Sentire parlare oggi in Italia degli immigrati in maniera così rozza e offensiva mi fa venire i brividi. E non mi riferisco esclusivamente alla forma lessicale, ma all'associazione immigrazione-delinquenza-ignoranza-inciviltà-chipiùnehapiùnemetta. La cosa che mi fa letteralmente accapponare la pelle è che a sentirci parlare così, molti tra i nostri nonni si staranno rivoltando nelle tombe. Proprio noi, gli Italiani, quelli indicati come "mezzi negri", sporchi, delinquenti. Quelli che subivano le ingiurie verbali e le aggressioni fisiche da parte delle popolazioni a cui "rubavamo" il lavoro. Proprio noi, raggiunto il benessere, ci stiamo trasformando da vittime in carnefici.
Per ricordarci chi siamo stati, ho pensato di fare un viaggio tra le vignette che descrivevano gli italiani emigrati all'estero. Per la prima puntata ve ne propongo una del secondo dopoguerra, pubblicata in Australia.
"Come mai ai funerali italiani portano la salma soltanto in due?"
"Perché i bidoni dell'immondizia hanno solo due maniglie"