giovedì, aprile 13, 2006

Ora Basta!

Finalmente ci siamo arrivati.
di cosa sto parlando? della parola BROGLI. mi riferisco all'affermazione dell'EX presidente del consiglio: "tanti brogli: sono fiducioso, il risultato deve cambiare...". cosa? vivo un misto di incredulità e rabbia. ma partiamo dalla logica. se il suo governo ha avuto l'incarico di organizzare e controllare il regolare svolgimento delle elezioni, come fa a lamentarsi delle irregolarità? a parte questo, che non è poco, assistiamo ad un ulteriore calpestìo del popolo italiano. che significa "il risultato deve cambiare"? lo trovo un attacco eversivo alle radici democratiche del nostro paese. ci sarebbe tanto, troppo, da scrivere a riguardo, ma veramente a volte ci sarebbe bisogno di qualche azione più drastica... vigilate gente, vigilate...

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo Icaro, hai detto la parola giusta: EVERSIONE!
Siamo di fronte a persone che in 5 anni hanno stracciato la nostra Costituzione.

bossagroove

Anonimo ha detto...

Caro Icaro, ti invito a leggere questo articolo di Travaglio...
maledettamente vero

http://www.marcotravaglio.it/ilcaimano.htm

Anonimo ha detto...

Bravo Icaro, dimentichi che i Sindaci dei comuni hanno la possibilità di Delegare i presidenti di seggio, gli scrutatori, quando quelli regolarmente sorteggiati dalla corte d'appello non accettano l'incarico. E la maggioranza dei Sindaci non sono certo di Destra.

Ciononostante personalmente non credo che ci possano essere stati brogli.

Finalmente voglio proprio vedere se risolverete il conflitto d'interesse (e non credo) e se riuscirete a fare 1/100 delle tante cose (contestabili o meno) che il governo uscente ha prodotto.

Voglio vedere se i cantieri continueranno a lavorare in modo serrato, rispettando i tempi.

Voglio vedere quanto saremo costretti a sborsare per le tasse che il vostro leader (leader? sembra sia l'unico certo della sua sconfitta) ci appiopperà.

Sono proprio contento. Sai che palle se il Berlusca avesse vinto anche questa volta. Altri 5 anni di lagne e di accuse contro un singolo.....

Spero che Ciampi non venga rieletto, così la sinistra dovrà fare vedere di che pasta reale è fatta.

Mi spiego meglio:

Tutti oggi pregano che Ciampi, che ha dato la sua indisponibilità verso una rielezione, riveda la sua posizione cosicché camera e senato potranno andare a D'alema e Marini (come pare sia scritto da tempo).

Nel caso che Ciampi non venga rieletto, si propone un grossissimo problema:

Napolitano? (DS)
D'Amato? (DS)
D'Alema? (DS).

Sono le uniche alternative...Diessini

E visto che Prodi non resterà in sella neanche per 2 anni.

I DS non potranno proporre un Primo Ministro a loro contiguo (ricordi il D'Alema del post Prodi) perché hanno già il Presidente della Repubblica.

E quindi?

Ops. Elezioni....

E chi vincerà?

??????????????

Sempre lui. Berlusconi, l'unico ad aver vinto oggi.

Anonimo ha detto...

piccola annotazione: con la nuova legge elettorale non avviene più il sorteggio, ma gli scrutatori sono scelti dalle liste...

Anonimo ha detto...

Che gufi questi dstrorsi!

Anonimo ha detto...

caro icaro,

c'è sempre tensione quando l'uomo si libera dell'amato aguzzino.

"via le lame dal mio cuore, via le cose che lo umiliano"

k.

Anonimo ha detto...

