Il 7 ottobre di due anni fa veniva uccisa la giornalista russa Anna Politkovskaya. L'attività svolta dalla vittima e le circostanze della sua morte hanno fatto pensare da subito ad un omicidio di stampo politico. La Politkovskaya, infatti, era una delle più attive e pungenti giornaliste della Noraya Gazeta, forse l'unica testata indipendente in Russia. Il suo lavoro si concentrava sulla guerra cecena, della quale ha molto spesso raccontato le violazioni dei diritti umani da parte dell'esercito russo, troppo spesso decise a tavolino direttamente da Mosca. Negli anni definiti "era Putin" son stati uccisi in Russia 13 giornalisti, un dato raccapricciante che fa capire l'importanza che il potere dà al contenimento dell'informazione, creando di fatto una forma di regime non democratico.
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