giovedì, gennaio 05, 2012

Roma Capitale di Violenza

A Roma da un po' di tempo la situazione è insostenibile. La carica violenta che ha attanagliato la città sta diventando consolidata e crescente. E parlo di violenza di ogni tipo: regolamenti di conti per strada, delinquenza comune, a sfondo razziale e omofobo. E mi fa ridere amaramente il ricordo dell'ultima campagna elettorale a Sindaco di Roma, dove con lo slogan "Rialzati Roma" Gianni Alemanno cavalcò la sensazione di insicurezza della gente ben alimentata dai mass media, promettendo intransigenza e spietatezza nei confronti del crimine dopo la stagione del "buonismo" di sinistra. Ed ecco che i risultati di tre anni e mezzo di governo di questi improvvisati paladini della giustizia si mostrano ogni giorno nelle cronache cittadine. Si legge in continuazione di agguati in pieno giorno anche in centro, rapine, aggressioni, omicidi. La città è in mano alle bande e alle mafie, come più volte denunciato dalla DIA nei rapporti annuali sulla criminalità. E non serve a nulla prendersela ciclicamente con gli immigrati e i rom per accontentare quella parte di opinione pubblica ormai plagiata dal modello xenofobo di giustizia che da anni viene costruito mediaticamente da questa destra retrograda. 
Ieri durante una rapina sono stati uccisi al Pigneto un commerciante di origine cinese, Zhou Zheng di 31 anni, e la figlioletta di sei mesi. Uccisi a bruciapelo con un colpo al petto perchè non volevano consegnare l'incasso del negozio. La comunità cinese da tempo lamenta il fatto di essere presa di mira dai malviventi ma la cosa non è mai stata oggetto di interesse per nessuno (d'altronde sono extracomunitari, in più cinesi, che vogliono?). Così la scorsa estate i commercianti dell'Esquilino decisero di pagare un servizio di polizia privata (la maggior parte dei vingilantes erano italiani) per garantirsi una maggiore sicurezza. Ancora ricordo le reazioni della gente. "Preparano l'esercito!", "Tra un po' ci occupano!", "Sti cinesi ce mannano via a tutti!" e via dicendo. Si perchè la giustizia xenofoba ha due principi di base: 1) Gli immigrati sono delinquenti e vanno puniti più severamente degli altri (perchè quelle cose le vanno a fare a casa loro) e basta che un italiano riconosca nello straniero l'aggressore per catalogarlo automaticamente come "mostro" 2) La violenza e l'ingiustizia verso gli immigrati non ha alcun peso (d'altronde che vogliono?). E oggi mi piacerebbe vedere quanta gente piange queste vittime innocenti. In questi anni Roma è diventata anche la capitale della violenza a scopo razzista, politico e omofobo. Un ottimo curriculum per certa gente andata al governo della città, un pessimo servizio alla città.     

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