martedì, maggio 27, 2008

Una Nuova Resistenza?

Ho l'impressione che ciò che era certo ora non lo sia più.
Dovevamo essere la generazione che non avrebbe conosciuto la contrapposizione tra gli estremismi di destra e sinistra, ma ci troviamo nel pieno di una recrudescenza della violenza a sfondo politico (o, probabilmente, pseudopolitico). E la cassa di risonanza di questo movimento è costituita da Roma, che da molto tempo vive nella contraddizione di un popolo accogliente e aperto di natura, ma nello stesso tempo affascinato da idee autoritarie di estrema destra. Lo scossone causato dalle ultime elezioni comunali ha fatto saltare il tappo, liberando frange estremiste di destra dall’emarginazione culturale che meritano. Questa “euforia”, unita a una sensazione di una qualche impunità, o comunque tolleranza, ha spinto questi gruppi ad attuare praticamente azioni che molto ricordano quelle fasciste. Anzi, sono azioni fasciste. Probabilmente per loro è un complimento, ma per chi crede ed è cresciuto nella democrazia la parola fascismo equivale a un qualcosa di sporco, di basso, di cattivo.

Ho l'impressione che sia necessario non stare a guardare.
Che pena vedere gli squarci nella pelle degli studenti di Via De Lollis. Sono squarci che ognuno di noi dovrebbe sentire sulla propria schiena, perché attaccando loro, i fascisti hanno attaccato un pezzetto della nostra democrazia. Non si deve aver paura di esprimere le proprie opinioni, di attaccare un manifesto, di parlare liberamente. E’ nostro dovere difendere la nostra libertà, conquistata dai nostri nonni, trasmessa dai nostri padri, e che un giorno speriamo di poter consegnare ancora più ampia nelle mani dei nostri figli. E’ necessario indignarsi ad alta voce, partecipare alle proteste. E’ necessario non stare in silenzio. E’ necessario diventare veicoli di una cultura libera e sana. E’ necessario incazzarsi.

L’idea di quello che è successo a La Sapienza mi fa tremare dalla rabbia perché mi sento un po’ “figlio” di questa istituzione. Quei luoghi hanno rappresentato e rappresentano la formazione e la cultura di migliaia di persone, in tutti i campi del sapere. L’Università è il simbolo dello scambio di opinioni e della circolazione delle idee in libertà. L’attacco di questi barbari ci offende ma non deve farci paura. La foto che vedete l’ho scattata qualche ora fa. E’ l’ingresso principale della città universitaria. Speriamo di non dover vedere mai più queste immagini.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo noto che la tua analisi è sempre spudoratamente unilaterale. Ieri mi domandavo, ma perchè un giovane militante di estrema destra è chiamato "fascista" e un giovane militante di estrema sinistra viene chiamato "antifascita" e non "comunista"? A mio avviso ciò è determinato dal fatto che nella nostra cultura è radicato il dramma del ventennio e non il dramma di una dittatura comunista. Questo elemento porta ad uno squilibrio della valutazione del fenomeno, che non possiamo assolutamente trascurare. A mio avviso l'estremismo politico è da condannare sia a destra che a sinistra poichè in entrambi i casi non è contemplata una vera libertà di cultura e di opinione. Non sono assolutamente giustificabili le aggressioni violente della destra ma allo stesso modo non sono giustificabili le azioni di "prepotenza" culturale messe in atto dai collettivi di sinistra. Il vero motivo degli scontri di ieri è stata la protesta dei collettivi di sinistra per un convegno sulle foibe organizzato da forza nuova. Una protesta prepotente perchè ha addirittura richiesto la revoca dell'autorizzazione alla manifestazione, e antidemocratica, poichè atta ad impedire ad altre persone di esprimere le proprie idee. La Sapienza è ormai ostaggio di questi collettivi che operano come giudici di merito e di legittimità riguardo la linea "politica" e culturale dell'università. Ciò è inaccettabile in una vera democrazia, ed è ancor più inaccettabile in una università pubblica dove ogniuno ha il diritto di poter esprimere il proprio pensiero, di destra, di centro, di sinistra, di estrema destra e di estrema sinistra..

Anonimo ha detto...

VEDI, CARO CLAUDIO, C'E' UNA GROSSA DIFFERENZA TRA CHI PROTESTA ATTACCANDO MANIFESTI CREANDO MOVIMENTI DI OPINIONE E CHI INVECE USA LE ARMI. SEI SICURO CHE SIANO TUTTI UGUALI? SEI SICURO CHE LE DUE PARTI SIANO REALMENTE CONFRONTABILI? PERDONAMI, MA TRA LA PENNA E LA SPRANGA, PREFERISCO LA PENNA.

Anonimo ha detto...

Caro Riccardo, l'antidemocrazia è uguale, sia a sinistra che a destra e indipendentemente dai fenomenti con cui viene messa in atto. Ho condannato gli episodi di violenza della destra. Condanno allo stesso modo l'attività antidemocratica dei collettivi di sinistra che strappano i manifesti di chi non la pensa come loro. A mio avviso, una sorta di tentativo di "monopolizzare" il pensiero. Una antidemocraticità diversa, strisciante, molto pericolosa....
Come vedi nn è solo penna contro spranga..

Anonimo ha detto...

