mercoledì, gennaio 18, 2012

Quando la protesta è irritante

Sarò diretto: la protesta dei tassisti di questi giorni è una di quelle cose veramente odiose. Figuriamoci, il problema non è protestare, diritto sacrosanto di tutti i cittadini, però bisogna pure mantenerla entro i limiti della decenza, per almeno tre di ragioni. La prima è che questo è un periodo di sacrifici per tutti e non si può pensare di mantenere tutte le posizioni dominanti senza alcun tipo di rivisitazione nel senso di apertura del mercato. La seconda, secondo me estremamente importante, è che non si capisce contro cosa stiano manifestando. Infatti in tutto questo baccano nessuno dice non è stato ancora prodotto alcun documento da parte del governo, per cui si tratta di protesta preventiva. E poi c'è la questione ordine pubblico: non è possibile far bloccare la città da questa gente che non ha esitato ad aggredire quei colleghi che, per necessità o diversa veduta, hanno deciso di continuare il servizio. Quello che mi fa arrabbiare è l'impunità di cui godono questi personaggi, soprattutto pensando che in quelle strade mesi fa non si esitò a manganellare quei cittadini aquilani ormai dimenticati da tutti. Ma questi, si sa, godono di ben altre protezioni. Come fa questa gente a sperare nella solidarietà degli italiani?  
 

Nessun commento: