venerdì, maggio 20, 2011

Il dovere di esserci.

Finchè esisteranno discriminazioni, esisterà anche il Gay Pride. Quest'anno a Roma si svolgerà l'Europride (il gay pride europeo), una città che purtroppo negli ultimi anni è diventata un simbolo dell'omofobia di ritorno. Non che sia mai cessata di esistere, ma oggettivamente assistiamo giorno per giorno a un'escalation continua di casi veramente spregevoli. In questi ultimi anni ne abbiamo viste troppe: insulti in pubblico, aggressioni per strada, denunce, offese, addirittura un attacco incendiario a un noto locale della gay street. E non dimentichiamo la discriminazione culturale dei rappresentanti delle istituzioni, dalle battute di Berlusconi alle idiozie di Giovanardi. E poi la cecità infinita nei confronti di azioni legislative che puntano a punire più severamente chi commette reati con chiari intenti omofobi. Niente di niente. E allora sarò lì a metterci la faccia, dal primo giugno al pride park all'interno di piazza Vittorio, in cui saranno organizzati eventi di varia natura, e poi alla grande manifestazione del 12 giugno per le vie della Capitale. Il livello di civiltà di un popolo si misura dal trattamento riservato alle minoranze di ogni tipo, siano esse di natura etnica, politica, sociale, religiosa, sessuale. Per questo sarà dovere di tutti sostenere l'Europride.

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