Non è questione solo penna e spranga, vero

Anche forza nuova sa usare la penna cercando di bloccare film come nazirock, intimidendo chi voleva proiettarlo in sala o all'università leggete http://www.nazirock.it/

qui c'è uno stralcio e devo dire che non condivido nulla con queste persone per fortuna
http://it.youtube.com/watch?v=-DkURhVKeoM

poveretti li hanno aggrediti quei cattivoni dei collettivi

ma va, va...

Anonimo ha detto...

anche se si tenta con qualsiasi mezzo di non entrare nel merito della questione con l'adeguata obiettività, emerge da due piccoli esempi come il fenomeno rappresenti le 2 facce di una stessa medaglia..

L'estrema destra blocca il film nazirock

l'estrema sinistra il convegno sulle foibe...

a voi le conclusioni

Cesare Dornetti ha detto...

Claudio, secondo me poni il problema nel modo sbagliato e come dice riccardo metti sullo stesso piano cose con peso specifico diverso. Quella delle foibe è una scusa. La protesta non si è scatenata per l'argomento, ma per gli attori, cioè Forza Nuova. Anche i bambini sanno che questo movimento non è ispirato da animo democratico e si è visto. E anche il modo di pubblicizzare l'evento è stato a dir poco azzardato. I manifesti di Forza Nuova raffiguravano Pinocchio con la scritta "antifascismo", un oltraggio alla nostra storia. La tragedia delle foibe, che è una ferita profonda per il nostro paese, deve essere affrontata con la volontà di unire la nazione attorno alle proprie vittime. FN invece strumentalizza quei morti per le proprie motivazioni ideologiche, con la volontà di portare altra violenza. Sarebbe bastato, da parte loro, organizzare una qualche forma di protesta civile e democratica per la revoca del permesso, ma hanno preferito camminare sulla loro strada maestra, quella della violenza barbara.

Anonimo ha detto...

Icaro, mettiamo un attimo a fuoco qual'è il motivo della tua critica. Stai considerando gli attori e la loro strategia di comunicazione. Condivido la critica e la condanna delle violenze, ma non altro. Siamo in un paese libero e democratico, ogniuno è libero di dire ciò che vuole e come vuole nel rispetto della Legge. E chiunque la pensa diversamente, come te, è libero di criticare, non di sentirsi legittimato, con o senza violenza, a reprimere la libertà altrui di divulgare le proprie idee. Per questo sono da condannare entrambi gli "attori", la destra per la repressione violenta, la sinistra per il tentativo di "imbavagliare" chi ha opinioni e idee diverse.

Cesare Dornetti ha detto...

Non mi risulta che l'affissione di manifesti e la pubblica protesta siano sinonimo di imbavagliamento. Sono, anzi, esercizi di Democrazia. Sfido chiunque a contraddirmi.

Anonimo ha detto...

Si ma sono esercizi di imbavagliamento la pressione verso le istituzioni universitare a revocare l'autorizzazione di una manifestazione, con la minaccia di occupazione delle strutture. E sono esercizi di imbavagliamento anche il danneggiamento e la rimozione dei manifesti altrui, con lo scopo di impedire la libera informazione riguardo un determinato evento...

Anonimo ha detto...

SCUSATE, MA CONTINUO A PREFERIRE QUESTO ALLE SPRANGHE. SONO FATTO COSI'...

Anonimo ha detto...

Sei un po fazioso visto che sono due strategie di protesta illegittime e censorie...

Anonimo ha detto...

LA PROTESTA PUBBLICA E' ILLEGITTIMA SOLO NEI REGIMI AUTORITARI.

Anonimo ha detto...

Beh... ti contraddici da solo, caro Riccardo.... hai appena detto che anche le spranghe sono una protesta legittima...

Anonimo ha detto...

Art. 21 della cost. "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione..."
Credo che l uso di spranghe e altri mezzi di violenza non siano per niente menzionati nella costituzione, ma presenti solo nel codice penale , come comportamenti perseguibili e punibili...La libertà di pensiero è un diritto ma solo se rivendicato attraverso strumenti legali.

PS caro claudio ognuno si scrive senza la "i".

Anonimo ha detto...

..forse vi è un interpretazione troppo "ampia" del concetto di "altro mezzo di diffusione"... a mio avviso la distruzione dei manifesti non vi rientra, e non vi rientra neanche la pressione verso gli organi istituzionali con la minaccia dell' occupazione delle strutture.
Se per voi questa è legalità...

PS@anonimo: scusate se mi è scappata qualche "i" di troppo, ma siccome intervengo spesso da lavoro, avendo poco tempo può essermi scappato un errore da battitura e non è che ho tempo di rileggere...

Anonimo ha detto...

Le istituzuoni che governano l'Università La Sapienza devono avere pugno duro ed emarginare questi collettivi di sinistra, antidemocratici e illiberali. Sono gli stessi che hanni impedito a Fini di parlare ad un convegno ma cosa ben più grave hanno fatto saltare la visita del Papa. L'Università deve essere veicolo di tutte le culture ed è inaccettabile ammettervi questi diktat mascherati...

Anonimo ha detto...

http://www.corriere.it/cronache/08_maggio_30/sapienza_preside_minacce_359bcb26-2e08-11dd-bdf6-00144f02aabc.shtml

eccola.. la nuova resistenza!

ma state zitti!

Chiara ha detto...

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA