Su Repubblica.it hanno aperto una sezione riguardante i manifesti elettorali e alcune "modifiche" divertenti. Ve ne riporto qualcuna, perchè ci conviene sdrammatizzare la situazione...
venerdì, febbraio 29, 2008
venerdì, febbraio 22, 2008
Persecuzioni Politiche.
Nel marasma generale che Veltroni sta portando nella politica italiana, si è parlato molto della questione morale relativa ai candidati-condannati. Per la prima volta una forza politica, il Partito Democratico, ha deciso di non far partecipare alle proprie liste i condannati per reati come l'associazione mafiosa, la corruzione e così via. Ovviamente, per non restare indietro anche in questo, le altre forze politiche si scapicollano annunciando delle misure più o meno simili. Tra questi i più fantasiosi sono sicuramente quelli del Pdl, del Berluska per intenderci. Sentite e tremate. Il folkloristco coordinatore di Forza Italia, infatti, ieri ha detto che avrebbero ripulito le liste considerando "eventuali procedimenti penali che riguardano nostri parlamentari o eventuali candidati, esclusi naturalmente quelli che, come sappiamo, hanno un origine di carattere politico". Il gioco è fatto. Il Pdl non presenterà candidati interessati da procedimenti penali, tranne quelli che secondo loro sono "perseguitati politici". Bella scusa.
giovedì, febbraio 21, 2008
Forse qualcosa cambia sul serio...
Gli elementi per l'inizio di un certo cambiamento nella politica cominciano a essere numerosi e la cosa devo dire che mi fa avvicinare, nonostante alcune riserve iniziali, al PD. Le ultime due cose che mi hanno fatto piacere sono l'inserimento di candidati dei Radicali nelle liste del PD e, soprattutto, l'esclusione di DeMita per raggiunti limiti di età. Per quanto riguarda i Radicali, è un buon segno la disponibilità del partito alla discussione, soprattutto riguardo alle tematiche legate alla laicità e all'etica. L'esclusione i De Mita mi fa ben sperare per il futuro. Finalmente, dopo tante chiacchiere, qualcuno cerca di risolvere la questione anagrafica del Parlamento italiano, anche a costo di perdere i voti che un candidato forte come De Mita è sicuro di portare a casa. Va a finire che qualcosa cambia sul serio...
martedì, febbraio 19, 2008
Mi Sento Offeso.
Come sapete in questo blog si è scritto molto spesso a riguardo dei problemi legati ai diritti civili. E a proposito ho scritto vari post sulla condizione degli omosessuali nel nostro Paese. Ieri le mie sensazioni hanno avuto un orribile riscontro. Da una parte mi sento un po' sollevato perchè significa che non sono ancora un pazzo paranoico, allarmista, comunista e pessimista dedito alla sistematica critica di tutto e tutti, dall'altra è venuta fuori unasituazione insopportabile. Così l'attentato incendiario di ieri al Coming Out, lo storico locale gay della capitale, ci fa tornare indietro di tanti anni, o meglio ci fa finalmente tornare a pensare che alcune fasce di popolazione non godono del rispetto sociale, che è la prerogativa di una società civile. Una società civile non solo garantisce la tolleranza, ma anche il dialogo, la comprensione delle differenze e lo sfruttamento in positivo delle stesse. Io mi sento offeso della mano che ha incendiato il Coming Out. Mi sento offeso dall'indifferenza di molta gente, dal sottile menefreghismo di chi non sente propri certi bisogni umani e sociali. Probabilmente neiprossimi giorni verrà organizzata una manifestazione di solidarietà a Roma, sembrerebbe venerdì prossimo. Vi terrò aggiornati.
domenica, febbraio 17, 2008
A pensare male...
