mercoledì, dicembre 27, 2006

Questo Natale 2006 è stato funestato da un episodio francamente inconcepibile, i funerali religiosi negati a Piergiorgi Welby, l'uomo che dopo le infinite sofferenze dovute alla sua malattia ha deciso di porre fine alla propria vita. Per i più distratti si ricorda che Welby ha sollevato nelle scorse settimane la discussione sul diritto all'eutanasia facendo appello, tra gli altri, anche al Presidente dello Stato, Napolitano. Per lungo tempo ha lottato contro la sua malattia e contemporaneamente contro un tabù imposto dalla Chiesa, che come al solito, sembra letteralmente fregarsene della vita reale, chiudendosi nella fortezza dorata vaticana. Così, in nome dei loro principi interessati hanno compiuto un gesto a dir poco barbaro, negando ad un uomo che ha tanto sofferto in vita il funerale religioso. Questa censura, chi sa poi perchè, non arriva per mafiosi, corrotti, assassini e malfattori di ogni genere. La verità è che la Chiesa di Roma si è dimostrata per quello che è, un partito politico che non conosce la misericordia, ma cerca di imporre il proprio volere a politici, uomini di potere e gente comune. E che pena vedere nella parrocchia alla quale era stato negato il permesso di celebrare il funerale dal vicariato il parroco costretto a pregare a distanza per quell'uomo che per anni è stato molto più vicino a Cristo, nella sua croce, a tutta quella sfilata di mitrie, croci dorate, pulpiti... Scusatemi per lo sfogo, ma sono veramente schifato.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Icaro,
anche io non riesco a capire questo tipo di decisione da parte della Chiesa.
Di sicuro Totò Riina avrà il suo bel funerale perché in punto di morte avrà alzato gli occhi al cielo e pentito avrà chiesto l'estrema unzione. É uno schifo, ma di sicuro sarà così...
É la dimostrazione che la Chiesa ufficiale, continua a perdere colpi. Molti dicono che Ratzinger c'era già prima, durante il pontificato di JPII, ma non so perché oggi mi sembra tutto più sfilacciato, lontano dalla realtà.
La sensazione dici bene tu è la stessa della distanza che separa oggi i partiti dalla cittadinanza.
Non sento di associare a questa Chiesa chi si sta impegnando in opere pastorali ufficiose o ufficiale nei confronti degli "scandali" come i divorziati...o chi annuncia davvero il Vangelo e lo vive sulla propria pelle, persone che avranno sofferto nel vedere Welby morire senza i conforti della fede.
Personalmente non sono d'accordo con l'eutanasia, fossi medico non la praticherei, ma questa mi è sembrato un gesto davvero fuori della grazia divina.

bossagroove

Anonimo ha detto...

http://danielatuscano.wordpress.com/2006/12/22/lo-schiaffo-del-soldato-negati-a-welby-i-funerali-religiosi-ma-che-ne-e-della-carita/


bossagroove