mercoledì, luglio 06, 2011

Province d'Italia

Capisco l'effetto che ha provocato il voto di ieri in Parlamento relativo all'abolizione delle province, in cui il PD si è astenuto. La mia prima reazione alla vista della notizia è stata di fastidio, perchè si era persa un'occasione per esprimere una direzione politica di un certo tipo, per il valore simbolico e per mandare un'altra volta sotto il governo. E poi ho pensato che il problema sta tutto qui, nel dare alle battaglie sempre e solo un valore simbolico, spesso dimenticando che è più importante lavorare per un disegno complessivo rispetto a piccole effimere vittorie. Entrando nel merito dell'argomento, sappiamo che oggi in Italia le province spesso rappresentano inutili centri di spesa, costituiti da dirigenti, strutture, cariche politiche foraggiate con milioni di euro ogni anno. Questo non va bene, anzi è proprio deplorevole, ma dobbiamo ricordarci che le province hanno anche delle competenze quali le scuole, la formazione professionale, le strade, l'ambiente e altro, per cui è importante definire l'eventuale spostamento di queste verso gli altri enti locali. In più le province hanno al loro interno del personale specializzato che può essere messo a disposizione dei comuni, soprattutto nei territori in cui non sono presenti grandi centri urbani e la regione è un qualcosa di troppo lontano. In definitiva a mio parere per il momento è necessaria una drastica riduzione del numero delle province, eliminandole nelle zone fortemente urbanizzate, riducendone i costi di gestione e il peso politico, diventando di fatto enti snelli e di supporto pratico ai comuni. Ma per fare questo è necessario un disegno organico, di prospettiva è duraturo. Dobbiamo smetterla di fare battaglie per combattere, dobbiamo piuttosto pensare a vincerle.

Questa è la proposta del Partito Democratico

3 commenti:

Riccardo ha detto...

Stavolta non sono d'accordo, almeno non completamente. Il grande errore nella votazione di ieri è stato proprio di progettazione. L'opposizione aveva tutto il tempo per elaborare un progetto comune, ma non lo ha utilizzato e si è presentata divisa. Se anche il PD fosse andato con un suo progetto alternativo che teneva in considerazione tutta la questione delle competenze da riassegnare, la proposta sarebbe stata ugualmente bocciata, questo perchè quello che manca e che è mancato è proprio la fase di sintesi e condivisione di queste proposte tra tutti i partiti di opposizione.
E' questo l'unico modo di vincere le battaglie. Nessuna proposta, anche la più utile e sensata, può aver successo se la si portar avanti da soli.

Cesare Dornetti ha detto...

Riccardo, sia chiaro, questo articolo non voleva essere a difesa del PD, però se ne sono sentite troppe per cui mi sembrava giusto fare il punto della situazione. Il PD deve riuscire a coinvolgere le altre forze di centrosinistra a progettare insieme il futuro dell'Italia. E' il suo compito e se non ci riesce è un fallimento totale. Ma queste devono essere disponibili e non cedere alla demagogia più totale. Serve uno sforzo di verità e di umiltà da parte di tutti.

ivan ha detto...

secondo me troppa gente ci sta marciando su questa cosa. anche quelli che hanno votato per l'abolizione non hanno minimamente idea di come fare materialmente e votano sapendo che non dovranno impegnarsi a risolvere il problema