La carica delle neonaziste
Crescono gli attacchi a sfondo razziale in Germania, mentre si fa avanti il fenomeno delle neonaziste nel partito di estrema destra.
Gli attacchi a sfondo razzista e anti-semita sono in netto aumento in Germania. I dati forniti dal Ministero degli Interni mostrano che le persone aggredite da estremisti di destra, tra gennaio e settembre, sono aumentate del 26 percento rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno.
Dati preoccupanti. Un portavoce del ministro dell'Interno tedesco ha riferito che la situazione verrà seguita da vicino e che sarà possibile fare un'ulteriore analisi, una volta in possesso dei dati riguardanti l'intero anno. La parlamentare Petra Pau, membro del Partito della sinistra (Pds), denunica anche che malgrado la crescita delle aggressioni, sono in netto calo gli arresti di estremisti di stampo neo-nazista. Basti pensare che nei primi nove mesi del 2006 erano state fermate 67 persone, sospettate di aver commesso crimini a sfondo anti-semita, mentre il totale di quest'anno è di soli 21 fermi. Secondo Guido Caldiron, responsabile dell'ufficio stampa del ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, e autore di numerosi saggi sulla diffusione dell'estrema destra in Europa, "l'incremento delle aggressioni da parte degli estremisti di destra è un dato che non mi stupisce. Ci sono numerosi gruppi di giovani, soprattutto nella Germania Est, che delusi per non aver visto una svolta economica importante dopo la caduta del Muro di Berlino, accusano un forte risentimento sociale che sfocia poi nelle aggressioni al diverso, allo straniero. La maggior parte degli aggressori, infatti, - continua Caldiron - sono giovani disoccupati, che si ritrovano negli ex club dela gioventù hitleriana".
Allarme già suonato. Preoccupazioni riguardo a una crescita improvvisa di aderenti alla frangia neo-nazista erano già emerse nel corso dell'anno dopo una numerosa serie di incidenti. Lo scorso agosto, per esempio, l'aggressione di sette indiani, picchiati con violenza a Mugeln da una cinquantina di neo-nazisti, aveva suscitato forte indignazione nell'opinione pubblica tedesca. Al punto che il partito socialdemocratico (Spd), membro della coalizione del cancelliere Angela Merkel, aveva avanzato, per volere del suo presidente, Kurt Beck, un'iniziativa legale per mettere fuorilegge il Partito Nazionaldemocratico Tedesco (Npd), guidato da Udo Voigt. Difficile, però, che tale iniziativa vada a segno, come sottolinea Caldiron: "E' assai improbabile che il Npd venga messo al bando. La giurisprudenza tedesca tutela molto la libera espressione di idee, e, inoltre, il partito dell'estrema destra sta cambiando il proprio modo di proporsi all'opinione pubblica. L'Npd non si presenta più come il partito dei nostalgici del Terzo Reich, ma cerca di mirare maggiormente alle questioni sociali, facendo breccia sul risentimento, soprattutto dei giovani, nelle aree più in crisi".
Un nuovo fenomeno. A due mesi dalla proposta di Beck, infatti, più che scomparire l'Ndp sembra trovare nuovi strumenti. Secondo il settimale Stern sta prendendo sempre più campo il finora inosservato fenomeno delle donne neonaziste. Si fanno chiamare 'Lega delle donne germaniche', 'White german girls' oppure 'Fronte di azione nazionale femminile', e costituiscono un'arma segreta dell'estrema destra in Germania. A settembre 2006 è nata la 'Cerchia delle donne nazionali', un'organizzazione interna al partito di estrema destra Npd. All' inizio erano 30, ora sono già 130, e il loro effetto, secondo il settimanale, è indiscutibile: migliorano l'immagine del movimento, raccolgono più fiducia e simpatia all'esterno e stabilizzano la struttura interna, oltre a allevare i neonazisti del futuro. Sono razziste, antisemite e xenofobe come i camerati maschi, ma certamente meno aggressive e meno riconoscibili a colpo d'occhio come nostalgiche del Terzo Reich, dice Stern. La percentuale di iscritte alla Npd è del 23 percento, che sale fino al 40 percento nelle associazioni di destra della società civile, ha detto al settimanale Michaela Kîttih, una esperta di Gottinga, città della Bassa Sassonia, che da anni segue le vicende delle neonaziste.
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