domenica, giugno 08, 2008

Roma Pride: l'Orgoglio di Esserci.

Ieri, come anticipato su questo blog, ho partecipato alla manifestazione del Roma Pride. Eravamo un piccolo gruppo, ma è stata una bellissima esperienza. Vista la totale assenza della notizia sui telegiornali di oggi, vi riporto una piccola cronaca della giornata. Il corteo si è riunito a piazza della Repubblica e si è mosso verso via Cavour, via dei Fori Imperiali, Piazza Venezia e Piazza Navona (S.Giovanni era stata negata dal Comune), dove ci sono stati gli interventi degli organizzatori. La partecipazione è stata di massa. Gli organizzatori parlavano di 500mila persone, la questura di 10mila. Io ad occhio, dall'esperienza delle tante manifestazioni su questo percorso, posso dire che c'erano tra le 200mila e le 300mila persone. Io che ho partecipato al Gay Pride qualche anno fa ho notato che c'è stata una notevole maturazione a livello di modi e contenuti della manifestazione. Anche se dalle foto che tutti pubblicano non si direbbe, il corteo è stato caratterizzato (considerando le connotazioni della festa) da una certa sobrietà. Molti dei personaggi sguaiati inquadrati nelle foto non partecipavano alla manifestazione, ma comparivano giusto il tempo per farsi immortalare, per poi allontanarsi dal corteo. Una cosa piacevolissima è stata la partecipazione di eterosessuali, coppie e famiglie che come noi sentono che la condizione omosessuale non sia una questione di una minoranza, ma un termometro sociale dello stato di diritto nel nostro Paese. Sono giunte voci di un'incursione neofascista nel corteo, vicino piazza Venezia, al grido di "vi accoltelliamo tutti", prontamente bloccata dalle forze dell'ordine. Questa è la loro "democrazia", barbari senza scusanti. Gli interventi dal pullman-palco a piazza Navona hanno dato voce al messaggio politico, culturale e umano della manifestazione. Il momento più toccante è stato quando ha preso la parola il padre di un ragazzo che anni prima gli aveva confessato di essere omosessuale. Dopo 7 anni di rottura ha capito che la sofferenza del figlio coincideva con la sua, per cui ha comminciato a lottare affinchè il figlio avesse gli stessi suoi diritti. Un grande insegnamento che dovrebbe far riflettere sulla necessità di appoggiare le battaglie sociali del movimento omosessuale, anche senza farne parte.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao Icaro, anche io ero lì ed è stata davvero un emozione vedere quante persone etero e bambini fossero presenti forse è vero qualcosa stà cambiando e io non smetterò mai di crederci, perchè solo mettendoci la "faccia" possiamo mostrare davvero chi siamo e mia madre per questo continua a ripetermi "si è giusto quello per cui lotti ma perchè lo devi fare proprio tu" io la capisco da un lato la sua preoccupazione, sono una donna e vivo due volte una discriminazione poichè anche omosessuale, se mia mamma non avesse paura non darei torto alla Carfagna, ma una madre sa che in italia se sei donna già corri rischi, e se sei omosessuale ne corri altri, io non ho paura, e continuerò a camminare a testa alta grazie anche alla forza che mi danno tutte le persone che ho intorno e che mi vogliono bene per quello che sono una semplice ragazza. Valentina

Anonimo ha detto...

ROMA PRIDE 2008:
IL VATICANO OCCUPA L’ITALIA,
FACCIAMO BRECCIA OCCUPA IL VATICANO


Si è svolto il 7 giugno a Roma il Pride a cui hanno partecipato oltre
200.000 persone.
Alla manifestazione era stata negata Piazza San Giovanni, storica piazza dei
movimenti, con la scusa che all’interno della chiesa doveva esibirsi un coro
di preti cattolici. Una decisione istituzionale che ha confermato la volontà
di negare agibilità politica a chi non si piega ai diktat del governo di
destra e del Vaticano, oggi più che mai alleati. Per questo durante il Pride
il coordinamento “Facciamo Breccia-No Vat” ha reagito occupando
simbolicamente piazza San Pietro, nel territorio dello Stato del Vaticano
(Santa Sede).
Sono stati aperti degli striscioni con scritto: “San Giovanni negata,
occupiamo San Pietro”, “No Vat”, “Facciamo Breccia”.
La polizia italiana è intervenuta fermando e identificando 13 attivisti di
Facciamo Breccia-NO VAT, nonché dei fotografi professionisti a cui sono
state cancellate le foto, ed addirittura dei turisti che avevano le macchine
fotografiche.
Contemporaneamente, l'azione veniva rivendicata dal palco del Pride in
piazza Navona.
Immediatamente alcune agenzie di stampa avevano pubblicato la notizia, che
però è stata poco dopo oscurata, con una logica di censura da regime.
Facciamo Breccia denuncia la deriva autoritaria e fascista italiana. E’ da
qui che nascono le aggressioni sempre più frequenti contro gay, lesbiche e
trans, ma anche la violenza sulle donne e le persecuzioni contro i/le rom e
sinti e contro chi arriva da paesi impoveriti.
Proprio mentre era in corso il Pride romano, sulla linea circumvesuviana nei
pressi di Napoli due ragazzi venivano aggrediti e massacrati in quanto gay.

Un mese fa a Verona un ragazzo è stato ammazzato da estremisti di destra
solo perché aveva i capelli troppo lunghi. Le aggressioni alle trans e
alle/i migranti sono ormai gli effetti quotidiani della (in)cultura dell’odio
per chiunque sia identificato come ‘diverso’.
In questo quadro abbiamo scelto di diffondere la notizia e il video sulla
nostra azione di protesta come un piccolo ma significativo atto di
resistenza in un paese dove il rafforzarsi del legame tra repressione
istituzionale, violenza squadrista e integralismo cattolico stanno aprendo
definitivamente la strada ad un regime autoritario.
Un video con le immagini dell’azione con la radiocronaca in diretta curata
da “Radio Onda Rossa" è presente sul web” e vi si accede dalla prima pagina
del nostro sito www.facciamobreccia.org


Coordinamento Facciamo Breccia

Chiara ha detto...

com'è...niente commenti dai soliti noti/ignoti?
o è troppo presto?
oppure la strategia della negazione stessa dell'evento sposata dalla stampa nazionale è condivisa in pieno dai nostri amici commentatori/vendicatori della notte?
....cesare ma com'è che io andrei a finire sempre alle mazzate...non va bene questa cosa. sono una provocatrice sovversiva, nonchè cattocomunista...madò...ma con chi te la fai, cesarì?
hihi
;-)