleffa, o bisogna trarre amare conclusioni. In God We Trust!

mercoledì, giugno 11, 2008

Chissà perchè.

In questi giorni, con la scusa degli europei, si fa un gran parlare di calcio. Per chi è cresciuto con il pallone tra i piedi è sempre una bella sensazione, nonostante tutto lo schifo che vediamo attorno a questo mondo. Perchè? Veramente non lo so dire, come non so dire perchè da qualche giorno ho sulle labbra una canzone di De Gregori. Il suo titolo è "La leva calcistica della classe 68".

martedì, giugno 10, 2008

Icaro Raddoppia!

Da qualche giorno è in rete l'appendice fotografica di questo blog, che si chiama appunto "Icaro foto". L'idea è quella di creare uno spazio per le foto che non possono essere ospitate su "Icaro Vola!", per raccontare meglio i temi proposti. Troverete sempre il banner di "Icaro Foto" a destra della pagina, ma potrete accedervi direttamente tramite il seguente link:
Per iniziare, ho pensato di proporvi alcune foto da me scattate al Roma Pride di sabato scorso.

domenica, giugno 08, 2008

Roma Pride: l'Orgoglio di Esserci.

Ieri, come anticipato su questo blog, ho partecipato alla manifestazione del Roma Pride. Eravamo un piccolo gruppo, ma è stata una bellissima esperienza. Vista la totale assenza della notizia sui telegiornali di oggi, vi riporto una piccola cronaca della giornata. Il corteo si è riunito a piazza della Repubblica e si è mosso verso via Cavour, via dei Fori Imperiali, Piazza Venezia e Piazza Navona (S.Giovanni era stata negata dal Comune), dove ci sono stati gli interventi degli organizzatori. La partecipazione è stata di massa. Gli organizzatori parlavano di 500mila persone, la questura di 10mila. Io ad occhio, dall'esperienza delle tante manifestazioni su questo percorso, posso dire che c'erano tra le 200mila e le 300mila persone. Io che ho partecipato al Gay Pride qualche anno fa ho notato che c'è stata una notevole maturazione a livello di modi e contenuti della manifestazione. Anche se dalle foto che tutti pubblicano non si direbbe, il corteo è stato caratterizzato (considerando le connotazioni della festa) da una certa sobrietà. Molti dei personaggi sguaiati inquadrati nelle foto non partecipavano alla manifestazione, ma comparivano giusto il tempo per farsi immortalare, per poi allontanarsi dal corteo. Una cosa piacevolissima è stata la partecipazione di eterosessuali, coppie e famiglie che come noi sentono che la condizione omosessuale non sia una questione di una minoranza, ma un termometro sociale dello stato di diritto nel nostro Paese. Sono giunte voci di un'incursione neofascista nel corteo, vicino piazza Venezia, al grido di "vi accoltelliamo tutti", prontamente bloccata dalle forze dell'ordine. Questa è la loro "democrazia", barbari senza scusanti. Gli interventi dal pullman-palco a piazza Navona hanno dato voce al messaggio politico, culturale e umano della manifestazione. Il momento più toccante è stato quando ha preso la parola il padre di un ragazzo che anni prima gli aveva confessato di essere omosessuale. Dopo 7 anni di rottura ha capito che la sofferenza del figlio coincideva con la sua, per cui ha comminciato a lottare affinchè il figlio avesse gli stessi suoi diritti. Un grande insegnamento che dovrebbe far riflettere sulla necessità di appoggiare le battaglie sociali del movimento omosessuale, anche senza farne parte.

giovedì, giugno 05, 2008

Testardamente. Parità, Dignità, Laicità.

Domani è il 7 giugno e come vi avevo anticipato qualche tempo fa, è il giorno del Gay Pride. Colgo l'occasione per ribadire il mio invito a partecipare, se volete anche con me, alla manifestazione. Al contrario di quanto vorrebbero far credere i mass-media, che in realtà evitano di parlare dell'evento, le argomentazioni politiche sono molto forti. Il manifesto politico della manifestazione è "Testardamente. Parità, Dignità, Laicità.", dunque chi è contro questo evento è contro questo messaggio. E di oppositori ce ne sono fin troppi, purtroppo anche in chi ha il potere politico. L'ennesima dimostrazione è il "no" del prefetto di Roma a pochi giorni dall'evento alla concessione di piazza S.Giovanni, una delle piazze storiche della partecipazione civile. Partecipare è importante, molto importante, per dare un segnale forte a chi fa della discriminazione sessuale una bandiera. Troverete tutti i riferimenti sul link del RomaPride.

mercoledì, giugno 04, 2008

Si al Nucleare, con tanti Se e tanti Ma.

Appena si nominata la parola magica "Nucleare" dopo tanti anni, si è scatenato il puiferio. Un po' per il tema scottante, un po' per l'ignoranza collettiva, un po' per le dichiarazioni maldestre del governo. Il ministro Scajola è riuscito a trasformare un'intuizione giusta in uno scempio culturale. A mio parere è giusto ridiscutere del nucleare, ma il proclama del ministro che prevede la costruzione di nuove centrali entro 5 anni mostra una certa ignoranza e pericolosità. Quello di cui abbiamo bisogno non sono centrali nel brevissimo periodo, ma investire nella ricerca in un campo che da sempre è stato un punto di forza accademico del nostro paese. Cosa penserebbero Fermi, Majorana e Segrè oggi? E' importante rientrare pesantemente nel circuito della ricerca mondiale sul nucleare di quarta generazione, proteggendo i corsi universitari che possono fornire professionalità utili ad un futuro sviluppo del settore. Ed è soprattutto importante informare il popolo, nella massima trasparenza, per evitare i movimenti di massa pseudo-ecologisti già visti in troppe occasioni.

sabato, maggio 31, 2008

Sabato prossimo: Gay Pride.

Sabato prossimo, 7 giugno, a Roma si terra il Gay Pride, la manifestazione che pone l'attenzione sulle problematiche del mondo omosessuale, che si muoverà da piazza della Repubblica a piazza S.Giovanni (?). Chi ha letto i concetti più volte espressi di ma su questo blog sa che non potrei non esserci. E allora ho pensato di invitare tutti voi. Chi volesse partecipare può contattarmi su questo blog, via mail, telefonicamente (per chi ha il numero) o di persona. Sarà anche un utile esperimento sul livello dell'informazione in Italia. Qui lo scrivo e me ne darete ragione. Al ritorno dalla manifestazione, accendendo la tv vi sembrerà di essere stati in un altro luogo e in un'altra situazione. Provare per credere. E noi cercheremo di fare una piccola controinformazione. Aspetto le vostre adesioni.

giovedì, maggio 29, 2008

Riapriamo le Case Chiuse.

Devo dire che mi fa un certo effetto condividere il pensiero di Daniela Santanchè, punta di diamante de "La Destra". La questione è di quelle che (a quanto pare) scottano, la riapertura delle case di tolleranza, chiuse a causa della famigerata legge Merlin circa cinquant'anni fa. Lo spirito liberatorio per le donne di quella legge, si è rivelato invece semplicemente puritano. Cinquant'anni dopo, a che punto stiamo? La prostituzione è un fenomeno sempre più allarmante e invadente, soprattutto nelle grandi città, molto spesso accompagnato da una schiavitù selvaggia da parte dei protettori, che fanno arrivare in Italia ragazze straniere promettendo lavoro, ma offrendo in realtà solo ricatti e violenze. Mi fanno ridere le retate della polizia contro quelle disperate schiave moderne. Mi fa rabbia sentire da parte dei politici commenti che nulla hanno a che fare con la realtà, facendo finta che il vizio non esista, quando è stato dimostrato più volte che in quei palazzi ci sguazza con un certo piacere. E' tempo di riaprire la questione, con proposte serie e realistiche, lontani da scelte ideologiche e sulla strada della ricerca di una soluzione umana, che può passare, tra le altre cose, dalla riapertura delle case di tolleranza.

martedì, maggio 27, 2008

Una Nuova Resistenza?

Ho l'impressione che ciò che era certo ora non lo sia più.
Dovevamo essere la generazione che non avrebbe conosciuto la contrapposizione tra gli estremismi di destra e sinistra, ma ci troviamo nel pieno di una recrudescenza della violenza a sfondo politico (o, probabilmente, pseudopolitico). E la cassa di risonanza di questo movimento è costituita da Roma, che da molto tempo vive nella contraddizione di un popolo accogliente e aperto di natura, ma nello stesso tempo affascinato da idee autoritarie di estrema destra. Lo scossone causato dalle ultime elezioni comunali ha fatto saltare il tappo, liberando frange estremiste di destra dall’emarginazione culturale che meritano. Questa “euforia”, unita a una sensazione di una qualche impunità, o comunque tolleranza, ha spinto questi gruppi ad attuare praticamente azioni che molto ricordano quelle fasciste. Anzi, sono azioni fasciste. Probabilmente per loro è un complimento, ma per chi crede ed è cresciuto nella democrazia la parola fascismo equivale a un qualcosa di sporco, di basso, di cattivo.

