I risultati delle primarie del Partito Democratico hanno scatenato una serie di effetti sulla politica di partito e non solo. Grandi movimenti tra gli alleati(IdV), gli altri appartenenti all'opposizione(UDC), le forze rimaste fuori dal Parlamento(Sl). E poi Rutelli, che ha deciso di chiudere la sua esperienza nel PD, perchè avverte la necessità di percorrere "un percorso diverso, con gente diversa". Non vi nascondo che che questa notizia non mi ha fatto precipitare nella disperazione, anzi può rappresentare uno di quei punti di svolta che possono determinare il salto di qualità del PD. Lo dico perchè una certa parte di "rappresentanti" in partenza effettivamente non incarnavano di certo ciò che un partito come il PD dovrebbe essere. Troppo vicini a linee bigotte e conservatrici, ben lontane anche dal normale sentire del cattolicesimo popolare, troppo pronti a voltare lo sguardo verso altri lidi nei momenti cruciali. Gli addii non sono mai una gioia assoluta, ma in questo caso la porta aperta per uscire permetterà il riavvicinarsi di forze riformiste e progressiste che in quella parte vedeva un freno ideologico insormontabile. Spero che queste porte permetteranno un bel ricambio d'aria. Ce n'è bisogno nel PD e nell'Italia tutta.
p.s.: ma la Binetti quando si decide a seguirlo?
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