Che pena e che rabbia assistere allo scempio Alitalia. Sembra un grosso spettacolo di burattini, con un esercito di pupazzi e un numero imprecisati di burattinai, che si contendono i fili di una situazione andata oltre i limiti del decente. C'è una marea di (chi più, chi meno)lavoratori che attendono di conoscere il loro futuro, un immenso indotto costituito da imprese che vedranno sparire il loro committente più importante (oltre a perdere l'investimento

sui lavori realizzati per l'impossibilità di Alitalia di onorare i contratti), un simbolo dell'Italia in un apparente inarrestabile declino. Sullo sfondo, ad incattivire gli animi e il sangue, anni di cattiva gestione aziendale, troppo spesso figlia di un'altrettanto cattiva politica. Ma la cosa che mi fa veramente uscire di testa è l'ultima fase della vicenda. Vedendo il capolinea ormai troppo vicino, il governo Prodi tentò di realizzare una manovra molto interessante coinvolgendo un partner straniero di certa solidità , AirFrance. Apriti cielo. La destra, aiutata dalle tv, diede il via ad uno scempio mediatico, issando e ostentando la bandiera italiana (la stessa usata dai loro compari per pulirsi parti poco nobili del loro corpo). E ora, dopo aver toccato con mano la propria incapacità di trovare alternative serie, stanno tornando a chiedere "collaborazione" a quelli che sono diventati "seri e credibili partner stranieri". La stampa e le tv ovviamente fanno tutto il resto. Cacellano ciò che è stato detto e fatto e creano il consenso. Guardare il tg2 per credere.