Le primarie sono una grande risorsa per tutto il popolo di centrosinistra, perchè rappresentano luoghi e tempi in cui poter determinare in maniera tangibile più di un semplice candidato, ma la direzione e gli orizzonti di chi appartiene alla grande famiglia dei progressisti del nostro Paese. Proprio per questo, a mio parere, tutti coloro che si sentono parte di questa famiglia hanno il dovere di mobilitarsi in favore della candidatura che più si avvicini alla propria visione dell'Italia e dell'Europa che sarà. Da parte mia, militante del Partito Democratico, considero questo dovere ancora più stringente, così ho deciso di condividere con tutti voi alcune delle ragioni (l'elenco non è esaustivo) che mi hanno portato a sostenere con convinzione la candidatura di Pierluigi Bersani. E lo farò a modo mio, schematicamente, senza fronzoli e giri di parole, badando al sodo, sfuggendo alle narrazioni articolate e alle suggestioni.
- Perchè il programma è all'insegna della concretezza e del realismo, pur senza rinunciare agli obiettivi lontani nel tempo. Questo è l'approccio di cui l'Italia ha bisogno per tirarsi fuori dalla più grande crisi sociale, economica, civica e istituzionale dal dopo guerra.
- Perchè non vengono date per buone soluzioni semplicistiche, anche quando queste rappresenterebbero un ottimo mezzo di comunicazione con la pancia degli elettori.
- Perchè c'è una visione d'insieme, la consapevolezza che il progresso può essere perseguito soltanto se il patto tra generazioni sarà abbastanza saldo da coniugare merito, opportunità, generosità, responsabilità e solidarietà. Non mi fido di chi trova la soluzione nell'escludere persone ed esperienze. I padri e i figli ce la faranno soltanto se contribuiranno insieme e consapevolmente alla realizzazione del bene comune, ciascuno facendo la propria parte.
- Perchè si offre una via d'uscita "di sinistra" all'attuale situazione italiana ed europea. La consapevolezza che i perni della svolta dovranno essere il lavoro, il welfare, la solidarietà sociale, il civismo, l'onestà. I risultati del governo da parte dei mercati ci sta facendo ancora ingurgitare i propri frutti avvelenati e chi offre altro liberismo non fa altro che accelerare la creazione del nuovo proletariato, quello dei giovani, dei pensionati, della classe media in costante decadenza.
- Perchè il prossimo Presidente del Consiglio dovrà unire alla capacità di incidere sul macro sistema italiano, quella di migliorare la vita degli italiani con interventi di natura pratica. Pierluigi Bersani ha già dimostrato di essere in questo un maestro, se pensiamo a tutti i provvedimenti presi durante i brevi mandati di cui è stato protagonista.
- Perchè grazie a Bersani mi posso permettere di poter pagare l'assicurazione dell'auto (il decreto Bersani mi ha permesso il passaggio della classe di mio padre), non pago le ricariche telefoniche, posso trasferire il mutuo di casa, ho dimezzato la spesa per alcuni farmaci in parafarmacia, pagare meno tasse per avviare la mia attività professionale.
- Perchè la green economy è una delle maggiori aree economiche su cui investire ePierluigi Bersani è stato il primo (e attualmente l'unico) a capire questa grande opportunità e a dare un impulso tangibile al suo sviluppo. Parlo soprattutto degli incentivi alle fonti rinnovabili e all'efficienza energetica degli edifici.
- Perchè credo nella solidità, nella serietà e nella visione di Pierluigi Bersani, caratteristiche che ha mostrato anche durante questi anni alla guida del Partito Democratico, lavorando sodo sulla concezione di una politica vicina al cittadino, lontana dal leaderismo mediatico che ha imperato in Italia negli ultimi vent'anni.
- Perchè il rinnovamento si fa tutti insieme, altrimenti si trasforma in subdolo giovanilismo. Quello che mette sotto i riflettori volti giovani e nasconde le vecchie volpi, sempre pronte ad approfittare dei cambi al timone per assumere il controllo della nave. Serve si il rinnovamento, ma l'esperienza e soprattutto il rispetto non devono mai mancare.
- Perchè questo progetto è aperto a tutti e tutti possono apportare il proprio contributo di esperienza, energia e aspettative, compresi i cosiddetti "nuovi italiani", cioè tutti coloro che pur avendo origini straniere vivono e amano l'Italia.
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