Dalle 8 di oggi in Francia sono aperti i seggi per il primo turno delle elezioni presidenziali, che si concluderanno con il secondo decisivo turno tra due settimane. Questa volta, più di tante altre, i riflettori sono accesi sull'esito di queste consultazioni per la valenza in termini europei della scelta dei francesi. Non sarà in gioco soltanto l'Eliseo, ma una visione complessiva dell'Europa tutta. Da una parte l'approccio egoistico tenuto in questi anni da Sarkozy che, connivente con Angela Merkel, ha portato alla disgregazione generale dell'Unione e all'esplosione nel nostro continente della crisi dei debiti, dall'altra l'europeismo convinto di Francois Hollande. Proprio lui, l'uomo comune che va in giro per Parigi con il motorino, a simboleggiare la fine dei governanti carismatici e il ritorno della normalità della ragionevolezza e della condivisione. E noi, da Italiani ed Europei, non possiamo che augurarci che i Francesi inizino questa fase nuova per l'Europa, in questi anni umiliata da una destra incapace, egoista e senza idee. L'Unione ha bisogno di governanti che guardino lontano e che vedano nella crescita dell'Unione la crescita di tutte le comunità nazionali, con lo scopo di creare una grande comunità europea. Una comunità di uomini e donne, di ideali, di diritti, di responsabilità e di sogni. E allora partiamo da qui, partecipando in maniera interessata alle elezioni francesi sostenendo Francois Hollande per la nuova riscossa dell'Europa unita, che potrà compiersi con le vittorie di Sigmar Gabriel in Germania e Pierluigi Bersani in Italia.
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