lunedì, novembre 16, 2009

Disegno e Design.

Oggi vi consiglio di visitare la mostra dal titolo "Disegno e Design - brevetti e creatività italiani" all'Ara Pacis. Devo dire che è un'esperienza interessante. Si possono osservare una serie di disegni consegnati dai primi del '900 all'ufficio brevetti da designer italiani. Dalle scarpe anni '30 di Ferragamo (che somigliano in maniera impressionante a quelle che vanno di moda quest'anno), agli oggetti della vita quotidiana, dalle auto alla moda. La mostra provoca meraviglia e rabbia. La meraviglia e l'orgoglio di un popolo che ha fatto del genio e della voglia di fare un marchio e uno stile invidiati nel mondo, la rabbia di un presente che di fatto disincentiva quel modo di fare, di sporcarsi le mani, di osare. La mostra non è molto grande, e vista l'immensa produzione di design italiano è clamorosamente incompleta, ma vi assicuro che vale proprio la pena dedicarle un paio d'ore.

mercoledì, novembre 11, 2009

Questa è TV.

La trasmissione è appena finita e quasi mi manca. Stasera a "Che tempo che fa" è andato in onda un esempio di servizio pubblico, quello vero. Roberto Saviano ha raccontato le storie di alcuni personaggi più o meno noti della letteratura e del giornalismo, concentrandosi sulla forza delle parole, aldilà della pura testimonianza e degli idealismi. Personalmente sono stato percorso più volte da brividi e a volte ho resistito a stento ai pugni nello stomaco delle tante verità scomode, raccontate con naturalezza, senza alcun tipo di autocommiserazione, da chi a causa di queste vive una vita di disagio. Fabio Fazio è stato magistralmente trasparente, ancora una volta capace di dar voce a personaggi che in tv non riescono a trovare il giusto spazio. Spero in una tv che permetta più spesso occasioni di crescita come quelle di questa sera.

mercoledì, novembre 04, 2009

Quello che è di Cesare

Da ieri mi frulla in testa la frase rivolta da Gesù ai Farisei, che cercavano di metterlo in cattiva luce al cospetto delle autorità romane. Stiamo parlando della famosissima "Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio" (Matteo 22 v.21). E' evidente che il riferimento sia alle vicende legate all'obbligo europeo di eliminare tutti i simboli religiosi dalle aule scolastiche. La mia posizione è piuttosto netta, in quanto la scuola evidentemente appartiene a Cesare, che (più o meno) la finanzia e (più o meno) spera che tramite essa riesca a formare i cittadini di domani. Certo non mi piace molto la situazione. Avrei preferito un dibattito interno e una scelta autonoma dell'Italia, per evitare l'ovvia levata di scudi ideologica dovuta all'"attacco esterno". La seconda frase che mi è piombata nel cervello dopo aver visto tutta questa folla di difensori della cristianità è l'altrettanto celebre"O Dio o Mammona"(Matteo 6 v.24). Quanta ipocrisia da chi porta a spasso i crocifissi e poi lavora a favore dei corruttori, mercifica i corpi, adora il Dio Mercato e respinge i bisognosi! Il proprio credo si esprime nei luoghi di culto e nella vita personale di ogni persona, tutto il resto è sfruttamento del nome di Dio.

lunedì, novembre 02, 2009

Un Dubbio.

Qualche giorno fa mi è arrivato, tra i commenti ad un post, un appello piuttosto particolare. Francamente non riesco a comprendere se la faccenda sia a sfondo umoristico, ma ho la drammatica sensazione che sia tutto vero. A voi.

Ti chiedo un aiuto per mandare Silvio agli Oscar

Forse qualcuno ricorda l’esordio in tv di Benigni nei panni di un critico cinematografico, in un programma di Renzo Arbore. Nello stesso ruolo abbiamo visto in questi giorni il presidente del consiglio, in un film al cinema Mexico, a Milano. L'apparizione di Silvio Berlusconi come critico cinematografico è uno dei momenti più belli del film, resa anche più gustosa perché recensisce un film di Fellini. E a nostro giudizio, il presidente del consiglio è molto più credibile e interessante di Benigni. Fellini ha vinto 5 oscar, forse troppi. Anche Benigni ha vinto vari Oscar con "La vita è bella".
Noi crediamo che Silvio Berlusconi meriti un Oscar come miglior attore non protagonista nel film “Di Me Cosa Ne Sai” di Valerio Jalongo. Purtroppo, quando l'Italia deve nominare i suoi film per l'Oscar, la decisione è sempre influenzata politicamente dalla sinistra o dagli interessi delle grandi produzioni.
Per questo abbiamo deciso di inviare un appello direttamente all'Academy of Motion Picture Arts and Sciences a Los Angeles per la nomination di Silvio Berlusconi come miglior attore non protagonista nel film “Di Me Cosa Ne Sai” di Valerio Jalongo.
Se anche tu sei d’accordo sostienici. Diventa fan del gruppo su facebook. Più siamo e più in America ci dovranno ascoltare. Ecco l'appello, tradotto in inglese, che sarà inviato all'Academy insieme all'elenco dei sostenitori del gruppo su facebook.

"We strongly believe Silvio Berlusconi deserves an oscar nomination
as a supporting actor in the film "DI ME COSA NE SAI"
(What do you know about me) directed by Valerio Jalongo.
His appearance as a film critic is one of the best moment of
the movie.Unfortunately, when Italy has to nominate his films for
Academy consideration the decision is influenced by politics and
by the interests of major production companies. This is why we decided
to appeal directly to the Academy of Motion Picture Arts and Sciences
and ask that Silvio Berlusconi be nominated for BEST SUPPORTING
ACTOR in the film "DI ME COSA NE SAI"
(What do you know about me) directed by Valerio Jalongo."


Ti ringrazio per l’attenzione


Antonella Colombo


Per vedere il video: www.berlusconixloscar.blogspot.com