Ecce Homo. Ecco l'uomo. Solo, inerme, torturato, ucciso dallo Stato. Ecco l'uomo stroncato per 20 grammi d'hashish. Brutalmente colpito sul corpo e sul volto da uomini in divisa che dovrebbero rappresentare la forza dello stato contro il male, ma che invece incarnano il male stesso. Queste immagini si addicono sicuramente più alle squadre di Pinochet che ad uno stato democratico. Guardando Stefano Cucchi viene automatico pensare a Federico Aldrovandi, a Emmanuel Bonsu (di cui scrissi qualche mese fa http://volaicaro.blogspot.com/2009/01/giustizia-per-emmanuel-bonsu.html ), ai poliziotti caricati a molla durante il G8 di Genova, agli innumerevoli casi di soprusi da parte delle forze dell'ordine. Dicono che stefano si sia procurato le ferite cadendo. Non voglio formulare accuse generalizzate, ma come si può da parte dei loro vertici far finta di niente? Da una parte il governo sta indebolendo le forze dell'ordine tagliando i fondi, dall'altra si tende a proteggere i "servitori infedeli". In entrambi i casi la direzione non è certamente quella della sicurezza delle persone. Colgo l'occasione per esprimere, oltre al cordoglio, l'immensa ammirazione che nutro per la famiglia Cucchi, che con coraggio ha intrapreso questa battaglia pagando di persona il dolore per il lutto e pubblicando le foto di Stefano brutalizzato, affinchè tutti possano comprendere.
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