domenica, giugno 10, 2007

Poi non vogliono le centrali

Capisco che penserete che io sia un malato, forse non a torto, ma quando mi sono accorto che oggi è una giornata veramente estiva, mi è venuto in mente di guardare il sito di Terna spa (gestore e proprietario della rete di trasmissione elettrica nazionale) in cui è presente il diagramma di carico italiano in tempo reale. Questo diagramma rappresenta l'andamento dei consumi nazionali di elettricità. La linea verde individua i consumi aspettati, ottenuti con criteri statistici che generalmente ci azzeccano e come, quella rossa invece i consumi reali. Date un'occhiata. Avete visto che differenza? Sapete a cosa è dovuta? Ve lo dico io: soprattutto ai condizionatori. Qual'è la morale della favola? Facile. Prima di rompere le scatole alle amminisrazioni pubbliche nel momento in cui queste decidono di realizzare nuovi impianti di produzione, dobbiamo imparare a trattare l'energia come una merce preziosa. Se i consumi si contengono, la necessità di costruire nuove centrali si riduce. A proposito di questo, vi lancio un input interessante. Dagli studi effettuati dal mio amico-collega Ildo, che ha monitorato il comportamento degli elettrodomestici in standby, risulta che il loro consumo sia pari alla quantità di energia prodotta da una centrale termoelettrica a petrolio di medie dimensioni. Cari ambientalisti, prima dei comitati "no carbone" o "no turbogas" dovreste formare i comitati "no led" e "no condizionatori". Buona calura.

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