martedì, aprile 07, 2009

Tanto per Cambiare.

Quella de L'Aquila, come ogni altra tragedia, toglie dalla bocca ogni parola. Ma come per molte altre tragedie è necessario fare un'analisi razionale dell'accaduto, per capire l'entità dell'autolesionismo dell'uomo. E allora la tristezza si trasforma in rabbia guardando le lesioni che hanno reso inagibile l'ospedale, che avrebbe dovuto reggere a ben più forti sollecitazioni. Poi gli altri edifici pubblici e le case di recente costruzione, spazzate via peggio di molti palazzi storici della città. Ma è la solita storia, la stessa di ogni post terremoto o calamità in genere. Siamo pronti a piangere del sangue innocente, ma poi siamo indulgenti verso chi (spesso noi stessi) raggira la legge credendosi furbo. Si vive con il mito del metro quadro e poi ci dimentichiamo che quei quattro muri devono stare su e possibilmente all'asciutto. Ma facciamo e faremo finta di niente anche dopo questa tragedia, come è stato fatto dopo tutte le altre. E già gli sciacalli veri (quelli con la cazzuola in mano) sono in agguato.

3 commenti:

giulia ha detto...

non so se chiamarla tragedia o delitto. ci sono morti che gridano vendetta.

Anonimo ha detto...

SECONDO ME TENDETE SEMPRE A DEMONIZZARE TUTTI QUELLI CHE LA PENSANO DIVERSAMENTE DA VOI. IL RIFERIMENTO AL METROQUADRO E' PURAMENTE POLITICO,E QUANDO CI SONO I MORTI LA POLITICA DEVE FARE UN PASSO INDIETRO.

Chiara ha detto...

Tremila morti nel 1980 sono sufficienti per non fare passi indietro? Sono sufficienti per urlare fino a perdere la voce che la catastrofe naturale non eiste, e che è la criminale responsabilità umana a fare degli eventi naturali delle apocalissi?
Io ci sono stata nelle roulotte, dopo i NOVANTA secondi di scossa del 1980, so cosa vuol dire... e so quanta rabbia fa pensare che queste tragedie sarebbero state evitabili in tutto e per tutto... si sono polverizzati ospedali, sono scomparsi paesi interi nel 1980... l'Italia è una zona tra le più sismiche del pianeta... dove cercare la responsabilità di quello che accade se non nelle scelte e non-scelte, personali e politiche, entrambe le cose, che hanno attraversato i decenni e quindi, ahimè, non hanno avuto colore o bandiera se non quella dell'ignominia e della vergogna?...