Caro Icaro, forse non tutti sanno che...ecco il caro Prodi alla presidenza della commissione europea!
Durante la presidenza inglese dell’Unione
europea, nell’autunno 2005, abbiamo più volte chiesto a Tony Blair da che parte stava: da quella della giustizia sociale di Robin Hood o da quella della
prepotenza e dei soprusi, rappresentata dallo Sceriffo di Nottingham.
Il paragone con la saga di Sherwood ci è sembrato molto calzante poiché Blair si ostinava a difendere l’assegno inglese, il famigerato “English Rebate”,
un perverso meccanismo attraverso il quale la Gran Bretagna continuava a sottrarre all’Italia ingenti risorse. Parafrasando il noto racconto inglese, abbiamo
chiesto più volte alla ricca Gran Bretagna, e in particolare a Blair, di togliersi,
una buona volta, i panni dello Sceriffo di Nottingham, che prendeva ai poveri per dare ai ricchi.L’odiosa ingiustizia dell’assegno inglese avrebbe dovuto essere denunciata da Romano Prodi, che invece nei cinque anni di Presidenza della
Commissione europea si è contraddistinto per un silenzio complice e assordante.
Ma è una lunga e complessa storia che vale la pena raccontare dall’inizio.
Prodi tace e acconsente. Dalla fondazione della Comunità europea, ogni Paese partecipa con una propria quota nazionale al bilancio comunitario. Per
oltre vent’anni, l’unica a fare eccezione è stata la Gran Bretagna che ha contribuito in maniera del tutto irrisoria al bilancio dell’Unione europea, visto che
l’Europa ha sempre restituito a Londra la quasi totalità della somma versata.
Questo vero e proprio rimborso si chiama “assegno inglese”.
La storia dell’assegno inglese cominciò nell’era della Lady di Ferro.
Infatti il Primo ministro britannico Margareth Thatcher, sostenendo che il
Regno Unito era in una situazione economica molto difficile, pretese ed ottenne
dall’Unione il rimborso di due terzi di quanto versava. Era il 24 giugno 1984
quando furono firmati gli accordi di Fontainebleau che resero possibile lo sconto
inglese. I costi di questo sconto ottenuto dall’Inghilterra - di fatto un autentico
privilegio - furono ripartiti tra gli altri Stati membri dell’Unione europea,
ma in maniera diseguale. A pagare, infatti, furono prevalentemente la Francia e
l’Italia. Vediamo quali furono i motivi.
La Francia fu disponibile a fare questo sacrificio forse perché otteneva dalle istituzioni comunitarie importanti fondi per l’agricoltura. Non è mai stata
chiara, invece, la ragione per la quale l’Italia dovesse essere così penalizzata. I
maligni ironizzavano sullo scarso interesse dell’Italia per le questioni europee.
Fatto sta che qualcosa di vero deve pur esserci stato poiché dopo lunghe discussioni,
nel 2000, quando si riaprì il dibattito sull’assegno inglese, anche
l’Austria, i Paesi Bassi e la Svezia pretesero ed ottennero di alleggerire il loro
contributo. L’Italia, invece, rimase a guardare, accettando passivamente di
pagare un conto sempre più salato. Vale la pena ricordare che nel 2000 si sono
alternati due governi di centro-sinistra, il governo D’Alema e il governo
Amato che, evidentemente, non fecero nulla per cambiare la situazione. Anche
Prodi, di fatto, preferí tacere. Così l’Italia è arrivata a “sborsare” a Londra una
cifra record pari a un miliardo e mezzo di euro all’anno, cioè quasi tremila
miliardi di vecchie lire, sottraendo preziose risorse allo sviluppo del nostro
Paese, in particolare alle aree svantaggiate del Mezzogiorno.
Nel corso dei cinque anni della Presidenza Prodi, questo iniquo e inspiegabile
privilegio non è stato mai messo veramente in discussione. Soltanto con
l’arrivo del nuovo Presidente Barroso, la Commissione ha preso una posizione
forte, ritenendo che non ci fossero più le condizioni per concedere uno sconto
così eclatante al Regno Unito.
Nel dicembre 2005 la Gran Bretagna ha finalmente ceduto sul tanto
discusso “assegno inglese” e ha rinunciato a dieci miliardi e mezzo di euro
dello sconto che aveva acquisito più di venti anni prima con la Lady di Ferro.
Determinante è stata la battaglia fatta dall’Italia e in particolare dal Ministro
degli Esteri, Gianfranco Fini.

Anonimo ha detto...

CASSAZIONE CONFERMA IL RISULTATO ELETTORALE!

Un caro saluto a tutti i dietrologi sconfitti!