sabato, maggio 31, 2008
Sabato prossimo: Gay Pride.
giovedì, maggio 29, 2008
Riapriamo le Case Chiuse.
martedì, maggio 27, 2008
Una Nuova Resistenza?
Ho l'impressione che sia necessario non stare a guardare.
Che pena vedere gli squarci nella pelle degli studenti di Via De Lollis. Sono squarci che ognuno di noi dovrebbe sentire sulla propria schiena, perché attaccando loro, i fascisti hanno attaccato un pezzetto della nostra democrazia. Non si deve aver paura di esprimere le proprie opinioni, di attaccare un manifesto, di parlare liberamente. E’ nostro dovere difendere la nostra libertà, conquistata dai nostri nonni, trasmessa dai nostri padri, e che un giorno speriamo di poter consegnare ancora più ampia nelle mani dei nostri figli. E’ necessario indignarsi ad alta voce, partecipare alle proteste. E’ necessario non stare in silenzio. E’ necessario diventare veicoli di una cultura libera e sana. E’ necessario incazzarsi.
L’idea di quello che è successo a La Sapienza mi fa tremare dalla rabbia perché mi sento un po’ “figlio” di questa istituzione. Quei luoghi hanno rappresentato e rappresentano la formazione e la cultura di migliaia di persone, in tutti i campi del sapere. L’Università è il simbolo dello scambio di opinioni e della circolazione delle idee in libertà. L’attacco di questi barbari ci offende ma non deve farci paura. La foto che vedete l’ho scattata qualche ora fa. E’ l’ingresso principale della città universitaria. Speriamo di non dover vedere mai più queste immagini.
lunedì, maggio 26, 2008
Discriminazione.
Discriminazione: è il trattamento non paritario attuato nei confronti di un individuo o un gruppo di individui in virtù della loro appartenenza ad una particolare categoria.
Omofobia: un insieme di atti e di comportamenti avversi all'omosessualità o alle persone omosessuali.
Oggi un ragazzo di 18 anni è stato accoltellato dal padre, solo perchè si è dichiarato omosessuale. Il padre ha dichiarato "Non ci ho visto più. Troppo la vergogna e il disonore per questa storia". Purtroppo questa situazione di violenza non è un caso isolato e in molti si vergognano a denunciare gli aggressori, che troppo spesso si nascondono tra le mura domestiche. Spero che il ministro torni sui suoi passi, abbandonando i pregiudizi ideologici, e dia il giusto peso a una delle forme di discriminazione latente più presenti nel nostro paese.
venerdì, maggio 23, 2008
Gomorra.
martedì, maggio 20, 2008
Omofobia Non Troppo Latente.
sabato, maggio 17, 2008
Pillole di Memoria - Eugenio Colorni
Su questo link trovate una biografia più completa, dal sito dell'ANPI:
http://www.anpi.it/uomini/colorni_eugenio.htm
venerdì, maggio 16, 2008
Se li conosci li eviti?
martedì, maggio 13, 2008
Se li conosci li eviti.
p.s. Questa è la scheda su Schifani, presente sul libro incriminato.
Schifani Renato Giuseppe (FI) Anagrafe Nato a Palermo l’11 maggio 1950. Curriculum Laurea in Giurisprudenza; avvocato; dal 2001 capogruppo di FI al senato; 3 legislature (1996, 2001, 2006). Soprannome Fronte del Riporto. Segni particolari Porta il suo nome, e quello del senatore dell’Ulivo Antonio Maccanico, la legge approvata nel giugno del 2003 per bloccare i processi in corso contro Silvio Berlusconi: il lodo Maccanico-Schifani con la scusa di rendere immuni le «cinque alte cariche dello Stato» (anche se le altre quattro non avevano processi in corso). La norma è stata però dichiarata incostituzionale dalla consulta il 13 gennaio 2004. L’ex ministro della Giustizia, il palermitano Filippo Mancuso, ha definito Schifani «il principe del Foro del recupero crediti», anche se Schifani risulta più che altro essere stato in passato un avvocato esperto di questioni urbanistiche. Negli anni Ottanta è stato socio con Enrico La Loggia della società di brookeraggio assicurativo Siculabrokers assieme al futuro boss di Villabate, Nino Mandalà, poi condannato in primo grado a 8 anni per mafia e 4 per intestazione fittizia di beni, e dell’imprenditore Benny D’Agostino, poi condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo il pentito Francesco Campanella, negli anni Novanta il piano regolatore di Villabate, strumento di programmazione fondamentale in funzione del centro commerciale che si voleva realizzare e attorno al quale ruotavano gli interessi di mafiosi e politici, sarebbe stato concordato da Antonino Mandalà con La Loggia. L’operazione avrebbe previsto l’assegnazione dell’incarico ad un loro progettista di fiducia, l’ingegner Guzzardo, e l’incarico di esperto del sindaco in materia urbanistica allo stesso Schifani, che avrebbe coordinato con il Guzzardo tutte le richieste che lo stesso Mandalà avesse voluto inserire in materia di urbanistica. In cambio, LaLoggia, Schifani e Guzzardo avrebbero diviso gli importi relativi alle parcelle di progettazione Prg e consulenza. Il piano regolatore di Villabate si formò sulle indicazioni che vennero costruite dagli stessi Antonino e Nicola Mandalà [il figlio di Antonino che per un paio d’anni ha curato gli spostamenti e la latitanza di Bernardo Provenzano, nda], in funzione alle indicazioni dei componenti della famiglia mafiosa e alle tangenti concordate. Schifani, che effettivamente è stato consulente urbanistico del comune di Villabate, e La Loggia hanno annunciato una querela contro Campanella. Assenze 321 su 1447 (22,2%) missioni 20 su 1447 (1,4%). Frase celebre «Li abbiamo fregati!» (dopo l’approvazione della legge sul legittimo sospetto, che doveva servire per spostare i processi contro Berlusconi e Previti da Milano a Brescia, 1° agosto 2002). «In vacanza alle isole Eolie, Renato Schifani, in compagnia di alcuni amici, ha dovuto aspettare per un’ora di fila che si liberasse un tavolo in un ristorante del centro di Lipari. Il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama ha pazientemente atteso il proprio turno, senza sollevare alcuna obiezione e senza pretendere un trattamento di favore» (comunicato ufficiale dell’ufficio stampa del sen. Schifani, 15 agosto 2006 ). «Rita Borsellino sfrutta il nome del fratello per fini politici» (12 settembre 2003). «Sono un sessantottino, ho partecipato anch’io alle occupazioni. Sto dedicando la mia vita a lui, io credo molto in Silvio Berlusconi (...) Mi sono innamorato di Berlusconi perché ho visto in lui quella naturalezza e genuinità della politica che non avevo visto in passato. È un grande stratega e un grande leader» («Libero», 29 luglio 2007 ). «Oggi Cuffaro ha ripreso saldamente in mano il timone di una Sicilia che già è cresciuta così come i dati sul Pil e sulla disoccupazione ai minimi storici ci indicano. Dobbiamo anche riconoscere al governatore siciliano che è stato e continua ad essere l’unico garante della unitè della coalizione, risultato questo che, in un sistema maggioritario, è garanzia di stabilità e quindi di quella risorsa fondamentale per lo sviluppo che è la governabilità di un territorio. Forza Italia sarà al suo fianco in questa nuova fase di governo della Regione per sostenere quella linea riformistica che è alla base del proprio credo politico» (dopo la condanna di Cuffaro a 5 anni per favoreggiamento, Agi, 19 gennaio 2008 ).