giovedì, giugno 29, 2006

Funerali di Stato

Salve a tutti,
stasera sento il bisogno di parlare di un argomento molto importante, ma forse poco sentito: gli incidenti sul lavoro. E' storia di qualche giorno fa la tragedia del ponteggio crollato in un cantiere autostradale in Sicilia, in cui un operaio ha perso la vita, ma dopo l'emozione del momento tutto è stato serenamente riposto nel dimenticatoio. Eppure gli infortuni sul lavoro sono all'ordine del giorno e l'Italia, con i suoi 1394 decessi e 977803 infortuni annui (dati del 2003), fornisce un grosso, macabro contributo a livello europeo. Ma perchè è così semplice dimenticare queste vite? Secondo me è una questione soprattutto di dignità. Un morto in un cantiere deve avere lo stesso peso di un militare deceduto in un azione di guerra. E invece basta una divisa per far scomodare politici, vescovi, grandi folle, televisioni. Dare importanza alle "morti bianche" vorrebbe dire fare in modo di ridurre il margine di rischio per i lavoratori, per non abituarsi all'idea degli incidenti sul lavoro. E così credo che questi sacrifici "meriterebbero" di portare la nostra bandiera, in quanto martiri della Repubblica, che se non ricordo male qualcuno tanti anni fa scrisse di essere fondata sul lavoro.

1 commento:

Anonimo ha detto...

il bello che il primo articolo della costituzione cita:
"l'Italia è una repubblica fondata sul lavoro"...
Per fortuna che quei preambolo di 12 articoli è blindato...anche se non si direbbe

Buonanotte Italia

Bossagroove