Ho l'impressione che sia necessario non stare a guardare.
Che pena vedere gli squarci nella pelle degli studenti di Via De Lollis. Sono squarci che ognuno di noi dovrebbe sentire sulla propria schiena, perché attaccando loro, i fascisti hanno attaccato un pezzetto della nostra democrazia. Non si deve aver paura di esprimere le proprie opinioni, di attaccare un manifesto, di parlare liberamente. E’ nostro dovere difendere la nostra libertà, conquistata dai nostri nonni, trasmessa dai nostri padri, e che un giorno speriamo di poter consegnare ancora più ampia nelle mani dei nostri figli. E’ necessario indignarsi ad alta voce, partecipare alle proteste. E’ necessario non stare in silenzio. E’ necessario diventare veicoli di una cultura libera e sana. E’ necessario incazzarsi.

L’idea di quello che è successo a La Sapienza mi fa tremare dalla rabbia perché mi sento un po’ “figlio” di questa istituzione. Quei luoghi hanno rappresentato e rappresentano la formazione e la cultura di migliaia di persone, in tutti i campi del sapere. L’Università è il simbolo dello scambio di opinioni e della circolazione delle idee in libertà. L’attacco di questi barbari ci offende ma non deve farci paura. La foto che vedete l’ho scattata qualche ora fa. E’ l’ingresso principale della città universitaria. Speriamo di non dover vedere mai più queste immagini.

lunedì, maggio 26, 2008

Discriminazione.

Nelle scorse settimane si è fatto un gran parlare (anche su questo blog) della posizione espressa dal ministro Carfagna a proposito del Gay Pride, facendo di fatto passare in secondo piano tutta quella serie di problematiche relative alla discriminazione degli omosessuali. Il ministro allora se la cavò dicendo che anche lei ha amici omosessuali, ma che stanno benissimo e non soffrono di alcuna restrizione sociale. Ovviamente tutti coloro che hanno espresso pareri contrastanti con i suoi (e della sua parte politica) sono stati additati come i soliti comunisti che remano contro il ministro a prescindere. Quando si parla, bisogna dare il giusto peso alle parole, così vi riporto la definizione di due parole magiche (Wikipedia):

Discriminazione
: è il trattamento non paritario attuato nei confronti di un individuo o un gruppo di individui in virtù della loro appartenenza ad una particolare categoria.
Omofobia: un insieme di atti e di comportamenti avversi all'omosessualità o alle persone omosessuali.

Oggi un ragazzo di 18 anni è stato accoltellato dal padre, solo perchè si è dichiarato omosessuale. Il padre ha dichiarato "Non ci ho visto più. Troppo la vergogna e il disonore per questa storia". Purtroppo questa situazione di violenza non è un caso isolato e in molti si vergognano a denunciare gli aggressori, che troppo spesso si nascondono tra le mura domestiche. Spero che il ministro torni sui suoi passi, abbandonando i pregiudizi ideologici, e dia il giusto peso a una delle forme di discriminazione latente più presenti nel nostro paese.

venerdì, maggio 23, 2008

Gomorra.

Ieri sera ho visto al cinema "Gomorra" di Matteo Garrone, il film tratto dall'omonimo libro di Roberto Saviano. Premetto che ancora non ho avuto il tempo di leggere il libro per motivi di tempo, ma presto rimedierò. E' veramente un bel film, che fa emergere la crudeltà della camorra senza eccedere con le scene violente, ma puntando sugli aspetti personali e sociali dei protagonisti e della città di Napoli. Le storie si intrecciano perfettamente e toccano vari aspetti dell'inquinamento camorristico di un territorio ormai da troppo tempo abbandonato dallo Stato. Ed è proprio questo abbandono a rendere potente la camorra, alla quale ci si rivolge per la casa, il lavoro e addirittura la protezione. Questo mix di storie, immagini e musica sono un pugno nello stomaco. Andatelo a vedere, ne vale la pena.

martedì, maggio 20, 2008

Omofobia Non Troppo Latente.

