No, non è uno scherzo nè una carnevalata di pessimo gusto. Quello che vedete in foto è il sacrestano della chiesa di S.Francesco (povero santo!) di Vigevano, che il giorno della memoria della Shoa ha pensato bene di salutare i fedeli con una fascia al braccio con stampata sopra la svastica. Un bel benvenuto, niente da dire. Il fatto è che per questa gente le porte da aprire non dovrebbero essere quelle delle chiese, ma quelle del carcere. E' la feccia della nostra società e mi viene il vomito pensando alle distinzioni che si vogliono appianare tra chi ha avuto diversi ruoli durante la Resistenza. Chiaramente, ma questa non è una notizia, il vescovo del posto non ha battuto ciglio. Cosa aspettarsi dalla chiesa? E dallo Stato?
in questo articolo di Repubblica trovate maggiori particolari
2 commenti:
si, l'avevo letto ieri...che schifo.. io andrei ad abbattere la chiesa dove sta con lui dentro.... punizione per lui e per chi ha visto e probabilmente non è salito sull'altare a prenderlo a calci...questo meritava
non riesco a capire cosa dovrà soccedere prima che qualcuno faccia qualcosa per sanare tutta questa merda!
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