Seguire la politica italiana è un'impresa sempre più ardua anche per me, che generalmente mi appassiono con una certa seplicità alle tematiche discusse. Ma ora è troppo, decisamente troppo. Sale l'indignazione per la non reazione del popolo alle nefandezze di Berluska, che ormai non riesce più a nascondere minimamente la sua arroganza e la spudorata mania di restare a galla a tutti i costi. Basta. Poi se Di Pietro nota che il comportamento di Berluska è uguale a quello della magnaccia (vedesi intercettazioni Rai sulle raccomandazioni alle vallette, prostitute di alto bordo), i corvi cominciano a gracchiare. Tutti scandalizzati. Gli stessi che se la ridevano quando gli Italiani venivano chiamati "coglioni". Lo schifo ci circonda. Siamo con la m...elma fino al collo e pensiamo a salvare il premier da quella che lui stesso ha prodotto negli anni. Il provvedimento salva-premier è un'amnistia di fatto. Ditelo a quelli che hanno martoriato la sinisra per l'indulto. In tutta questa depressione, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata stamattina vedere Luca Barbareschi in tv, quale esponente del partito del Berluska. Lo stesso che propone la "pulizia" della Rai dai comunisti. D'altronde è Barbareschi, mica De Gasperi. La discesa è ripida.
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