mercoledì, aprile 16, 2008

Fuggire o Lottare.

Come ormai tutti sappiamo, il risultato del voto è stato catastrofico. La destra in salsa nordica si appresta a governare per i prossimi 5 anni il nostro Paese. E' ero, lo si sapeva, ma alle disgrazie non ci si rassegna mai, come quando un nostro caro è da lungo tempo gravemente malato ma si spera comunque in qualcosa di miracoloso. Ma la realtà è un'altra cosa, ma non saprei dire di preciso che cosa. Avverto la sconfortante sensazione di vivere in un Paese in cui c'è una massa oscura, di difficile coprensione. Senza idee politiche precise, senza neanche un orientamento. Non li senti parlare, non esprimono pareri, non scendono in piazza, non propongono soluzioni, ma si nascondono dietro la critica qualunquista. Questa aridità porta a regalare il voto in cambio di una promessa qualsiasi di eliminare il bollo auto, o altre di queste cose miserabili. La dignità a volte costa poco. E' chiaro che per noi altri la sensazione di sfiducia è devastante. Pensare che c'è gente che non distingue il voto politico con il televoto del grande fratello è frustrante. I segnali indicano due possibili strade, la fuga o la lotta, e tra queste solo l'ultima può rappresentare una via d'uscita sociale e non solo individuale. Bisogna cercare di ricostruire, mattone dopo mattone, una qualche rete di educazione civica e di rispetto e cura per la cosa pubblica, compresa la cultura. La situazione forse è compromessa, ma qualcuno deve pur crederci.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

..non ti sembra di essere un po' qualunquista anche tu pensando che esistano due categorie di Italiani, di cui l'unica degna di stima sia la categoria di chi vota a sinistra? Ma a parte questo, cerchiamo di pesare il vero senso delle parole, parlare di lotta come via d'uscita sociale e non individuale è rischiosissimo, da questa base, qualche decennio fa, hanno alzato la testa organizzazioni terroristiche come le BR...

Cesare Dornetti ha detto...

Il mio pensiero non mi sembra qualunquista. Ma mi spiegate, ad esempio, come fa un elettore di destra, soprattutto ex AN, a votare il pdl? Dove sono andati i valori della patria, se poi fai affari con Bossi? Come fai a supportare un leader che in due settimane è passato dal disprezzo per Berlusconi alla sua osannazione? Sono aspetti reali o è tutta immaginazione? Anche le persone di destra converranno con me che se il prc avesse deciso dall'oggi al domani, senza chiedere alla base, di confluire nel pd, sarebbe successo il finimondo. Forse sono pazzo...

Anonimo ha detto...

caro icaro, ti riconosco con ammirazione che tu sei una delle ultime persone rimaste che crede nella politica "reale" fondata su determinati principi ed ideali a seconda delle idee che si condividono, ma purtroppo ormai la politica non è più così, nè a destra, nè a sinistra. Ecco perchè mi sembra qualunquista dire che a sinistra c'è ancora chi crede nei reali ideali delle idee che sostengono. Il voto dello scorso week end ne è la riprova, ormai le persone non credono più nelle idee, ma soltanto nei bisogni che una parte politica può soddisfare. C'è stato il cosiddetto fenomeno del "voto utile". Qualche esempio: Perchè la Lega ha ricevuto questo ampio consenso? Perchè le persone che l'hanno votata sono le persone che ritengono la sicurezza il prmario bisogno in una nazione come la nostra dove le frontiere sono fin troppo aperte. Perchè il PDL ha avuto questo ampio consenso? Perchè tutti quelli che l'hanno votato ritengono come bisogno primario avere anche un euro in più in busta paga. Perchè il PD ha ricevuto ampio consenso "risucchiando" gran parte dell'elettorato della sinistra? Perchè chi votava ha sinistra ha preferito dare il suo voto al compagno sicuro di "entrare" (e quindi una possibile risorsa per l'elettore in relazione ai suoi bisogni) invece di darlo a chi probabilmente avrebbe sostenuto le vere idee politiche di sinistra, ma senza poter avere le "mani in pasta".

Anonimo ha detto...

cmq nn ho capito che c'entrano le BR...

Anonimo ha detto...

a me sembra che l'analisi di cesare sia centrata. nè prima nè dopo le elezioni si è sentito nessuno parlare di politica a favore del berluska, ma poi... e soprattutto non si conoscono i valori politici di questa gente