E' brutto, a volte, vedere in qualche modo confermate alcune impressioni relative alla nostra società. Io, notoriamente, sono quello che si indispettisce quando nei servizi di cronaca dei tg catalogano i malviventi per nazionalità. E' troppo forte in me la certezza che un criminale è sempliemente un criminale, senza nazionalità, perchè non esiste una nazionalità criminale. E poi soprattutto perchè sono convinto che dare la colpa delle violenze ad "estranei" alla comunità sia una buona scusa per illuderci di essere puri, cosa che è difficile da credere. La verità è che la violenza è n fenomeno sempre più strisciante. E' dico strisciante perchè non è mai scomparsa, ma è da un po' di tempo che la consideriamo una cosa estranea agli italiani, al massimo roba da meridionali. E invece no. Bisogna scendere sulla terra. La violenza sul giovane a Verona è solo un esempio, ma non è assolutamente l'unico. Certo, colpisce l'appartenenza dei coinvolti ai gruppi neonazisti veneti (sempre agli illusi, intendo). Probabilmente qualcuno comincerà il solito balletto giornalistico, con tutti i risvolti dell'accaduto, ma poi la questione sarà archiviata come tutte le altre volte, perchè intanto ci sarà qualche altro osso da spolpare. Come dico sempre occorre vigilare. Vigilare su questi gruppi, sul neofascismo/neonazismo in ascesa, ma soprattutto sulla violenza quotidiana.
2 commenti:
La violenza è da punire e reprimere in ogni caso e con la strategia adatta, in questo caso, essendo Italiani, bisognerebbe garantire sia la certezza della pena, sia una pena adeguata.. Qualsiasi altra strada è solo un palliativo...
sono pienamente d'accordo. l'incertezza della pena è, forse, il male più grave dell'italia
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