Grande eco sta avendo nelle ultime settimane la battaglia antiabortista portata avanti da Giuliano Ferrara e dal movimento da lui fondato, Pro life. L'argomento è di quelli che scottano, di quelli di cui non bisognerà mai smettere di discutere e approfondire, anche alla luce dei notevoli sviluppi della medicina e delle sue applicazioni nell'individuazione delle malattie dell'uomo, già dallo stato di feto. L'aborto come l'eutanasia, giustamente, ci interrogano ogni giorno in modo sempre più impegnativo, in quanto coinvolgono il significato stesso che la società dà alla vita, l'inizio ma anche la sua fine. Risulta dunque evidentemente chiaro che quando si parla di vita è disastrosamente sbagliato porre le questioni in forma partitica, proprio quello che ha fatto Ferrara. Trovo orribile che in questa campagna elettorale si parli di aborto e della legge 194, quella che regolamenta tale materia, una conquista della nostra società. Mi chiedo cosa significhi un partito Prolife. Che tutti gli altri sono contro la vita? Veramente, non riesco a capire. L'unica cosa che mi viene in mente (cattiva) è che si cerchi di rosicchiare qualche voto cattolico dopo l'uscita dell'UDC dalla destra. Lo so, sono troppo cattivo, ma come dice Andreotti "a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca".
venerdì, febbraio 15, 2008
Il Coraggio dei Valori.
E' da qualche giorno che prima di entrare in metro la mia vista è molestata da un manifesto elettorale sconvolgente. Lo slogan dice: "il coraggio dei valori". Già l'associazione tra valori e politici nostrani è un po', diciamo così, "complicata", poi quando si vede il faccione del sen. De Gregorio viene da ridere. E' un riso isterico. De Gregorio venne eletto nel 2006 nelle liste dell'Italia dei Valori, ma una volta "asceso" fu pronto a vendersi al migliore offerente. E indovinate che era il migliore? Non lo nomino, tanto lo conosciamo tutti. Comunque il buon De Gregorio riuscì a farsi nominare presidente della commissione difesa del senato, accordandosi con la destra. Ovviamente Di Pietro o mandò a quel paese, ma il senatore non si perse d'animo e fondò un nuovo partito, Italiani nel Mondo, col quale si presenterà alle prossime elezioni. Certo, se i valori sono quelli mostrati da De Gregorio stiamo freschi, eppure sono sicuro che in molti si riconosceranno...
mercoledì, febbraio 13, 2008
Il "Papa" è Morto.
Oggi è morto Michele Greco, all'età di 83 anni. Michele Greco, detto "il Papa" è stato uno degli uomini di spicco di Cosa Nostra, coinvolto nel maxi processo dal 1986 con l'accusa relativa soprattutto all'omicidio del giudice Chinnici. Resterà nella storia "l'augurio" che lo stesso Greco indirizzo ai giudici che si apprestavano a ritirarsi in camera di consiglio. Vi riporto il video.
lunedì, febbraio 11, 2008
Waterboarding all'Americana.
Qualche giorno fa ho letto su peacereporter.net un articolo di Alessando Ursic, dal titolo "Non è acquapassata", che è un reportage sulla pratica del waterboarding da parte degli americani. Il waterboarding è una tortura basata sull'annegamento artificiale. Vi riporto il pezzo.
Le dichiarazioni. “Nessuna ipotesi è da escludere”, ha detto il portavoce Tony Fratto durante un'udienza della commissione del Senato per l'intelligence. Bush potrebbe considerare l'idea di autorizzare tecniche di interrogatorio come il waterboarding in casi estremi, come per esempio quando “si crede che un attacco sia imminente”. Una versione diversa da quella del direttore della Cia Michael Hayden, che martedì aveva specificato come l'utilizzo dell'annegamento simulato nel 2002 e nel 2003 si collocava in un contesto che ora non c'è più. “E' una macchia nera sugli Stati Uniti”, ha detto la senatrice democratica Dianne Feinstein, membro della commissione. “La Casa Bianca sta provando a tenersi un campo il più aperto possibile. Sta dicendo agli altri che siamo pronti a usare gli stessi metodi utilizzati dai regimi più repressivi e più orrendi”.
