Avevo promesso a me stesso di non scrivere nulla a riguardo del caso Eluana, ma il precipitare della situazione mi obbliga a urlare sottovoce la mia indignazione. Ciò che sembra assurdo è invece necessario, così il tono sommesso che si addice all'immensità del dolore di una famiglia si unisce alla ferma resistenza che siamo tenuti a sostenere, in nome della libertà e dei diritti civili. Trovo vergognoso che un governo possa decidere della vita di una persona per mezzo di un decreto. Trovo avvilente che un premier minacci una qualsiasi forma di ritorsione legislativa nei confronti del Presidente della Repubblica, solo perchè non ha intenzione di firmare un documento frettoloso su una materia spinosa come quella in questione. Trovo violento l'assalto alla famiglia Englaro, da parte di una fetta delle istituzioni e del popolo italiano. Trovo vergognosa la tavola imbandita dai mezzi di comunicazione, pronti a chiacchierare sui dettagli clinici. Rispettare la vita di Eluana, significa rispettarne anche le scelte e la morte.
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