mercoledì, novembre 09, 2011

Bagnomaria.

La verità è che stiamo a bagnomaria. La giornata convulsa di ieri a mio avviso non ha dato i risultati sperati. Servivano le dimissioni immediate di Berlusconi e l'affidamento del governo a una persona autorevole, stimata a livello internazionale, coperta da una maggioranza molto ampia che si facesse carico delle scelte difficili che ci troveremo a dover fare nelle prossime settimane.
Questo rinvio della fine allunga di fatto l'agonia del nostro Paese, sguarnito nei confronti della speculazione e incapace di presentare una faccia credibile a livello internazionale. Questo governo a fatica sta scrivendo il maxiemendamento contenente le misure contenute nella famigerata lettera alla BCE e già ci arrivano le richieste di incrementarlo con altre azioni ulteriori. Non ci possiamo permettere lenti declini. Uno sguardo all'emergenza economica, dunque, ma anche alla possibilità di tentare una modifica alla legge elettorale, o almeno in assenza di accordo lavorare per la riuscita del referendum contro il porcellum. Non voglio uscire dal berlusconismo teoricamente, ma restarvi invischiato per un'altra legislatura. Infine l'ultimo aspetto: non mi fido di Berlusconi. La storia ci insegna che non bisogna mai dare spazio ai tiranni, soprattutto quando sono all'angolo, per cui è necessario affondare il colpo di grazia. Spero che le opposizioni, il Presidente della Repubblica e una parte dell'attuale maggioranza facciano qualche passo in questa direzione.

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