domenica, novembre 30, 2008

Fascist Legacy.

Fascist Legacy è un documentario della BBC girato qualche anno fa, acquistato dalla RAI ma mai trasmesso, e pubblicato a stralci da La7 nel 2004. In questo documentario (la presentazione la trovate sul sito di micromega http://temi.repubblica.it/micromega-online/fascist-legacy-uneredita-scomoda/ ) si parla dei crimini di guerra perpetrati dai fascisti italiani durante le guerre in Etiopia e nei Balcani. Guardate con attenzione, per non dimenticare il male di cui in troppi oggi sentono la nostalgia.






giovedì, novembre 27, 2008

Per tutto il resto c'è Mastercard.

La crisi erode i consumi delle famiglie e la fascia di popolazione a ridosso della soglia di povertà aumenta. La soluzione del governo è una carta di credito della Mastercard, chiamata Social Card. La Mastercard sarà inviata in relazione alla compilazione dell'ISEE, uno degli strumenti preferiti dagli evasori, e sarà ricaricata di 40euro ogni mese. Bella pacchianata demagogica. Ecco perchè. Per prima cosa, considerando che una parte importante dei disagiati è costituita da pensionati che non hanno familiarità con le carte di credito, la Mastercard mi sembra uno strumento poco efficace. Pensate a mia nonna che abita in un paesino sulla Sila... No, non va. Poi non mi piace l'idea che chi sta male economicamente sia costretta a sfoggiare la carta, a scapito di un pizzico di dignità. E poi non va il metodo. La crisi si combatte con interventi strutturali e metodici, salvaguardando il lavoro e i diritti, non con spot e "regali di Natale".

martedì, novembre 25, 2008

Qui Milano Libera.

Nei giorni scorsi, per caso, mi sono imbattuto nel canale youtube di Qui Milano Libera, un gruppo di cittadini che organizzano dei veri e propri blitz per chiedere ai politici ciò che i giornalisti non osano. Pur eccedendo in alcune situazioni, questi video sono una piccola boccata d'ossigeno, per uscire dall'ingessatura della tv pduista. Oltre a segnalarvi il link del canale ( http://it.youtube.com/user/fenegor ) vi riporto qualche video significativo, gli incontri con Emilio Fede, Vittorio Sgarbi e Marcello Dell'Utri.





giovedì, novembre 20, 2008

Tutankamon for President.

Come si è potuto e si può ancora notare, la situazione relativa alla commissione di vigilanza Rai ha assunto i risvolti della farsa più assurda. Un presidente appartenente all'opposizione votato dalla maggioranza, espulso dal suo partito, "invitato" da chi lo ha eletto a dimettersi, eppure imperterrito aggrappato alla poltrona propostagli da chissà chi. E poi la soluzione. Sergio Zavoli. Stimatissimo e anche amato giornalista, uomo Rai, di quelli tosti. Fin qui tutto bene. Ma quando ho letto la sua biografia non volevo credere ai miei occhi. La data di nascita risale al 1923. Si, avete capito bene, 85 anni. Ora, con tutto il rispetto per la figura di rilievo, è mai possibile che l'unica persona a cui possa essere affidato un compito del genere debba avere l'età di mio nonno? Veramente, non riesco a capire. O forse si. Questo è il simbolo dell'immobilismo più totale della nostra società che si rispecchia in politica, in cui si fanno scelte "comode", limitando al massimo la possibilità di scossoni o aspirazioni dei partecipanti non invitati al banchetto delle poltrone. Caspita, possibile che per essere idoneo a ricoprire una funzione tale da poter cambiare le cose dovrò aspettare almeno altri quarant'anni?

lunedì, novembre 17, 2008

Via i Villari dal Pd.

Questa non ci voleva. Nel pieno di una battaglia fondamentale come quella della vigilanza Rai è saltato un anello debole. E così, bizzarramente, il nuovo presidente della commissione di vigilanza, per prassi spettante all'opposizione, è stato eletto con i voti della maggioranza. Il nome su cui sono ricadute le grazie del Partito-Berlusconi, che mai ha accettato la candidatura di Orlando (n quanto semplicemente appartenente all'Italia dei Valori di Di Pietro), è quello di Riccardo Villari del Pd. Quello che mi aspetto in una condizione del genere (perchè tendo a credere alla bontà della gente) è che Riccardo Villari si dimetta subito, ma visto che ancora ciò non è accaduto, comincerei a pensare al piano B. Il piano B si chiama espulsione dal partito. Fino a quando il PD non si ripulirà di chi è pronto a lanciarsi in "peripezie politiche" pur di accaparrarsi una qualche posizione di rilievo, resterà un partito sporco come gli altri. Spero in azioni decise e radicali, ma forse sarà l'ennesima delusione.

domenica, novembre 16, 2008

La Difficoltà di Scrivere.

Questo blog è nato da un profondo bisogno di esternare una serie di pensieri che, trattenuti, mi avrebbero fatto andare troppo su di giri. Una valvola di sfogo, con la meravigliosa variante del rapporto con chi legge e commenta. Questo, come avrete potuto notare dalla diminuzione dei post, è un momento difficile. Sono troppe le cose che non vanno in questo paese e gli argomenti si accavallano. E a questo aggiungete il decadimento senza fine dei "nostri" politici, o meglio i politici di sè stessi, che ormai si danno del "cretino" senza colpo ferire. Niente. Tutto fermo. Tutto tace. E se qualcuno prova a fare qualcosa il resto dell'Italia non lo saprà mai, perchè la p2 ha studiato tanto l'informazione e ha forgiato i suoi fruitori. Bella rogna. Ho sempre detto che non bisogna mollare (ricordate il post "Fuggire o Lottare" di qualche mese fa?) però mi chiedo se sia produttivo continuare a scrivere. Vabbè, vedremo, arriveranno giorni migliori. Forse.

mercoledì, novembre 05, 2008

Oggi vorrei essere americano...

Oggi è un gran giorno. Uno di quei giorni che resteranno stampati sui libri di storia. Oggi è il giorno in cui, per la prima volta, gli Stati Uniti hanno eletto un presidente nero. E viene spontaneo da pensare al percorso lungo e tortuoso che oggi si è completato. Le barche stracolme di vittime dei negrieri, la schiavitù, Lincoln, il razzismo, Martin Luther King. Già, Martin Luther King... Chissà che sorriso smagliante avrà lassù, e con lui tutte le vittime del razzismo, bianchi e neri. Oggi si volta pagina. Speriamo che Obama sia in grado di garantire quel cambiamento che tutti auspicano, nel segno del dialogo e dell'apertura mentale. Un cambiamento necessario.