Domani è il Family Day, il giorno della manifestazione a favore della famiglia, che in linguaggio politico significa manifestazione contro i Dico, il riconoscimento di alcuni diritti per i soggetti uniti in una relazione stabile di convivenza pluriennale. La cosa, lo dico subito, mi fa piuttosto schifo, già soltanto se penso che tra i paladini del movimento pro famiglia c'è Casini, che è divorziato e usufruisce dei privilegi previsti per le conviventi dei parlamentari. Non voglio dare giudizi morali, nel senso che non è un problema per me il suo divorzio, ma per favore non voglio sentire alcuna lezione di morale familiare da questa gente. Poi c'è la chiesa, che si nasconde dietro la difesa del matrimonio, quando è palese che la loro sensibilità viene urtata soltanto dalla frase "coppie di qualunque sesso", in quanto secondo me vive l'omosessualità come un problema interno. Allora che fare? Intanto partecipare alla manifestazione di domani pomeriggio, alle 15:45 in Piazza Navona, per sostenere i Dico, per affermare il bisogno di uno stato pienamente laico e per buttare giù il muro di pregiudizi nei confronti delle coppie omosessuali. Io ci sarò.
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