sabato, marzo 28, 2009

Catanzaro Criminale.

La mia infanzia e adolescenza è passata tra le strade di una piccola città del profondo sud, Catanzaro. Una città che nonostante la collocazione in un'area di forte infiltrazione mafiosa è caratterizzata da un basso tasso di criminalità comune, nel senso di omicidi, rapine e microcriminalità. Le notizie che ormai sono alla ribalta dei tg nazionali cominciano a descrivere una realtà che sta mutando in negativo. Molti catanzaresi hanno cominciato ad addossare la colpa ai diversi, gli zingari, gli extracomunitari. Con grande dolore ho ricevuto decine di inviti al gruppo di facebook "Via gli zingari da Catanzaro", dopo l'assassinio di un giovane in un parcheggio di un centro commerciale, come a voler identificare il male come un qualcosa di lontano dalla comunità. E invece no. Il male è filtrato in ogni settore della società. Opere che non si compiono, lauree comprate, episodi di violenza, devastazione del territorio, traffico di droga, estorsione. Mi viene difficile attribuire agli zingari tutti i mali della città. Una città sempre in silenzio, autoimbavagliata dai compromessi. E mi viene da ridere amaramente se penso alla fiaccolata per la legalità organizzata in quel clima da fortino assediato dall'esterno. Ma il nemico è all'interno, a volte siamo noi.

p.s.:colgo l'occasione per ringraziare uscatanzaro.net per aver pubblicato il mio post a rigurado del parco commerciale Romani di Catanzaro. Avevo inviato quell'articolo ad alcuni siti di informazione cittadina senza che nessuno cogliesse l'occasione per informare i propri lettori (una casualità?), poi questa bella sorpresa.

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