Come sappiamo, giustamente, l'incarico concesso a Mara Carfagna di dirigere il Ministero per le Pari Opportunità ha suscitato molte perplessità. Si è detto, sempre giustamente, che bisognava aspettare i fatti, che le critiche a priori non vanno bene e così via. Ed ora un fatto c'è, ed è bello grosso e ingombrante. Si parla di omosessualità. Solo i miopi gravi non sanno che in Italia la codizioni degli omosessuali soffre di una discriminazione latente, quando non espressamente dichiarata. Abbiamo assistito negli anni ad aggressioni, intimidazioni, a casi di suicidio per disperazione, a cosiddetto bullismo, a qualsiasi tipo discriminazione. Ma per la Carfagna questo mondo non esiste, così ha motivato la scelta di non patrocinare il prossimo Gay Pride, sostenendo che gli omosessuali non fanno parte delle categorie tutelate dal suo Ministero, in quanto non esiste alcun tipo di discriminazione e disparità sociale. Ha detto che ha amici omosessuali e che questi vivono in tranquillità e senza problemi la loro omosessualità. Le credo fermamente, ma dimentica che il mondo reale non è solo quello dello spettacolo. Per analogia, non si può sostenere che in Italia le donne hanno parità di trattamento nel lavoro solo perchè le sue amiche dello spettacolo guadagnano bene, possono andare in maternità e così via. Speriamo che qualcosa cambi, perchè temo che questo tipo di atteggiamento possa provocare una qualche leggittimazione degli atti di violenza (fisica e psicologica) nei confronti di una categoria socialmente più debole.

sabato, maggio 17, 2008

Pillole di Memoria - Eugenio Colorni

Passeggiando per le vie delle nostre città, capita di notare delle lapidi sparse quà e là, sui muri dei palazzi o a bordo strada. Solitamente l'approccio più caloroso è dato al più da un'occhiata distratta. Con questo post vorrei ricominciare a parlare di tutti quei nomi che si portano dietro una vita che molto spesso coincide con un pezzo più o meno grande della nostra storia. Ovviamente è ben accetto ogni vostro contributo. Questa idea mi è venuta dopo essermi soffermato su una lapide posta in Via Livorno (nella foto), più volte oggetto di devastazione da parte di gruppi neofascisti. La targa è a nome di Eugenio Colorni, di cui vi riporto la biografia.

Filosofo e docente. Nasce a Milano nel 1909 da famiglia ebraica mantovana. Dopo gli studi al Liceo-Ginnasio "Manzoni" di Milano, nel 1926 si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Milano, dove segue le lezioni di G.A.Borgese e di P. Martinetti, con cui si laurea nel 1930 con una tesi su Leibniz. Dopo un giovanile entusiasmo per il sionismo, aderisce all'antifascismo militante, collaborando con "Giustizia e libertà". Dopo gli arresti del 1935, prende contatto con il Centro interno socialista, di cui diviene uno dei maggiori responsabili. Arrestato nel 1938, è confinato a Ventotene, dove stringe amicizia con Altiero Spinelli e Ernesto Rossi e aderisce alle idee federalistiche. Partecipa alla stesura del Manifesto europeista di Ventotene, nell'agosto del 1941. Il manifesto è diffuso grazie a Colorni che trasferito da Ventotene a Melfi di Puglia, nel maggio del '43 riesce a fuggire, dandosi alla vita clandestina. Il 27 agosto del 1943 a Milano, in casa di un grande scienziato, Alberto Mario Rollier, Colorni insieme a Spinelli è tra i fondatori del Movimento Federalista Europeo, che si propone di diffondere le idee contenute nel Manifesto. Rientrato a Roma, riprende il lavoro politico collegandosi al ricostituito Partito Socialista di Unità Proletaria. Dopo l'8 settembre è capo redattore dell'Avanti! e organizzatore del centro militare del partito. Ferito da una pattuglia della Banda Koch il 28 maggio 1944, muore due giorni dopo all'Ospedale San Giovanni di Roma, all'età di 35 anni.


Su questo link trovate una biografia più completa, dal sito dell'ANPI:

http://www.anpi.it/uomini/colorni_eugenio.htm