sabato, maggio 17, 2008

Pillole di Memoria - Eugenio Colorni

Passeggiando per le vie delle nostre città, capita di notare delle lapidi sparse quà e là, sui muri dei palazzi o a bordo strada. Solitamente l'approccio più caloroso è dato al più da un'occhiata distratta. Con questo post vorrei ricominciare a parlare di tutti quei nomi che si portano dietro una vita che molto spesso coincide con un pezzo più o meno grande della nostra storia. Ovviamente è ben accetto ogni vostro contributo. Questa idea mi è venuta dopo essermi soffermato su una lapide posta in Via Livorno (nella foto), più volte oggetto di devastazione da parte di gruppi neofascisti. La targa è a nome di Eugenio Colorni, di cui vi riporto la biografia.

Filosofo e docente. Nasce a Milano nel 1909 da famiglia ebraica mantovana. Dopo gli studi al Liceo-Ginnasio "Manzoni" di Milano, nel 1926 si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Milano, dove segue le lezioni di G.A.Borgese e di P. Martinetti, con cui si laurea nel 1930 con una tesi su Leibniz. Dopo un giovanile entusiasmo per il sionismo, aderisce all'antifascismo militante, collaborando con "Giustizia e libertà". Dopo gli arresti del 1935, prende contatto con il Centro interno socialista, di cui diviene uno dei maggiori responsabili. Arrestato nel 1938, è confinato a Ventotene, dove stringe amicizia con Altiero Spinelli e Ernesto Rossi e aderisce alle idee federalistiche. Partecipa alla stesura del Manifesto europeista di Ventotene, nell'agosto del 1941. Il manifesto è diffuso grazie a Colorni che trasferito da Ventotene a Melfi di Puglia, nel maggio del '43 riesce a fuggire, dandosi alla vita clandestina. Il 27 agosto del 1943 a Milano, in casa di un grande scienziato, Alberto Mario Rollier, Colorni insieme a Spinelli è tra i fondatori del Movimento Federalista Europeo, che si propone di diffondere le idee contenute nel Manifesto. Rientrato a Roma, riprende il lavoro politico collegandosi al ricostituito Partito Socialista di Unità Proletaria. Dopo l'8 settembre è capo redattore dell'Avanti! e organizzatore del centro militare del partito. Ferito da una pattuglia della Banda Koch il 28 maggio 1944, muore due giorni dopo all'Ospedale San Giovanni di Roma, all'età di 35 anni.


Su questo link trovate una biografia più completa, dal sito dell'ANPI:

http://www.anpi.it/uomini/colorni_eugenio.htm

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi fa molto piacere che tra voi giovani(ahimè, dico "voi") ci sia ancora qualcuno che curi la memoria di ciò che siamo stati. Caro Icaro, devo complimentarmi per il tuo blog, che è pieno di spunti interessanti. Hai mai pensato alla politica attiva?

Cesare Dornetti ha detto...

Ti ringrazio molto per i complimenti, che mi fanno molto piacere per le motivazioni che hai espresso. Come mi capita spesso di dire nei ragionamenti tra amici, al momento in Italia ci sono tre grosse emergenze sociali da affrontare: l'informazione, l'educazione civica e la memoria. Su questi temi bisogna essere rigorosi e testardi.