Le sentenze di condanna
Craxi è stato condannato con sentenza passata in giudicato:
- a 5 anni e 6 mesi per corruzione nel processo Eni-Sai;
- a 4 anni e 6 mesi per finanziamento illecito per le mazzette della metropolitana milanese
Per tutti gli altri processi in cui era imputato (alcuni dei quali in secondo od in terzo grado di giudizio), è stata pronunciata estinzione a causa del suo decesso.
Le condanne e i vari processi hanno dimostrato che Craxi teneva in Svizzera diversi conti correnti segreti affidati a prestanomi, dove depositava il denaro che aveva ricevuto sotto forma di tangente dai principali gruppi industriali italiani. Secondo la testimonianza di Maurizio Raggio, che era fuggito in Messico durante la bufera di Mani pulite, Craxi aveva accumulato un tesoro di cinquanta miliardi di lire. Tale denaro fu poi impiegato, tra le altre cose, per l'acquisto di appartamenti in diverse città, tra cui Barcellona, New York, Milano, per l'acquisto di un aereotelevisione privata affidata all'amante Ania Peroni, di un hotel a Roma, un villino in Costa Azzurra per il figlio Bobo.
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