Questione riaperta. La mossa della Casa Bianca riapre una questione che a Washington si credeva chiusa da tempo. Dal 2005, il Congresso ha approvato due leggi – il Detainee Treatment Act e il Military Commissions Act – che vietano l'uso di metodi estremi di interrogatorio, impegnando gli ufficiali statunitensi a rispettare la Costituzione e le Convenzioni di Ginevra in materia di trattamento dei prigionieri; e il wateboarding è vietato anche dal nuovo manuale di comportamento dell'esercito. L'amministrazione Bush si era poi mantenuta ambigua in materia. La Casa Bianca sosteneva che discutere sui metodi di interrogatorio della Cia avrebbe solo aiutato i nemici degli Usa. Un mese fa, il segretario alla Giustizia Michael Mukasey ha evitato di definire illegale il waterboarding, ammettendo però che lo considererebbe una forma di tortura se la vittima fosse lui.
Tutti i candidati contro Bush. Ma le cose potrebbero presto cambiare. Il Congresso sta valutando una proposta di legge che obbligherebbe la Cia a rispettare le regole di interrogatorio del manuale dell'esercito: il provvedimento è già passato alla Camera e sta per andare al Senato, ma Bush ha minacciato di porre il veto. Soprattutto, il dibattito sulla questione è entrato a far parte della campagna elettorale per le prossime presidenziali, e tutti i candidati rimasti hanno opinioni opposte rispetto a quelle di Bush. In campo democratico, sia Barack Obama sia Hillary Clinton dichiarano di voler dare una svolta netta alla politica dell'attuale amministrazione, perché sta danneggiando l'immagine del Paese all'estero. Ma anche quello che sarà il probabile candidato repubblicano, John McCain, ha sempre protestato contro i metodi di interrogatorio usati dalla Cia. McCain, che è stato prigioniero di guerra in Vietnam per cinque anni e mezzo ed è stato torturato lui stesso (ancora oggi non può alzare il braccio destro), si è sempre battuto al Senato per mettere fuorilegge il waterboarding e altre pratiche estreme. Comunque vada a finire, molti analisti ritengono che la Cia eviterà di ricorrere di nuovo all'annegamento simulato. Perché i suoi agenti sanno che, dal prossimo gennaio, la nuova amministrazione potrebbe prendere provvedimenti.
Questione riaperta. La mossa della Casa Bianca riapre una questione che a Washington si credeva chiusa da tempo. Dal 2005, il Congresso ha approvato due leggi – il Detainee Treatment Act e il Military Commissions Act – che vietano l'uso di metodi estremi di interrogatorio, impegnando gli ufficiali statunitensi a rispettare la Costituzione e le Convenzioni di Ginevra in materia di trattamento dei prigionieri; e il wateboarding è vietato anche dal nuovo manuale di comportamento dell'esercito. L'amministrazione Bush si era poi mantenuta ambigua in materia. La Casa Bianca sosteneva che discutere sui metodi di interrogatorio della Cia avrebbe solo aiutato i nemici degli Usa. Un mese fa, il segretario alla Giustizia Michael Mukasey ha evitato di definire illegale il waterboarding, ammettendo però che lo considererebbe una forma di tortura se la vittima fosse lui.
