Questa non ci voleva. Nel pieno di una battaglia fondamentale come quella della vigilanza Rai è saltato un anello debole. E così, bizzarramente, il nuovo presidente della commissione di vigilanza, per prassi spettante all'opposizione, è stato eletto con i voti della maggioranza. Il nome su cui sono ricadute le grazie del Partito-Berlusconi, che mai ha accettato la candidatura di Orlando (n quanto semplicemente appartenente all'Italia dei Valori di Di Pietro), è quello di Riccardo Villari del Pd. Quello che mi aspetto in una condizione del genere (perchè tendo a credere alla bontà della gente) è che Riccardo Villari si dimetta subito, ma visto che ancora ciò non è accaduto, comincerei a pensare al piano B. Il piano B si chiama espulsione dal partito. Fino a quando il PD non si ripulirà di chi è pronto a lanciarsi in "peripezie politiche" pur di accaparrarsi una qualche posizione di rilievo, resterà un partito sporco come gli altri. Spero in azioni decise e radicali, ma forse sarà l'ennesima delusione.
6 commenti:
..espulsione dal partito è roba da URSS. Dispiace vedere che ancora tanta gente ragiona in quel modo..
Un partito politico è un'istituzione democratica composta da gente che si muove su una direzione comune e nelle decisioni importanti si muove compatta. Chi è in disaccordo con le decisioni può combattere battaglie all'interno del partito, in maniera coerente e comunque discussa. La mossa di Villari mi sembra un qualcosa di radicalmente differente, indirizzata verso un puro riconoscimento personale.
E' tutto molto più semplice... il caso Villari ha fatto saltare tutti gli accordi sottobanco tra gli esponenti PD... E a questo punto non so chi sia più da espellere tra Villari e coloro che s'erano già furbescamente accordati..
non so quali film vedi, ma sei bravo con la fantasia...
...comodo chiudere gli occhi quando vi fa comodo..
comodo non firmarsi mai, caro anonimo
comodo e "molto" democratico
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