Gli atti folli sono sempre effetti (collaterali?) di un qualcosa che viene da più lontano. E' inutile girarci attorno, la strage di Firenze avvenuta ieri non è un caso. Uccidere degli uomini seguendo un preciso criterio non può che essere frutto di un pensiero stratificato nel tempo che a un certo punto diviene ossessione. Ma la matrice ideologica è la culla in cui questa deformazione viene alimentata. L'assassino di Firenze, Gianluca Casseri, era un militante di CasaPound, l'organizzazione di estrema destra che da tempo cerca in tutti i modi di mostrare al Paese una faccia presentabile, con scarsi risultati. Basta guardare gli episodi di cronaca in cui sono coinvolti i loro associati o quelli di Blocco Studentesco, la costola studentesca del movimento. Non poche volte sono stati infatti riconosciuti membri dell'organizzazione tra i protagonisti di episodi di violenza. E vedere il loro leader Iannone ieri sera dalla Annunziata descrivere Casa Pound, praticamente come dei missionari in questo mondo cattivo, mi ha fatto ribrezzo. E come si sono mossi celermente alcuni parlamentari in difesa di Alberto Palladino, detto Zippo, uno dei capetti di Casa Pound riconosciuto dai militanti del PD che hanno subito una violenta aggressione qualche tempo fa! Ora nessuno vuole dire che Casseri sia stato armato da CasaPound, però è certo che gesti di questo tipo nascono da un retroterra culturale violento e razzista.
Solidarietà a Dieng Moustapha, Diop Mor e alla comunità senegalese. E da Italiano sento un profondo sentimento di sete di giustizia e di vergogna.
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