Oggi è successo quello che da tempo ci si aspettava a sinistra, è avvenuta la scissione dal partito dei DS, che tra poco confluià nel nuovo Partito Democratico, dell'ala più orientata a sinistra. E a lanciare l'ultimo annuncio è stato il ministro Fabio Mussi, che del "correntone" è uno dei leader principali, che in un discorso a tratti commosso ha illustrato le ragioni del dissenso. I temi che ha sollevato devo dire che sono molto condivisibili, ma credo allo stesso tempo che per raggiungere quei risultati non ci sia la neccessità della dicitura "di sinistra". Credo che i problemi legati, ad esempio, al lavoro, ai giovani, alla laicità dello stato, all'università e la ricerca, possano essere affrontati insieme a tutte le persone provenienti da percorsi politici diversi, purchè vengano riconosciuti e sentiti come tali. Devo dire che mi fa un po' strano tutto quello che sta succedendo alla sinistra italiana, ma è vero anche che la sinistra che si è avuto fin ora non è riuscita, negli anni, a garantire quel livello di diritti e di opportunità, a far fronte ai cambiamenti repentini della nostra società. Da persona di sinistra mi interrogo sul peso che i miei partiti di riferimento hanno avuto in questi anni, considerando che in altri Paesi europei governi con forze molto più moderate e distanti dai nostri ideali sono riusciti a garantire condizioni di vita migliori rispetto alle nostre. Certo, è una bella scommessa per Fassino e compagni, ma credo che l'unico modo per uscire dallo stallo della nostra Italia sia quello di rischiare qualcosa in più, mettersi in gioco e alzare la posta.
2 commenti:
Uno dei problemi principali, caro cesarino, è che a guidare questi cambiamenti sono sempre gli stessi.
Rutelli è un trombato, che ha perso le elezioni e doveva ritirarsi a vita privata....vabbè non vado avanti...cmq sto PD, senza una legge elettorale civile non serve a nulla.
Gianc
Gianc, hai perfettamente ragione, ma l'iniziativa è pur sempre coraggiosae , se non altro, un segno di discontinuità con il passato. Con questo non voglio dire che è tutto bello e giusto. Ma c'è la speranza che gli spazi che si determineranno nel nuovo partito saranno anche un' occasione per emergere per nuove energie e menti. Il discorso dei trombati, poi, è un problema nazionale, ma non è una giustificazione. Comunque credo che tra mille dubbi, perplessità, ma anche tante paure, questa nuova realtà può far partecipare alla vita civile tante persone che al momento ne stanno distanti a causa delle ideologie. E' tempo di concentrarsi sui problemi reali, e credo che la giustizia sociale e le opportunità sono problemi sentiti da tutte le componenti che confluiscono nel PD. Vedremo come andrà a finire...
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