mercoledì, maggio 09, 2012

Dignità per Catanzaro

Era inevitabile, questa tornata elettorale per l'elezione del Sindaco di Catanzaro non poteva che rappresentare un momento di rottura per la vita passata e futura della città. La carica prorompente di cambiamento rappresentata dal gruppo a sostegno di Salvatore Scalzo contro la forza e l'influenza dei poteri forti esercitate da Sergio Abramo. Lo sforzo collettivo per immaginare un futuro diverso contro lo schema normalizzatrice e conservatore. In questo scontro frontale, oltre al governo del capoluogo, la posta in gioco è l'idea stessa della politica. Lo scontro tra ciò che è sempre stato e ciò che vorremmo per il bene comune. Poi, come spesso accade, la realtà supera ogni fantasia, così ci troviamo nella incredibile situazione in cui Sergio Abramo si trova a una manciata di voti dal raggiungimento del quorum che gli garantirebbe il passaggio diretto al primo turno. Ma questa paradossalmente forse è soltanto un'ulteriore opportunità offerta alla città per il cambiamento. E' inutile prendersi in giro. Da quando ho coscienza delle dinamiche politiche ho sempre sentito parlare di compravendita dei voti in termini di favori, privilegi, denaro. E chi di voi non ha mai sentito parlare di pressioni esercitate sui dipendenti dei call center cittadini, dei supermercati o di altre imprese da parte dei proprietari? E chi non ha mai sentito parlare di offerte economiche del tipo "25 euro prima e 25 dopo il voto"? E chi non ha mai sentito parlare di accordi tra alcuni candidati e rappresentanti della comunità rom? E chi oggi ha già dimenticato l'infinito squallore rappresentato nel reportage girato a Catanzaro qualche anno fa da Riccardo Iacona? Ecco che allora la coraggiosa azione di trasparenza intrapresa da Salvatore Scalzo e dalle forze di centrosinistra assume dei connotati storici, perchè per la prima volta si esce allo scoperto per combattere quelle pratiche che hanno posizionato la nostra città nello scantinato della democrazia partecipata. Che sia ben chiaro a tutti, questa è una battaglia di civiltà che sarà necessario vincere, un treno che con estrema difficoltà potrà passare una seconda volta. Una battaglia che va combattuta tutti insieme e a viso scoperto, perchè oltre al futuro di Catanzaro in gioco c'è la dignità stessa dei cittadini.      

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