Tutti i candidati contro Bush. Ma le cose potrebbero presto cambiare. Il Congresso sta valutando una proposta di legge che obbligherebbe la Cia a rispettare le regole di interrogatorio del manuale dell'esercito: il provvedimento è già passato alla Camera e sta per andare al Senato, ma Bush ha minacciato di porre il veto. Soprattutto, il dibattito sulla questione è entrato a far parte della campagna elettorale per le prossime presidenziali, e tutti i candidati rimasti hanno opinioni opposte rispetto a quelle di Bush. In campo democratico, sia Barack Obama sia Hillary Clinton dichiarano di voler dare una svolta netta alla politica dell'attuale amministrazione, perché sta danneggiando l'immagine del Paese all'estero. Ma anche quello che sarà il probabile candidato repubblicano, John McCain, ha sempre protestato contro i metodi di interrogatorio usati dalla Cia. McCain, che è stato prigioniero di guerra in Vietnam per cinque anni e mezzo ed è stato torturato lui stesso (ancora oggi non può alzare il braccio destro), si è sempre battuto al Senato per mettere fuorilegge il waterboarding e altre pratiche estreme. Comunque vada a finire, molti analisti ritengono che la Cia eviterà di ricorrere di nuovo all'annegamento simulato. Perché i suoi agenti sanno che, dal prossimo gennaio, la nuova amministrazione potrebbe prendere provvedimenti.
venerdì, febbraio 08, 2008
Un Pugno nello Stomaco.
Ieri sera durante la trasmissione Annozero di Michele Santoro, è arrivato ai politici presenti, ma credo anche a tutti gli spettatori, un pugno nello stomaco. All'improvviso, durante una delle solite "discussioni" tra politici, fatte troppo spesso di attacchi personali per interessi di pochi, ha preso la parola un ragazzo di Rogoreto, vittima della non abbastanza nota vicenda delle case di amianto. La violenza del suo modo di parlare non è comune, ma è una violenza che tutti comprendiamo perchè non è nulla rispetto alla violenza subìta da lui e dalla sua gente. L'attacco a questo modo di fare politica è duro e giusto. Mentre parlava nessuno tra i politici presenti è riuscito a guardarlo negli occhi. Il pugno è stato forte e doloroso per tutti. Vi riporto il video.
mercoledì, febbraio 06, 2008
Bella Domanda.
Vista la cecità persistente dell'informazione di casa nostra, mi capita spesso di leggere qualche articolo di testate straniere. Qualche minuto fa ho finito di leggere un pezzo sul sito della BBC, intitolato "Berlusconi: Italy's 'comeback kid'?", in cui si spiega molto bene la situazione politica italiana e le sue prospettive. Vi risparmio l'idea che hanno di Berluska e Prodi, diametralmente opposte a quelle predominanti in Italia, ma nell'articolo la cosa che più mi ha colpito è una domanda semplice ma efficace. Ve la riporto. "Where are the young politicians, the Barack Obamas, the David Camerons of Italian politics?". Bella domanda.
Ecco il link: http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/7229045.stm
martedì, febbraio 05, 2008
La virtù della coerenza.
Come avrete sentito tutti, a breve si voterà. Ieri l'annuncio di Marini che ha deciso di rinunciare all'incarico esplorativo datogli da Napolitano, per verificare le condizioni di un'eventuale maggioranza a sostegno di un nuovo governo. Visti i risultati, è evidente che queste condizioni non ci sono, per vari motivi. Certo che in questo balletto abbiamo assistito a cambiamenti sostanziali di idee da parte di alcuni soggeti politici. Pensate ad AN, i paladini del referendum, quelli che mettevano in discussione il predominio di Berlusconi. Nei mesi scorsi Fini faceva lo splendido, dicendo addirittura addirittura di "menare" all'interno della CdL. Negli ultimi mesi si è fatto bello sui media facendosi vedere come un antagonista alla premiership di Berlusconi, criticando in continuazione Forza Italia e proclamandosi indipendente rispetto ai suoi disegni. E' arrivato addirittura a diventare il maggiore promotore del referendum per la modifica della legge elettorale. Dopo tutte queste figate è bastato un Mastella qualsiasi a determinare un cambio di rotta degno della finale di Coppa America. Da allora gli slogan sono diventati "al voto subito con questa legge elettorale" e "corriamo tutti insieme con Berlusconi, il leader naturale della CdL". Un bel cambiamento, ma siamo abitusti a vedere questi salti mortali da parte di chi ostenta sempre eccessivamente la massima coerenza delle proprie scelte politiche.
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